proprietà del fondo su cui i "cives" esercitavano gli usi civici (pascolo, semina ecc.) nelle province ex pontificie (Lazio, Umbria, Marche e parte
dell'individuo, ma è strumentale solo ad un interesse generale ("uti cives"). Per di più, la concezione della trasparenza come fine in sé arriva a porsi
di alcuni "cives", gli associati, si è differenziato in capo ad un diverso ed autonomo soggetto: l'ente, che può sempre agire per la sua tutela.
in publico usu". Queste ultime erano finalizzate al godimento e all'utilizzo diretto da parte dei "cives", i quali traevano dalle "res in publico usu
proporzionalità. Considerando che il fine dei "iura in re propria" è la tutela ambientale, ossia garantire a tutti i "cives" di trarre una certa utilità
popolo;tutti insieme i due ordini comprendendosi infine sotto il titolo di cittadini (cives).
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tutta l'antichità occorreva essere cittadini,cioè avere i diritti pubblici (cives)per fruire dei diritti privati; i cittadini invece dei nostri comuni
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