Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: coscienza

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ARABELLA

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De Marchi, Emilio 24 occorrenze

" sogghignò don Giosuè andando colle mani fin sotto il naso del suo galantuomo. "Noi non dobbiamo far violenze alla coscienza, caro don Giosuè. Bisogna pure che

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coscienza e di ragione, c'è sempre qualcuno dentro di noi che si ostina a ripetere: "Impossibile, impossibile!". Essa stessa andava avvertendo nel suo

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aggravi di coscienza. Che razza d'uomo è questo vostro principale? Io non l'ho visto che alla sfuggita e mi ha la figura di una faina. È vero che ha fatto i

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nell'acqua. Comunque fosse, la pace e la conciliazione non potevano fermarsi qui: e a rigore di coscienza essa non avrebbe potuto accettare nemmeno questa

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coscienza sporca. Son più vecchio di voi e conosco le trappole. Il notaio Baltresca sa quel che deve a ciascuno. Per conto mio non dò un quattrino a nessuno

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, e, guerra per guerra, non è la corda che manca a Milano: basta! A buon conto egli aveva la coscienza di essere sempre rimasto nei limiti del rispetto

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col metterla in grado di apprezzare i beni superiori della coscienza e della religione. Se non ci fosse stato un uomo tanto generoso da prendersi

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non avesse che a rallegrarsi di sé e della sua coscienza. Rimaneva le lunghe ore cogli occhi spalancati, pieni di un mite incantesimo, fissi al

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padrone ha sporca la coscienza, sai che son gli stracci che vanno all'aria. Cercalo subito, parlagli chiaro: adesso ti dò i denari... O cara Madonna

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della sua anima, che nell'abbandono delle forze e della coscienza, usciva a carezzarla. Ma la prosa, cioè la verità, l'aspettava al suo risvegliarsi

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" seguitò il Berretta con un burbero rimorso di coscienza. "È ridicolo: ma è pur vero che questo morire è una figura birbona. Oggi sei sano, vispo come un

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coscienza, come si dà, per un paragone, il fazzoletto sporco alla lavandaia. Ma visto e considerato che se un avvocato ti pianta un chiodo in testa

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insulto infame... non figlio, ma assassino di tuo padre..." E come se a un tratto balzasse infuriando l'ira, che un resto di coscienza teneva

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rilasciare a un giovane non ancora giudicato, tuttavia nella sua coscienza di onesto impiegato sentiva di servir male la sua padrona, questa volta. Il

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coscienza mescolata alle ombre dei sogni, Arabella fu presa da un tal delirio di pianto, che una bambina schiacciata dalle ruote di un carro non

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vivere sempre rinchiusa avevano non solo educata la coscienza, ma ingentiliti anche i lineamenti della ragazza, che dal suo guanciale sorrideva

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delle cose che non cangiano? a che pro' logorarsi la coscienza in una filosofia che non serve a nulla? non erano tutti contenti e soddisfatti? La prima

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affarista fosse stato un filosofo, capace di frugare in mezzo ai ferravecchi della sua vecchia e ingombra coscienza, forse avrebbe trovato che in questo

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. Il Signore solo sa leggere i segreti della coscienza, e se il male non ha fatto mentire una moribonda, Dio doveva averla giudicata e compatita nella

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amareggiato della sua coscienza, l'avvilì, come se per la prima volta sentisse e vedesse la volgarità della sua casa insudiciare la dignità di una donna onesta

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diffidente, attonito, intimorito davanti a una coscienza nuova, che sorgeva a rimproverarlo e ch'egli cercava di spaventare come si caccia via un

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nulla." "Tuttavia i parenti ci fanno su un certo calcolo; Olimpia chiamata a giurare sull'onor suo..." "Che non ha." "O sulla sua coscienza..." "Che il

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di quaggiù. Ma dove non arriva la voce e il rumore del mondo, arriva sempre la voce della coscienza, il dubbio, lo scrupolo di aver comperata la

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che ne possono derivare. In fondo al suo risentimento, la coscienza onesta e chiara non rifuggiva dal riconoscere che, per quanti torti avesse

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Il signor dottorino

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De Marchi, Emilio 1 occorrenze

non mi cadesse morta ai piedi o che smarrisse la chiara coscienza di quelle virtù per cui sua madre era tanto benedetta, preferii comparire io stesso

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La morte dell'amore

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De Roberto, Federico 4 occorrenze

nel discendere in fondo all’abisso della coscienza, che non avete paura di riconoscerne le più tenebrose latebre, comprenderete ciò che io vi dirò

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patire. E del resto che valore hanno le prove strappate per forza, specialmente quando si riferiscono ai casi della coscienza o agli stati dell’animo

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’avrebbe amata eternamente? Che cosa v’è d’eterno in noi? Non hai tu sorriso degli affidamenti superbi? Poni una mano sulla tua coscienza: alla lunga

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e andai alla posta. Mi movevo come in sogno; non avevo coscienza dei miei atti. Consegnai dapprima il pacco all’ufficio di raccomandazione, poi mi

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