delle leggi positive (de legibus), degli ordini politici (de regimine principum),delle utilità economiche anche sociali. E precisamente in virtù di
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, Defourny, De Hovre; e di riconoscere con ammirazione come la scuola economica,a cui io mi onoro di appartenere, si è arricchita dell'opera sistematica di H
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ricordati, Rossignoli, Favaro, Valdarnini, Caverni, Naville, Mercier, Defourny, Lamprecht, De Hovre, Deploige, Pictavet, Fonsegrive, Gruber, H. Pesch.)
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caldei e degli egiziani al tempo de' Tolomei o al culto materialistico ed efferato dei fenici. Deiezione, da cui talora la coscienza tenta rialzarsi fino
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Vecchio, naturalista (m. 79 d. Cr.), e gli scrittori de re rustica (agronomi): Catone, Varrone, Columella, i quali, vissuti in periodi di decadenza e
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palingenesi di civiltà,la quale risponde esattamente alla divina parola: «Ecce nova facio omnia» (C. Jannet, Ozanam, Fustel de Coulanges, Violliet, Périn
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d'Aquino (m. 1275), anche economicamente il massimo maestro della scuola; Durand de Saint-Pourҫain (1326) e Filippo de Maizières (1389) propugnatori di
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scritti del Copernico (De monetae cudendae ratione, 1526), dello Scarruffi (Della vera proporzione fra l'oro e l'argento,1575), del Davanzati (Lezione sulle
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filosofica del sistema: Mercier de la Rivière (L'ordre naturel et essentiel des sociétés politiques, 1767), e con essi Baudeau, Letrosne, Dupont; ma sopra
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dal punto di vista storico,1853). Fu la scuola seguita più tardi da Wolowski, Posnett, Cognetti de Martiis, Ingram.
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economisti. Oltre allo Schäffle, a questa direzione piegarono Guyot, Schiattarella, Rabbeno nonché da ultimo gli stessi Boccardo e Cognetti de Martiis.
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de thesauro suo nova et vetera.
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Dopo Chateaubriand, che all'alba del secolo XIX esteticamente inneggia al «genio del cristianesimo» (1802), e G. M. De Maistre savoiardo (m. 1821
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Notre-Dame, — dal 1852 in poi, P. Félix, Il progresso nel cristianesimo e L'economia sociale davanti al cristianesimo,completata poi dal conte de
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La prima elaborazione di essa in questo periodo, piuttosto che dipartirsi come spesso si afferma da Buchez in Francia, Essai d'un traité de
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Per altre vie converge allo stesso termine, secondo taluni (p. e. Gide), G. C. De Sismondi lo storico delle Repubbliche italiane nel medio evo;— il
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Non così C. De Coux, primo insegnante di economia politica nella Università cattolica di Lovanio, eretta nel 1834, il quale, agli inizi del
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iniziative del conte de Mun e La Tour-du-Pin e poi Lorin in Francia, seguite a non grande distanza da Monfang ed Hitze, Hertling (discepoli di Ketteler) in
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militante, il conte A. de Mun, e La Tour-du-Pin in Francia; Vogelsang in Austria; Woeste in Belgio; e dai primi fondatori della «Union de Fribourg», Weiss
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, Ballerini, Rodriguez de Cepeda, Castroviejo, Aznar, Mauri, Caissoti, Toniolo, ecc.
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(Fustel de Coulanges). Solamente può dirsi che il discredito e il pervertimento di una morale religiosa furono, presso queste ultime, più anticipati e
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più dal fondo delle energie umane con indefinite forme di lavoro industriale, di scambi mercantili, di condivisione de' profitti, di consumi ed impieghi
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debito equilibrio, è storicamente assodato (Taparelli, Rodriguez de Cepeda, Giercke).
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Ciò per ora può bastare. Il resto al tema de «La circolazione ».
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famiglie e di popolazioni cristiane e insieme argomento di prosperità (C. de Ribbe, Périn). Oggi pure in tutta Europa la natalità oscilla nei grandi Stati
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sua soluzione nella scuola di economisti etico-cristiani, da Villeneuve de Bargemont e Périn fino a Pesch.
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bambina e stagnante, come quella de' germani fino al sec. XII dell'era nostra. Il sorgere della città rappresenta la crisi dello sviluppo economico, in
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pregio (Meitzen, Lamprecht, Gneist, Levasseur, Périn, de Decker).
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evo, specialmente dei nostri Comuni, coll'istituto del sindacato (de Decker, Gneist).
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(« enclosures»), talora per investimento nel suolo dei capitali di ditte mercantesche e banchiere decadenti (Italia, da Lorenzo de' Medici in poi
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. Non vi ha un solo de' grandi problemi etico-sociali ed anche economici delle popolazioni, a cui essa non trovisi nei secoli, colla sua autorità morale
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, della distribuzione, de' consumi. Ma anco per l'economista «il criterio supremo per distinguere il normale dall'anormale è dato dai fini sociali di
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all'umanità universale mediante la Chiesa (Périn, de Decker, Lampertico).
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opere di Laboulaye, di Summer Maine, di Fustel de Coulanges, di Le Play, di Riehl — vi hanno apportato luce preziosa. Per noi un cenno nel prevalente
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arii greco-latini (Fustel de Coulanges), per stimarne poi il valore sociale-economico. Essa raffigura una convivenza gerarchica di persone componenti un
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antenati domestici, (lari, penati); autorità suprema presso i latini, dalla quale ogni altra derivava anche nella famiglia (Fustel de Coulanges
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cucitura, e la elaborazione di certi prodotti, specialmente delle vesti, dalla donna forte della bibbia a Penelope de' greci, fino alle odierne tessitrici
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infine rilascia «lettres de maîtrise», senza obbligo di tirocinio e di prove («chef d'oeuvre»), ad incoraggiamento dei più capaci e novatori, e tutto
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. XIV fino al 1779) la «communauté des marchands de la Loire» e al regime corporativo di coazione si sottrae per consuetudine il mezzodì della Francia
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giardinaggio (Schmoller, A. De Candolle, Hahn).
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agraria conversavasi fin nei palchetti de l'«Opéra» (Voltaire), e le dame nei «salons» ornavasi del fiore della patata volgarizzata in Francia da
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classi agricole (Maurer, Grimm, Hartmann, Dareste de la Chavanne, Laboulaye, Garsonnet, Schupfer, Calisse, Lattes); e quello parallelo di storia civile ed
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de Saint Genis).
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(Flour de Saint Genis, Rabbeno, Mazzini).
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améliorante» sotto Napoleone III in Francia (L. de Lavergne), e la gloria delle meraviglie agrarie d'Inghilterra va per lo meno divisa fra i grandi «lords» e
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semplifica con propaggini indefinite e vigorose. In ciò uno dei secreti dei rapidi progressi e de' più alti profitti delle arti manifattrici
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il processo storico nettamente si disegna in Inghilterra, — ove rimase leggendario il nome di un ricco fabbricante di drappi, Jack de Newbury (John
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operai, già studiate fin dal sec. XVIII dal Ramazzini (de morbis artificum);e speciali interruzioni di fatiche per le madri operaie prima e dopo il
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mantiene la fertilità della terra coltivabile. L'edificio di ibernazione conserva il seme de' bachi, che altrimenti, schiudendosi anticipatamente
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indicazioni contenute nel rapporto de Larosiere in materia di vigilanza, mentre in USA, a luglio del 2009, il Ministero del Tesoro ha pubblicato un'ampia
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