cui il palato del cuoco dev'essere quello dello stesso padrone; una delle più belle prerogative che possa possedere, onde soddisfare il genio del
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Pranzo all’inglese per quarantotto coperti, il di cui corrispondente trovasi indicato alla tav. N. 4.
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Pranzo alla russa per sedici coperte il di cui corrispondente di questo pranzo si trova in fine alla tav. N. 3.
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, ed il rimanente fatelo friggere al butirro e preso il color d'oro, unitevi la salsa di cui sopra, fategli dare due bolli insieme, giusto di sale
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con questo ragò la detta testa di vitello, cucitela, copritela con fette di lardo e fette di limone a cui gli avrete levata la corteccia, rivolgetela in
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Invece d'un piatto si può far uso di uno stampo untato di butirro purgato ed impanato, nel quale gli versarete dentro il composto di cui sopra e
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tutte le interiora, di cui potrete servirvene per fare a vostro piacere la trippa: ma dovrete osservare che il miglior di tutto è che sia lavata non
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infusione come sopra si potrà cucinare nel modo istesso che si è praticato il capretto, e l'agnello, per cui veggasi il capitolo 9.
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2. Allestite e cucinate l’oca selvatica come avete fatto coll’oca domestica, per cui veg. il cap. 4. n. 70.
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I pesci che dovete o volete cucinare debbono essere freschi, per cui dovete osservargli l'occhio se è bello, non strapazzato o tramortito, e che non
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Invece del composto di cui sopra, potrete servirvi pure del composto del pasticcio freddo di vitello come al n. 8, il quale montato con gelatina
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bollire una gallina, due piedi di vitello, una fetta di giambone, un limone a cui gli avrete levata la scorza, una cipolla insteccata con sei garofani, i
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, due o tre carotte, unitevi due o tre piante di sellero, fatelo cuocere dolcemente, la cui cottura sarà di cinque o sei ore, lasciatelo raffreddare nella
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’incorporarli col composto di cui sopra e fatelo cuocere a bagnomaria.
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mezza quarta di lardo, e prevaletevi degli ingredienti, e del modo di cui sopra, insaccatela, fatela cuocere a fuoco lento con butirro purgato, cotta
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dargli un gusto di caffè per cui adopererete venti grani di caffè caldo tostato e posto nel latte; se di vaniglia, in allora pestatela con poco zucchero
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Questa dose può servire per molte torte, per cui non volendo fare che una torta, si deve dividere la quantità degli ingredienti in proporzione.
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colle mani acciò non prenda alcuna scossa, per cui sarà bene avere lo spiedo a mano e il fuoco di carbone sopra la terrassa del fornello e lasciategli
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; essendo la pasticceria sempre adattata a qualunque alzata fuorché non sia liquida, per cui potrete anche porvi uova ripieni, portogalli con geladina o
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Nel fare i composti dovete osservare d’essere precisi nelle rispettive dose, affinchè il tutto sia ben conservato e prenda buon gusto, per cui ne
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brodo, bagnate il pane tostato col brodo di cui sopra, versate sopra il ragottino e servitelo.
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raffreddare e versandola fuori, indi levandovi col coltello in mezzo e formando una cassa, poi versate del butirro purgato nel bonetto in cui vi porrete la
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perfezione, di maturità da cui risulta il suo colore, odore, sapore, e così l'arte dei Cuochi, non col calore del sole e dell’atmosfera, ma col fuoco or
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’Archestrato, citato da Ateneo come autore di un poema intitolalo la Gastronomia, in cui si davano eccellenti lezioni di cucina, e venendo sino al bello
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Deserta sponda di un torrente – A sinistra è una casa in due piani mezza diroccata, la di cui fronte allo spettatore fa vedere per una grande arcata
del primo piano dà su detto terrazzo, a cui si ascende per una scala di fronte. A destra della via è il muro altissimo del Giardino, ad un fianco
Accampamento. – A destra il padiglione del Conte De-Luna, su cui sventola la bandiera in segno di supremo comando. Da lungi torreggia Castellor.
la spada, su cui figge immobilmente lo sguardo. Una banda di Zingari è sparsa all’intorno.
Accampamento – A destra il padiglione del Conte di Luna, su cui sventola la bandiera in segno di supremo comando. da lungi torreggia Castellor.
la spada, su cui figge immobilmente lo sguardo. Una banda di Zingari è sparsa all’intorno.
cui una bottiglia d’acqua, una tazza di cristallo, diverse medicine. A metà della scena una toilette, vicino un canapè; più distante un altro mobile su
cui una bottiglia d’acqua, una tazza di cristallo, diverse medicine. A metà della scena una toilette, vicino un canapè; più distante un altro mobile su
Deserta sponda dell’Adige. A sinistra è una casa in due piani, mezzo diroccata, la cui fronte, volta allo spettatore, lascia vedere per una grande
piano dà sul terrazzo, a cui si ascende per una scala di fronte. A destra della via è il muro altissimo d’un giardino ed alcuni alberi che si perdono nel
, difficilissima ed oscurissima sino ad aver bisogno di molte parole e lunghe disputazioni a restituirla in quella luce, in cui si trova nelle menti del