E cominciò allora nel mondo abitato l'opera titanica, che da Ercole e Teseo, lungo tutto il medio evo perviene fino agli odierni pionieri del Mississipì, della California, del Canadà: prima per ragioni di sicurezza atterrando il bosco per snidare e uccidere belve e razze nocive all'uomo; — e poi per allargare il margine del terreno adattabile alla pastorizia ed alla agricoltura; due tappe legittime del progresso, di cui la seconda continua ancora sotto i nostri occhi, quando scorgiamo alla antica flora forestale sostituirsi la vite sull'alce pianure dell'Appennino, del Valdese, dell'Ungheria. — Ma la terza tappa in questa marcia limitatrice dell'area boschiva è propria di periodi economici di rapido e sproporzionato sviluppo di altri rami di industria,che richiedono materie legnose, accoppiato ad insipienza e cupidigia, favorito spesso da improvvide leggi. Quando la richiesta del legno s'alza fortemente promettendo lucri eccezionali sul prezzo del legname, a soddisfarvi si dedica non solo il prodotto annuale boschivo (compensato dalla spontanea riproduzione del materiale legnoso), ma la foresta stessa nella sua massa,che viene col taglio generale distrutta e venduta. È utilitarismo egoistico che per il godimento o per il guadagno di un momento sacrifica la fonte stessa produttiva di ricchezze sociali perenni.
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