La campagna è ancora immersa nelle tenebre; solo la face dell’Erinni sparge un circuito di luce.
Incominciano a diffondersi le prime trasparenze dell’alba. Il cielo si rasserena. La profonda quiete dell’ora s’estende su tutta la campagna romana.
La notte è piena di canti che giungono dalla vasta campagna, dalle lontananze dell’Appia; frammenti di canzoni portati dal vento, dispersi dal vento.
La luce, mite ancora e senza raggi, a grado a grado discopre le cose remote, gli edifici sparsi qua e là nel fondo della campagna, gli archi del
dileggio su tutte le piazze d’Italia, d. Luigi Sturzo, rileva che uno dei fenomeni più curiosi che caratterizzano questa campagna elettorale è l’avere il
L’on. Degasperi dirà poche parole riassuntive sulla campagna elettorale. Essa è condotta in un ambiente particolare, creato da uno stato d’animo, che