Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Menhir

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Prete, Antonio 1 occorrenze

di caligine, mia madre era morta all'alba, e la Puglia era il paese più lungo del mondo.

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Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

I suoi giorni si sfaldano, granelli macerati. La sua ragione non ha più staccionate. Di dove gli verrà il prossimo assalto? Gli altri, una

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Anedda, Antonella 1 occorrenze

, al suo trambusto che cercava nitore scrostando gli angoli, buttando calce sui muri. Adesso c'è silenzio. So che non torna più nessuno ma che esiste

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Anedda, Antonella 1 occorrenze

più affilato (come la spina) teneva insieme la pelle. Spina e pelle. Osso. Quello che la morte smembrava poteva essere unito di nuovo. Da piccola cucivo

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Dal balcone del corpo

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Anedda, Antonella 1 occorrenze

47. Sommatodà 11, uno più uno. Solo io sola lei. Mi potrebbe prendere senon come figlio come ranocchio. Uno di quei rospi che cigolano sui pentoloni

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Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

un'impalcatura. Dopo un intervento al cranio cominciò a imparare prodigiosamente. Conosce otto lingue, ha superato con i voti più alti gli esami di maturità

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Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

alle candeline per l'albero di Natale. Non trova più in cucina il detersivo appena comprato. Lo ricompra due volte e due volte sparisce. La donna delle

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Anedda, Antonella 3 occorrenze

Mi chiedo, osservando le foto più antiche, se tra quei nomi ci siano anche quelli le cui ossa andarono disperse nel trasporto dal vecchio cimitero a

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dietro un vetro che ha molte parti già offuscate, le tibie sono molto più numerose dei minuscoli crani collocati in alto e di cui non sappiamo né il

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distante un telo bianco più simile a un asciugamano che a un paramento con la scritta ricamata “Trinità”. A questi dettagli se ne aggiunge un altro: la

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Ritorno a Planaval

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Dal Bianco, Stefano 4 occorrenze

Il corridoio è un po piu buio, e non avviene mai che ci incontriamo lì e una zona di passaggio, e ognuno è molto attento, bada bene di restare fermo

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uscissero dai loro contomi, facessero corpo con noi, con l'aria tra di noi. E lì potevamo sentirli di più, tanto da lasciare che si liberassero di nuovo e

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comperato e di quelle più grandi che erano qui da prima - una folla di pioppi silenziosa nel vento di là dalla finestra - senza volerlo contiene la

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sempre in movimento della nuvola pareva quasi sul punto di sciogliersi nel cielo più segreto, e meno male che adesso grazie al vento è ritornata netta e

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Il letto vuoto

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Bertoni, Alberto 2 occorrenze

non e buio. Allora mi accorgo che dall 'altra parte del Black Water, sulla destra, all 'altezza del buco, non ci sono più rottami, rimesse, tane di

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sentiero e in quel momento preciso dici di aver freddo, che vuoi tornare indietro. Ma è proprio lì che guardo meglio e pochissimo più avanti sento che l

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Dai Canti Orfici

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Campana, Dino 1 occorrenze

trine. La portiera nello sfarzo smesso di un giustacuore verde, le rughe del volto più dolci, gli occhi che nel chiarore velano il nero guarda la porta

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Poesie - La morte di Tantalo

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Corazzini, Sergio 4 occorrenze

porte. Ah! sono io dunque colui che non dormirà più che non sognerà più fino alla morte?

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silenzio per i tonfi sordi sé avvolse in bende assai più gravi e tetre. Un ragno tesse la sua tela folta per il mio teschio e nella tela stanno, morte

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grappoli. Bevemmo l’acqua d’oro, e l’alba ci trovò seduti sull’orlo della fontana nella vigna non piú d’oro. O dolce mio amore, confessa al viandante che

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vergine di stelle. E non c'era più nessuno da tanti anni, nella torre, come nel mio cuore. Sotto la polvere ancora, un odore appassito, indefinito

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La Bufera ed altro

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Montale, Eugenio 1 occorrenze

giardino delle piante grasse, sotto il tennis; ma il parente maniaco non verrà più a fotografare al lampo di magnesio il fiore unico, irripetibile, sorto su

poesia

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POESIE

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MICHELSTAEDTER, Carlo 10 occorrenze

dell'odio doloroso delle moltitudini vinte ed arde ogni giovane core e piange nell'aria fumosa lo spasimo disperato, e suona l'urlo più alto quando

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raccolta - non più così la creatura del sole, il fiore della vita, la sorgente ond'io le labbra asciutte dissetava, la giovinezza quale altrove invano

