XIX essa si presentò con tentativi di società di soli lavoratori (società cooperative di produzione), saggio di economia popolare; — nel prossimo avvenire accennano a svolgersi forme di imprese collettive miste, incui la società verrà a stringersi in ognuna di esse fra proprietari-capitalisti e lavoratori insieme,dietro l'esempio cristiano medioevale della colonia parziaria (mezzeria) e delle società in accomandita. Vi hanno già sperimenti che tendono a considerare capitalisti ed operai come soci della stessa fabbrica (partecipazione al capitale od al profitto), e che promettono di riprodurre la fisionomia di un'economia sociale gerarchica. Allora l'associazione avrà coinvolto nell'interno di un'impresa tutti i fattori della produzione.
Pagina 221
Per essa il padrone affida al contadino terre e capitali propri e l'immediata gestione dell'azienda senza altra garanzia che la onestà, abilità e cointeressenza del socio lavoratore, a somiglianza della società in accomandita, sorta contemporaneamente nel commercio (soci gestitòri e soci capitalisti). Così essa forse anticipa, anche ad esempio d'altri esercizi industriali, una forma di impresa fra capitalisti e lavoratori consociati, in cui la gestione responsabile passi in mano del lavoro illuminato ed onesto, sorretto e vigilato dal capitale. Ma questo, che è oggi ideale vagheggiato dai più fidenti riformatori, a in qualche misura una realtà storica nella colonia parziaria.
Pagina 399
Quelle potenti compagnie di Genova, Milano, Firenze, che acquistarono storica rinomanza nel mondo d'allora, erano imprese di industrie e commercio insieme, le quali mercé la solidarietà familiare e gentilizia, la commenda e la partecipazione tacita negli affari, si svolsero nelle società in nome collettivo, in accomandita, e per azioni dei giorni nostri. Ecco la fioritura rigogliosa di imprese, che in quella primavera dell'arti attesta il diritto di libere iniziative industriali.
Pagina 505
Sono entrati attraverso tutte le preoccupazioni della borghesia spaurita e dei liberali scandalizzati, nel mare della democrazia, ed han perduto il colorito rosso per divenire grigi; come lo perderanno anche gli altri, i Treves, i Turati, i Modigliani, i Caldara o i loro continuatori e soci; la fede nella palingenesi socialista sarà attenuata dalla realtà semiborghese, in un adattamento, che continuerà e aggraverà il sistema del cosiddetto socialismo di stato.Però questo termine, che i socialisti di destra vedono come una fatale necessità, secondo me, sta per essere sorpassato: il fallimento economico dello stato borghese non permette né i lussi dello sperpero, né permetterà il tentativo del monopolio economico centralizzato nelle mani della vera e della falsa burocrazia in accomandita con partiti socialdemocratici; le nuove forze antisocialiste e quelle popolari, sotto diversi aspetti e con diverse finalità, non potrebbero aderirvi. Del resto, una simile prospettiva, che spingerebbe una parte della classe operaia nelle braccia del comunismo, non consoliderebbe lo stato nei suoi ordinamenti attuali, lo farebbe divenire ancora più ipertrofico, più centralizzato, più tirannico; sopprimerebbe ancora di più l'elemento vitale della libertà, e monopolizzerebbe il potere con maggiore tenacia, in nome delle masse: sarebbe la definitiva trasformazione della democrazia in demagogia (*) (*) Qualche cosa del presente, come la ideata e discussa apertura a sinistra, dal 1933 ad oggi, fu previsto nel gennaio 1922. (N. d. A.).
Pagina 247
Per questo il critico il quale osservi serenamente e dal di fuori troverà che innanzi ai cattolici italiani non sono aperte che due vie; o superare con un lavorio interno di critica e di sintesi nuove quel che i due programmi hanno di opposto e di inconciliabile, in modo da salvare sia le esigenze essenziali del cattolicismo sia le esigenze pratiche e presenti della nostra vita pubblica, o nascondersi dietro ai moderati e fare con essi, non già una alleanza, ma una società in accomandita, rimettendo a più tardi il loro ingresso aperto nella vita pubblica, e confidando nelle profonde e inavvertite elaborazione di idee che vanno avvenendo nella loro coscienza politica...subliminare.
Pagina 136