Signori, prima d'entrare in argomento è d'uopo ch'io divida la società in classi, secondo la ragione, onde ciascuno trae i mezzi di sostentamento; e mettendo da parte i ricchi possessori, i capitalisti e i grossi impiegati, che abbondano nell'oro; io credo che la maggior parte della società si possa dividere in poveri, operai e braccianti, in piccoli possessori, locatari e commercianti. Ai poveri è necessaria la beneficienza, dal soldo d'elemosina ai grandi stabilimenti di ricovero; agli operai e ai braccianti è necessario il lavoro come nei campi, così nelle officine; al piccolo possessore, al locatario e al commerciante è necessario il capitale, per trarre dalla terra, dalle industrie e dai commerci i frutti necessari al sostentamento della vita e al miglioramento delle condizioni economiche.
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Al risparmio si aggiunge il lavoro che, ove i capitali abbondano, anch'esso si moltiplica, togliendo dalla miseria molte migliaia di braccianti, padri di numerose famiglie, che altrimenti cercherebbero invano all'albeggiare d'ogni dì chi li conduca. Lo dissi: il problema sta nel trovare i capitali, o meglio, nel formare il credito; il resto viene da sé, come necessaria conseguenza.
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Limitatissima, di numero e di programma, la stampa periodica a lunga scadenza, la quale inoltre o si indugia e si ostina in un formalismo vecchio, restando alla coda della cultura moderna, lo si tiene nelle alte e fredde regioni della speculazione, od è aperta, senza un valido impulso autonomo, a tendenze e correnti di idee diverse L'argomento è grosso e abbondano, anche qui, le frasi fatte. Il più spesso si toccano solo ragioni particolari del male alle quali è impossibile portare rimedio isolato e direttamente. La Civiltà Cattolica nel suo secondo numero di novembre ha un articolo del quale parecchie osservazioni, le più gravi e nuove, concordano essenzialmente con le nostre.
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