(Collazione di mobili).
Della collazione.
(Spese non soggette a collazione).
(Collazione tra figli legittimi e naturali).
(Collazione tra figli legittimi).
(Collazione d'immobili).
(Collazione e imputazione).
(Collazione per imputazione).
(Collazione del danaro).
Non sono soggette a collazione le liberalità previste dal secondo comma dell'art. 770.
Questi sono tenuti alla collazione nei confronti dei figli legittimi.
(Collazione di dote e di altre assegnazioni).
Non è soggetta a collazione la cosa perita per causa non imputabile al donatario.
La collazione per imputazione si fa avuto riguardo al valore dell'immobile al tempo dell'aperta successione.
I figli legittimi sono tenuti alla collazione anche nei confronti dei figli naturali.
Se l'immobile è stato alienato o ipotecato, la collazione si fa soltanto con l'imputazione.
La collazione dei mobili si fa soltanto per imputazione, sulla base del valore che essi avevano al tempo dell'aperta successione.
Ogni cosa, che, secondo le regole contenute nel capo II del titolo IV di questo libro, è esente da collazione, è pure esente da imputazione.
I frutti delle cose e gli interessi sulle somme soggette a collazione non sono dovuti che dal giorno in cui si è aperta la successione.
La collazione di un bene immobile si fa o col rendere il bene in natura o con l'imputarne il valore alla propria porzione, a scelta di chi conferisce.
I coeredi tenuti a collazione, a norma del capo II di questo titolo, conferiscono tutto ciò che è stato loro donato.
collazione.
Non sono soggette a collazione le spese di mantenimento e di educazione e quelle sostenute per malattia, nè quelle ordinarie fatte per abbigliamento
collazione.
alla collazione, all'imputazione e alla riduzione delle donazioni.
(Collazione di copie).
Della copia e della collazione di atti pubblici
Il notaro ricevente tradurrà in iscritto la comunicazione avuta e ne curerà la collazione col notaro trasmittente.
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quale restava in certo modo compromessa la libertà di collazione. Vi si rispondeva: non vi e libera collazione, vi è il regio patronato.
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Dopo questi tre ordini di libertà vengono gli altri due della collazione degli uffici ecclesiastici e benefizi maggiori e minori, e della libertà
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