distrutto tante città, e paesi della nostra bella Italia! Povera Ersilia! Ed era tanto buona, tanto studiosa! E aveva tanto bisogno anche lei di baci
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I. Il babbo scrive alla Lisetta e alla Bettína. Un giorno la Lisetta e la Bettina, due buone e care sorelle, ricevettero da Parigi, una città lontana
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Un giorno la signora maestra cundusse tutti i suoi scolari a fare una passeggiata fuori di città. - Che bel sole! - dicevano i ragazzi tutti contenti
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città dell'Alta Italia? V'avranno fatto scappare. Dall'uso, fra noi, si può imparare a parlar con scioltezza; ma con proprietà, con varietà, con
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una diecina d' anni fa, in una città dell'Italia meridionale, dove era andato per ragion d' impiego. E tal morì qual visse, se è vero quanto si riseppe
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mi scanto per "mi perito- e accudire per " rivolgersi - e qualche volta la prima del mese, e questa, senz'altro, per "questa città - e anche casa
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è stata a Napoli? - Da dieci anni non ho più veduto quella nobilissima città. - Ha letto la notizia della morte del tale? - Sì, ho letto la
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poi alle varie parti della città e ai luoghi e ai servizi pubblici, e alle arti e ai mestieri più comuni. E non considerar neppure come uno studio
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tombe egizie, come nelle necropoli greche, come nelle città e ville sotterrate d’Ercolano e di Pompei, dappertutto infine dove non potè giungere l’azione
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mummia, del grandioso Museo Egizio della stessa città, opinione sostenuta anche dalle prove evidenti di residui di cera colorata, che ancora si scorgono
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Interpellato Raffaello Mengs sulle pitture antiche dissotterrate nelle città di Pompei, Stabbia ed Ercolano, che egli aveva vedute varie volte, così
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costumi. Noi ci siamo guardati d’attorno e abbiamo ammirato le nostre superbe cattedrali, i nostri santuari, le croci splendenti sulle torri della città
Italia e ad una monarchia forti fosse più facile venire ad accordi col papato, e definire amichevolmente la questione del possesso della città setticolle
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Giovane ancora di anni e di pensiero moriva l'8 corrente a Larino, sua città natale, Adelelmo Romano, il quale vi aveva ricevuto le più singolari
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vollero a fare parte delle Commissioni più importanti. Cosicchè il rimpianto della città di Larino per la perdita del modesto e valoroso suo figlio
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, ma energico e tenace, ebbe parte ragguardevole nella vita amministrativa della sua città, nella quale lascia larga traccia di se, come largo rimpianto
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Propongo che la Camera esprima le sue condoglianze alla famiglia del nostro compianto collega, ed a Larino sua città nativa.
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La sua città natia ne piange la perdita: lo piange la provincia di Molise. Ed io prego la Camera che mandi le sue condoglianze, non soltanto al
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questa città che lo condannava a mesi 13 di reclusione e lire 1,100 di multa per diffamazione ed ingiurie in danno del senatore Codronchi.
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lasciare portar via dalla città; andasse il professor Zolla a Cosenza, e sarebbero stati lieti di fargli studiare la collezione.
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Capece-Minutolo. Presentando questa interrogazione io già sapeva che ad essa avrebbe risposto l'onorevole Pinchia, che sinceramente ama la città che
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Milano, ed altre somme a Firenze, possa e debba fare ciò che occorre per Napoli che, oltre ad essere la più grande delle città d'Italia, rappresenta il
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onorevoli rappresentanti della città di Napoli.
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altre città del Regno.
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, rendendo quei piccoli servigi cosí graditi a chi è nuovo in una città di provincia dove le conoscenze non sono punto facili; ed era diventato presto amico
che c'è stato qualcuno che è andato ad informarsi dal mio portiere se ero ancora in città o se ero partito e per qual posto. Il portiere era stato
troppo visibile e troppo significativa ammirazione, tutte le volte che ella accompagnava il marito nei giardini pubblici e nelle birrerie della città e
, gliel'assicuro. Mi trovavo a Breslau, e avevo ammirato piú volte il magnifico scimmione in casa del professore, che abitava una villetta fuori della città in un
non so qual via di città africana. Non vi garantisco la mia erudizione; ma se il fatto non è vero, è vero come apologo. Io ne ho ricevuti parecchi di
scappati via. Ma la stessa sera dell'arrivo in città ... - È naturale. Che distrazione poteva darvi la vostra casa? Dovevate viaggiare, far vita d'albergo
le città. Nella pozza riflettete gocce unite in società grigio in grigio terra e cielo per i campi e le città. Ma la noia il disinganno fa le gocce
che avevan portato gli elettori di campagna; sui carretti stranamente dipinti di guerrieri, nei cortili interni. La città pareva mascherata e i muri
nostra gioia, allorché il signor Carmine ci annunziava una scoperta fatta nell'antica città, che si stende qui ai nostri piedi, e il piacere che si aveva
tutta la città. Si rammenti di farne affiggere specialmente sulla chiesa di San Giovanni e sulle case dei clericali. Domani le anime timorate dei
nel sostenere gl'interessi della città con amore di figlio, con dignità di cittadino; notò che aveva votato tutte le leggi che estendevano le
non si appassionano nello studio dell'archeologia, lavoro paziente di ricostruzione della storia di una città, fatto su poche terrecotte, su pochi
a quella figura snella, ma stanca, un aspetto strano. Il Torres in città sarebbe stato guardato con disprezzo da quanti lo avessero incontrato di sera
gaia non s'era mai diretta verso la città, dormente sotto le sabbie, non aveva turbato mai la pace solenne di quella spiaggia deserta. Franco fu il
occupiamo poco e non guardiamo neppure i ruderi che attestano il grande passato della nostra città. Qui è peggio ancora; vedo colonne abbattute, sento
della gente di città; ma a Roma ognuno vorrebbe frugare nel suo passato e ogni persona che ella avvicinerebbe, atteggerei besi a inquisitore dei nostri
l'esistenza. È una cara bambina la mia Maria. Franco sorrise. Rammentava di essere stato una volta con sua madre a Castelvetrano, nella piccola città
l'utile che ne poteva trarre, non sente ora l'umiliazione di aver dovuto fuggire la sua città, di essere il vinto, il debellato. Gli basta di non soffrire
Una notte di vento impetuoso un ra- gazzo scalzo camminava in fretta sulla via maestra che conduceva alla città. I gàttici inchinavano le tremule
giorno alla città. Le bandiere nere sventolavano sulle mura, e dai forti giungeva un rumore di cannonate. - Che è stato? - domandò Serpo- lino a una donna
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sera stanco, rifinito si gettò a dormire so- pra alcune rocce. Allorché si destò la mat- tina, il sole illuminava una città, che gli parve tutta adorna
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padrone. Cammina, cammina e cammina, arrivarono alle porte di una città. Le guardie non volevano lasciar passare il Toro sciolto; ma questi, prima che il
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C'era una volta, in una città di que- sto mondo, una ragazza bella come il sole. Questa ragazza, per nome Rosalba, aveva un'infermità fin dalla
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che non finiva mai. Volarono al disopra di città e di vil- laggi, di pianure e di montagne, e all'alba il cigno deponeva il Re alla porta del suo
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veder qualche cosa. La nave aveva toccato più volte diverse città del littorale, e i ragazzi erano scesi a terra; ma gli abitanti erano sempre andati dall
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ringraziò e s'incamminò, sempre dietro al moscone, finchè non ar- rivò alla città dov'era la Corte del Re di Francia. Lì il moscone si fermò, e andò a
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