Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Il compito dei giovani

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Alcide de Gasperi 1 occorrenze

E così rinnoviamo anche questa sera la nostra promessa di buoni cristiani e buoni trentini in seno a quest’alma Unione la quale custodisca e conservi acceso il fuoco sacro per tutta la vita. Soldati di fede e d’entusiasmo, non ci nascondiamo le difficoltà della lotta e soprattutto che gli [anni] nostri sono di preparazione e di studio, ma sappiamo anche momenti in cui vale la parola di Goethe: «In der jetzigen Zeit soll Niemand schweigen oder nachgeben!» Nel mondo degli inganni e delle illusioni accoppiamo ad una fede grande nell’ideale un carattere integro ed irremovibile, tanto che finito il compito nostro col nostro tempo, si possa dire di ognuno di noi: «Né mosse collo, né piegò sua costa!».

La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi

400714
Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1907
  • Murri, La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi, Roma, Società Nazionale di Cultura, 1907, 1-297.
  • Politica
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Il simbolo del banchetto fraterno e della comunione del pane è bello, sì: ma se esso non è anche vero, se cioè non contiene quello che figura, se, oltre all'indicare che gli uomini sono fratelli, non li fa veramente fratelli, per la forza occulta del Dio presente, in tal caso, creazione dell'uomo, esso dipenderà dall'arbitrio di questo; sarà espressione di una forza esistente, d'una pace conclusa, d'un amore già acceso, ma, caduco come questa forza e questo amore, non sarà generatore eterno di forza spirituale, di pace, di amore; non spiegherà quindi nulla, ma avrà bisogno di essere spiegato esso stesso. Quindi appunto, come abbiamo detto che, se Gesù non era Dio, dunque egli non poteva avere rivelato l'assoluto della coscienza religiosa, la religione definitivamente vera, noi diciamo ora che, se l'eucarestia non contiene Dio vero e presente, essa non può essere il rito della comunione delle anime; poiché manca ciò che veramente unisce queste anime o con Dio o fra di esse, manca cioè Dio stesso. Il dogma della presenza reale salva quindi e garantisce questa verità del rito centrale del Cristianesimo e l'efficacia di esso: nell'eucarestia noi entriamo in contatto vivo e personale, benché spirituale, con la realtà divina, con il Dio che ha già assunto a sé l'umanità, l'umanità di Gesù Cristo, che fa di essa come il tramite d'una nuova e più vasta unione fra tutti i credenti ed il loro Padre celeste.

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