Poi, senza aver percepito nulla - devo pur essermi addormentato, a un certo punto - mi scuoto di colpo dopo un corpo a corpo con mia madre, in un
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verde con tutto ll suo pelo di gatto:e soprattutto senza l'impronta del mio corpo.
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E mia madre contro, attaccata al corpo, violenta che cerca di baciarmi a morte, di trascinarmi sotto. Riemergo nuotando da quel fango e buco nero
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Sa poco il testimone. Il suo sguardo non va, per quanto s'interni, al di là di quel che gli si manifesta. Chino sul proprio corpo ne ha percepito gli
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, spesso cerca nella memoria il momento in cui trovò nella gabbia il piccolo corpo inerte.
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In casa pochissima roba, un velo di sudore sulle labbra e sul corpo, tu che mangi di malavoglia: ma non ricordo cosa. Io devo partire il giorno dopo
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Domanda: Questa appendice mi pare un corpo estraneo. Perché non lasciar correre le poesie liberamente fino alla fine del volume, senza questa sezione
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uscissero dai loro contomi, facessero corpo con noi, con l'aria tra di noi. E lì potevamo sentirli di più, tanto da lasciare che si liberassero di nuovo e
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Il nome scivolerà via con il corpo, ci saranno dei segni su una pietra per un tempo che giustamente fa sorridere i fisici, poi l'unica conispondenza
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Cos'è un nome? Nulla. Un suono che chiama un corpo, un campanello che ti aggioga. Ricevere un nome è la prima prova che siamo in balia degli altn
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nel corpo.
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è il riposo desiderato, l'annichilirsi di ogni corpo, con tutto il suo peso, la cosa, la materia. E la resurrezione? ti interrompo: ma la resurrezione
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canzone si rompe in catena fievole di singhiozzi: la vena è aperta: arido rosso e dolce è il panorama scheletrico del mondo. ... O il tuo corpo! il tuo
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semiaperta, rantolante di un sonno pesante, seminudo il bel corpo agile e ambrato. Sedetti piano. ... La lunga teoria dei suoi amori sfilava monotona ai
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Giaccio fra l'erbe sulla schiena del monte, e beve il sole il mio corpo che il vento m'accarezza e sfiorano il mio capo i fiori e l'erbe ch'agita il
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sei ora, mia non saresti più che s'altra mano ti possedesse. Che pur del mio corpo sarei geloso come or son d'altrui. Non più sarei per te la vita
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Ti son vicino e tu mi sei lontana, mi guardi e non mi vedi, o s'io ti parlo, pur amando ascolti, non però m'intendi; ti sono questo corpo e questi
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col corpo imbarazzato geme il reuma ed il torpore, che nel volto porta il velo della noia ed il pallore della diuturna morte, si rinchiude frettoloso
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nell'aria, ma nello sguardo della tua compagna e nel pallido viso, ma nel tuo corpo, ma per la tua bocca canta ciò che non sai: la primavera. Così mi tragge
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con l'occhio fiso vedeva pur la notte senza stelle. - Come il tuo corpo che il sole accarezza gode ed accoglie avido la luce perché non anche l'animo
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fra i comignoli e il selciato, che freddo per le strade, e quanti ombrelli!... Ho il corpo affranto, e un sigaro appestato: fumo, fumo, il tuo stato
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cimitero, e in refettorio la Gola porrò; schiavo del corpo e schiavo del pensiero, perennemente le visiterò. Tu, Avarizia, starai sul campanile giorno e
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, m'han raccontato che di molti amanti, nei camposanti, tu puoi legger la lapide forbita, che uscir di vita sotto le spire del tuo corpo anelo; o bella
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belle donne, o poveri fanciulli? Ma gli è dono degli angeli svanire, e l'infrangersi appunto è dei trastulli. Non credete che il suo corpo divino sia
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troppo corto il convento non gli dava ... di che fame dimagrava? Sotto il saio pien di tarlo, che animal ci ha posto il dente? Mal di corpo o mal di
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coll'ispirato vino la musa brilla! Cozziam le tazze, ed accozziam canzoni, l'anima e il corpo insiem perdano il perno, e a conto nostro danzino i demoni
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il corpo morì! Ve' che notte, che venti, che gelo, ve' che cenere al tuo focolar! Oh non pensa ai misteri del cielo, corri invece una donna a cercar
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