Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: corte

Numero di risultati: 34 in 1 pagine

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Don Carlo

337659
4 occorrenze

La prigione di Carlo. Un oscuro sotterraneo, nel quale sono state gettate in fretta alcune suppellettili della Corte. In fondo cancello di ferro che

Detti, Rodrigo, il Conte di Lerma, Elisabetta, Tebaldo, Paggi, Dame, Signori della Corte, Araldi reali.

(Il Re s’incammina dando la mano alla Regina: la Corte lo segue. Vanno a prender posto nella tribuna a loro riservata per l’auto-da-fé. Si vede il

(Marcia. – Il corteggio esce dal palagio. Tutte le Corporazioni dello Stato, tutta la Corte, i Deputati di tutte le province dell’impero, i Grandi di

Gazzetta Piemontese

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AA. VV. 1 occorrenze

Nel giudicare di questo addebito l'Alta Corte di Giustizia nella sua saviezza terrà presente che si tratta di fatti che vanno estimati colle leggi

X legislatura – Tornata del 27 maggio 1867

546312
Mari 2 occorrenze
  • 1867
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Le dimissioni devono essere accettate con decreto reale, e questo deve essere registrato alla Corte dei conti.

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, accettando le dimissioni, queste non debbano ritenersi per valide fino a che il decreto reale ed il visto della Corte de' conti non le abbia in tutta

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IX Legislatura – Tornata del 17 gennaio 1867

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Mari 1 occorrenze
  • 1867
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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De Luca — Ricci Giovanni — Fambri — Gibellini — Corte — Martinelli — Crispi — Rattazzi — Ferraccio — Casaretto — Mordini — Maurogònato — Nervo

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X Legislatura – Tornata del 23 marzo 1867

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Polsinelli 1 occorrenze
  • 1867
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Vigone: Corte Clemente.

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X legislatura – Tornata del 19 giugno 1867

593078
Mari 25 occorrenze
  • 1867
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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deputati Corte e Curzio intorno ad alcuni fatti avvenuti a Trani — Risposte e chiarimenti dei ministri dell'interno e di grazia e giustizia, e loro

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scorso una circolare del procuratore generale sedente presso la Corte di appello di Genova ordinò che gli ufficiali dello stato civile non tenessero

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Tecchio ministro di grazia e giustizia. La circolare del procuratore generale presso la Corte di appello di Genova, secondo l'allegazione

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Corte. Domando la parola per una questione pregiudiziale.

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Corte. Io lo pregherei invece di lasciarmela dire.

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Corte. Ho domandato la parola per una questione pregiudiciale.

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Corte. La mia questione pregiudiciale è questa, che mi pare al disotto della dignità del Parlamento, mi pare offensivo del sistema parlamentare lo

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Corte. Domando la parola.

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L'onorevole Corte ha facoltà di parlare.

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presidente. L'ordine del giorno reca l'interpellanza dei deputati Corte e Curzio sopra i fatti ultimamente accaduti a Trani.

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Corte volesse muovere censura e alla passata e alla presente amministrazione.

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Corte.… di una quantità di vescovi e d'arcivescovi. Gli eventi di Trani, tutti questi fatti odiosissimi, i quali disonorano l'Italia più di qualunque

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Corte. Nella passata Legislatura, quando era ministro dell'interno l'onorevole deputato Chiaves alla epoca dei fatti lagrimevoli accaduti a Barletta

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potessero aver luogo le osservazioni che ha esposte l'onorevole Corte, poichè credo che in questa parte non si possa muovere appunto al clero come egli ha

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presidente. La parola spetta all'onorevole Corte.

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Corte. Io ringrazio l'onorevole presidente del Consiglio dei ministri delle informazioni che ci ha date, e godo di sapere che i fatti di Trani siano

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Curzio. Nulla ho da aggiungere a quello che l'onorevole Corte ha detto: egli ha mietuto e spigolato il campo. Farò soltanto una piccola osservazione.

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per avventura più non ve n'abbia bisogno, soggiungo che un diligentissimo rapporto, fattomi il 12 giugno dal procuratore generale della Corte

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Corte. Francamente, io non capisco la questione di simpatia o di antipatia che l'onorevole barone Ricasoli ha ora portata di mezzo.

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Non voglio punto entrare nella questione, nella quale il mio onorevole amico Corte è entrato a proposito della passata amministrazione. L'onorevole

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quali l'onorevole Ricasoli era passato nella sua politica verso la Corte di Roma e verso il Clero, erano tali che mi davano diritto di passarci sopra

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l'onorevole Corte, che io deploro quanto l'onorevole Corte, abbiano fondamento sopra due cose: sulla ignoranza incontestabile, innegabile sventuratamente, del

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Secondo l'onorevole Corte, tutti questi fatti sono da imputarsi al richiamo dei vescovi. Essi hanno empito di sventure l'Italia; e questo è, a suo

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Ora le trattative colla Corte di Roma mantenevano un'illusione; io non le chiamo diversamente; ed a mantenerla pur troppo insistono taluni, benchè di

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Ricasoli spera una conciliazione colla Corte di Roma; il che credo errore gravissimo…

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