(Art. 121 T. U. 1926).
(Art. 184 T. U. 1926).
(Art. 190 T. U. 1926).
(Art. 167 T. U. 1926).
(Art. 21 T. U. 1926).
(Art. 156 T. U. 1926).
(Art. 164 T. U. 1926).
(Art. 200 T. U. 1926).
(Art. 38 T. U. 1926).
(Art. 43 T. U. 1926).
(Art. 45 T. U. 1926).
(Art. 51 T. U. 1926).
(Art. 53 T. U. 1926).
(Art. 80 T. U. 1926).
(Art. 195 T. U. 1926).
(Art. 98 T. U. 1926).
(Art. 204 T. U. 1926).
(Art. 206 T. U. 1926).
(Art. 208 T. U. 1926).
T. G. Fratelli PARISI
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gustose, come l'agarico vinato T. russula; l'agarico terreo T. terreum; l'agarico montano T. cnista, splendido fungo dei prati alpini, ma fra tutti
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T-TI PREGO... LIBERAMI...
T-TU COSA?
T’AMMAZZERÒ, CANE!
Caspersson, T., 218, 410.
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Aida, T., 167, 407.
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Gallagher, T. F., 421.
Pagina 432
Sonneborn, T. M., 403.
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e, indicando con l'operatore ottenuto dall' espressione di con l'operazione formale di derivazione rispetto a t (quindi se non contiene
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dove i coefficienti in generale saranno funzioni di t. Sostituendo questo sviluppo nella (220') (e indicando, come faremo sempre, col punto la
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T
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Se invece è cioè se la velocità iniziale è diretta (verticalmente) all’insù, il valore dato per t dalla (30) risulta > 0, cosicché nell’istante t = 0
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Se, riguardando ancora il secondo membro come una funzione di t composta mediante la 6, deriviamo ulteriormente rispetto a t e. poniamo in base alla
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assi fissi Ωξηζ o rispetto agli assi mobili Oxyz. In entrambi i casi lo scopo è di risalire alla determinazione delle quattro funzioni geometriche O(t
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dL = F t ds;
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γ = t -1.
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(2') T = 0.
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prima in un intervallo (t,t 1).
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con ε infinitesimo per t 1, convergente a t; ecc. Naturalmente questo ε è in generale diverso da quello che compare nella (34).
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Il vettore J che ha per componenti tali integrali chiamasi integrale definito di v, relativo all’intervallo (t 0, t 1), e si rappresenta col simbolo
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(33) T = p y,
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mentre, nel caso in cui valga il segno -, sussisterà l’analoga formula che si ottiene dalla precedente, scambiando al primo membro T A con T.
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ΔT = T B - T A fra i valori estremi, conviene rendere minimo T A, [compatibilmente, si intende, con a), il che implica intanto equilibrio relativo
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Sommando i valori assoluti dei successivi cammini elementari (3), percorsi da P dall’istante t 0 ad un generico istante t, cioè calcolando l
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rispetto ad una terna Oxyx, consideriamo lo spostamento ΔP, che il punto subisce in un generico intervallo Δt di tempo da un istante t, all’ istante
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Sieno infatti A, B, C tre punti di una retta, la quale venga guardata dal suo punto A, e sia T l'immagine retinica (o traccia sul piano della retina
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τ=f(t)
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Sappiamo che a è la variazione di velocità nell'unità di tempo. Dopo un tempo t è evidente che la variazione sarà t volte a, cioè a.t. Se
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Prof. T. Trincheri
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