Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIGE

Risultati per: ad

Numero di risultati: 15 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Madama Butterfly

341545
7 occorrenze

(Suzuki rientra dalla porta di sinistra e rimane in disparte ad osservare)

(Suzuki si inginocchia innanzi al simulacro di Budda, poi va ad aprire lo shosi).

(Goro accorgendosi che Pinkerton comincia ad essere infastidito dalla loquela di Suzuki, batte le mani. – I tre si alzano e fuggono rapidamente rientrando in casa).

(Goro nel seguire i servi che rientrano in casa si accorge che altre persone salgono il colle: osserva; poi corre ad annunciare a Pinkerton e a Sharpless:)

(Grida terribili dal sentiero della collina interrompono i brindisi: ad un tratto appare dal fondo uno strano personaggio, la cui vista fa allibire tutti. È il Bonzo che si fa innanzi furibondo e vista Butterfly, stende le mani minacciose verso di lei, gridando:)

Pinkerton dondolandosi sulla poltrona e prendendo una sigaretta guarda Butterfly che è intenta ad acconciarsi)

Sharpless invita il Commissario e l’Ufficiale ad avanzarsi: presenta loro Pinkerton e viceversa).

TITOLO

342379
Boito, Arrigo 8 occorrenze

Un rombo lugùbre giunge dall’alto e ad intervalli uno scroscio come di cataste o di mura che ruinino.

Ad un tratto s’odono degli urli di spavento che vengono dal fondo del criptoportico e dalle parti più alte dell’edificio dove s’incomincia a scorgere qualche cirro di fumo.

Nerone rimane ginocchioni ad aspettare a capo chino, toccando amuleti appesi al petto e applicandoli alla fronte.

Dicendo queste ultime parole accenna ad una località oltre il tumulo, verso Albano. Simon Mago depone l’acerra presso l’apertura della cripta, poi va a raccogliere l’ara thuraria, il velo nero e l’idria in cui pone la tazza e l’aspersorio e ritorna là ove discende; lascia cadere gli oggetti nel forame della cripta, salvo l’acerra e il velo.

Fanuèl, appoggiato ad una colonna della vite, guarda Rubria. Incominciano a spargersi le prime ombre della notte.

È un campo situato (per chi va da Roma ad Albano) lungo il lato destro dell’Appia, alla sesta pietra milliaria. La via segue una linea obliqua fra questo e gli altri campi che si estendono dall’altro lato. La notte è nuvolosa. La luna pènetra a stento le dense nubi che la nascondono. Sull’Appia e sulle sue tombe l’oscurità è appena diradata da un barlume cinereo che non projetta ombre; il campo nereggia più cupo.

La maggior calca ferve intorno ad una quadriga; quivi le fazioni del Circo si affrontano levando grida di trionfo e d’ira, agitando toghe e cappelli e pezzuole verdi ed azzurre. Parecchi brandiscono degli stili, altri minacciano colle pugna gli avversarii. L’Auriga, che ritorna vittorioso dalla gara, porta i colori di parte prasina, ha le redini attorte dietro la schiena e i cavalli rivolti nella direzione del criptoportico, impugna un coltello per difendersi dagli assalitori.

Ha, come Tigellino, un focale di seta annodato intorno al collo, sul petto una collana d’ambra mista a molti amuleti: dalla cintola gli pende un largo smeraldo ovale attaccato ad una catenella di perle.

Cerca

Modifica ricerca