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, marzo luminoso. Ma se t'odiano addormiti nelle coltri riscaldate ed i passeri impauriti nelle siepi denudate, t'ama il falco su nell'aria che più agile si

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, il più profondo e caro senso della nostra vita, che pur uniti e soli sotto il velo di parole comuni nascondiamo, d'atti comuni, con gelosa cura

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cantore che a Euridice si volse ed Euridice nella notte infernale risospinse. Spenta ogni luce allora ed ogni via sbarrata, allor più presso la tenèbra

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svelare la via del suo regno perduto, mi voglio tuffare con più forte lena, che ogni uom manifeste le tenebre arcane conosca e vicine le cose lontane

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, e già le fronde onde tutta t'ammanti, per il continuo ardor si fan perdute. Ed alla notte gli astri all'orizzonte per i vapor rosseggiano più grandi

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sono. No, non son questo corpo, queste membra prostrate qui fra l'erbe sulla terra, più ch'io non sia gli insetti o l'erbe o i fiori o i falchi su

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dove e bever l'aria che da te si muove né mai lasciarti. - 31 marzo 1905 * * * Poiché il dolore l'animo m'infranse per me non ebbe più la vita un fiore

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Che più d'un giorno è la vita mortale? Nubil'e brev'e freddo e pien di noia, die pò bella parer ma nulla vale. PETRARCA, Triumphus Temporis Il

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Penombre

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Praga, Emilio 4 occorrenze

Giacobbe. Giacché, pensando alla cruenta via per cui fe' vela l'angelo Pensiero, mi persuade la tristezza mia che non la tema il demone Mistero. E più

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, coi freschi venti che l'infanzia spira, spiaggie d'oro e di perle a imaginar. E in lontananza sul vago oceàno del mio viaggio tortuoso e strano, più

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immota la rapida ruota - del meno e del più. Le madri, frattanto, cadean ginocchioni, e in lunghe orazioni - chiedevan pietà... La notte piombava dai

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, laggiù in cimitero, genitori del mio genitor; dadi orrendi del giuoco Mistero, da Dio colmi di sterpi e di orror. Siete teschi, e nessun più vi dice

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TAVOLOZZA

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Praga, Emilio 5 occorrenze

, dentro il feretro passò! Una sposa mi mostrarono più di ogni altra seducente, e allo sposo sorridente qual chi molto e a lungo amò ... Così bella

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notte in breve si farà più bruna: forse al varco ti attende un traditore, e cadran tue speranze ad una ad una, come le foglie d'appassito fiore. Se

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cervello? Dio che a ragione, o tanghero, di te più furbo è assai, t'acqueta, la sua maschera non lascerà giammai. E tu in ginocchio pregalo che ci

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mi risana? Oh non più, madre, medicine amare, stanotte io feci un sogno fortunato ... e al dottore lo voglio raccontare; un bel sogno ... era un

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, ti dieder la culla gli iberici lidi? Quegli occhi più fulgidi dell'aurea cornice, oh dimmi se resero un uomo felice! Di nacchere e ghitarre oh ardor

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Trasparenze

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Praga, Emilio 9 occorrenze

. Raccogliti, cor mio, l'ora è solenne! Le rondini più e più stringon le spire dei vispi voli in cui beâr le penne, e le assal delle gronde il sovvenire. Così

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ridda felice che ti farò danzar: sarai del ciel più fulgido, più profondo del mar! Ti sentirai poeta, ti sentirai profeta, re, satrapo, pascià

poesia

credo più che gioia franca esista, che resti una fé pura in questa terra!... Fossi Cassandra eternamente trista! Fossi Diomede eternamente in guerra

poesia

forse avea dato, ma l'uom l'ha graffiato, non leggesi più! E ho già la vertigine, e ho già la canizie, e sento l'esercito dell'ore propizie che lungi

poesia

più aderge e più leggiero diventa e meno zoppicante e nero. Lo attrae lo screzio dei molli frondami, frasche, virgulti, rami, voluttuoso amplesso

poesia

estatici il corso brontolando : " No, fumo non è! ". Ma i più furbi bisbigliano invece " Sì, che è fumo, e ai vigneti fatale: la campagna di un soffio

poesia

mio, molte sciagure di cui farai tesoro: esse valgono - sai? - nell'ore oscure oh! molto più dell'oro! Ti lascio i sogni e le illusïoni, mille imagini

poesia

pur pregato, aspettandomi, Iddio? * Tentai più di tre volte di dire il Paternostro, ma... non potei... * * Perché ? * Stava sull'uscio un mostro che

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Volge la nostra età per via funesta; Cristo è di nuovo in croce; e la vestal nella sua bianca vesta trema e non ha più voce! La libertà che

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