Entra la DUCHESSA, dalla sua camera, al braccio di TEODORO; poi il DUCA, con FABIO e il DOTTORE, dalla comune.
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Oh, il primogenito degli Herrera, a venti anni, doveva avere il suo appannaggio! Diamine! s' era fatto così dal prima duca d'Herrera sino a me! A
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- Ecco... per ordine di S. E. la Duchessa, il loro quartiere è stato dato alla signora Baronessa d'Isola, durante il suo soggiorno qui...
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Vi avevo detto di una mia faccenda... Vorrei farvi vedere il mio contratto di nozze, e il testamento di mio padre... Vogliamo andare nel mio
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- Alfredo, che si trovava già qui, voi che ci siete adesso! Il marito o il fratello, insomma! Ma Alfredo è un ragazzo...
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- Ma non potevo immaginare che foste voi il solo, proprio il solo a non accorgervi di nulla!
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- Fra due, tre mesi al più, il vecchio duca ordinerà alla sua casa di prendere il lutto...
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- Accenderemo il caminetto! E poi Castelletto è bello d'ogni stagione. Oh! il mio viale delle quercie!... Ci andremo a passeggiare...
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- Mio Dio, Emma: non si direbbe mai che tu ti debba maritare il mese venturo! Se ti sentisse il tuo fidanzato!...
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Guardare per il sottile? Lo chiami guardare per il sottile, guardare che ci sia l'ascensore, per quando viene a trovarti tua madre, che soffre di
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Non ti ricordi il nome il nome che era scritto sulla porta? questo tuo medico, avrà pure avuto un nome?
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Non l'abbiamo, il centimetro. Lo cercavo anche ieri, per prendere le misure del tavolo, che dovevo comprare il mollettone. Non c'è.
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No. E non piove. Ma voglio il mio cappello. Devo uscire e voglio il cappello. Ho deciso di andare in giro sempre col cappello.
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Mia cara zia, veniva a domandarti se il giardiniere doveva poi disporre le piante degli agrumi lungo il viale....
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Di che?... E avete anche il coraggio di domandarmelo? Ma il turbamento, l'agitazione di Arturo mi hanno parlato abbastanza....
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Io intanto passo nelle mie camere a prendere il mio scialle e il mio cappello. Se volete avviarvi in giardino, son da voi fra momenti.
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Non é ostinazione la mia, credetelo; il fresco della sera lungo il mare mi ha preso un poco la gola, e mi sarebbe proprio impossibile.
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Nella camera di Rina... È bellissima...ha il suo gabinetto da toilette... Le daremo anche il salottino da lavoro...questa sala...
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- Ecco: il «Contratto nuziale» stabilirebbe: - 1°. «Gli sposi si maritano sotto il regime della comunità assoluta del beni»...
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Che so io!... Il babbo è cosi strano, che se gli dessero la notizia di un fienile bruciato... sarebbe capace di ritardare il nostro matrimonio.
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Lo capisco...ma è bene mandarla via...e presto!... Ha bisogno di distrazioni.... Qui, tu... il babbo....Rina...senza volerlo...rinnovate ogni momento
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Il tuo...è un puntiglio...che nuoce a te sola... Se si amano...anche senza il tuo permesso...
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Il suo ultimatum è questo: pagherà lui le spese...dirò così...di amministrazione...per diminuire il passivo di duemila lire...
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Ieri sera, la Compagnia Leigheb-Reiter ha rappresentato la nuova commedia in 4 atti di Camillo Antona-Traversi, Parassiti. Il titolo è chiaro e
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E io li lascio strillare!... È il loro mestiere, e continuo a fare il mio!... Del resto, le spese sono tutte controllate, e i miei conti tornano
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Si apre il velario - Breve silenzio - D' un tratto una risata squillante, e MANON, ravvolta in un ampio mantello, irrompe di corsa, da sinistra
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M' inganno forse, o son davanti a me due vecchie conoscenze?... Quella fanciulla che nasconde il volto -di certo verginale - contro il petto del suo
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Ma il tuo uomo ti è apparso, ha comperato il consenso dei bruti che ci accompagnavano, e non s'è più staccato da te!
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Non chiamerete vivere il languire così tra il vuoto d' una borsa e un conto di locanda non pagato!
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Il Visconte Filippo di Breteuil mantiene tutto ciò che promette!... E ne impegna il suo onore!
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(Il cicaleccio degli abatini intorno al giovine Courtrée riprende, mentre il marchese di LASSAY e le DAME rientrano da destra).
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È il cielo che la manda... un po' per fare penitenza alla Sorbona, un po' perchè il mio credito di storiografo esatto non fallisca! Ora facciam la
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No, Manon!... Questo gioco di parole è inutile dialettica... Noi siamo due nemici inconciliabili: il suo bene e il suo male!
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Non sono il male! Sono una creatura ansiosa di umiliarmi! Di invocare il perdono! Di chiedere preghiere per la mia sofferenza!
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Ascolta, Torvaldo. Ho sentito dire che allorquando una moglie abbandona, come io fo questa notte, il domicilio coniugale, le leggi sciolgono il
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Precisamente. Figurati che strazio non potere andare a vederlo! Attendevo da un momento all'altro la nascita di Ivar; e il mio povero Torvaldo aveva
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Signore! Che felicità al solo pensarlo! Cristina! Tranquilla! Poter essere tranquilla, assolutamente tranquilla, far il chiasso coi bambini, arredar
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Sciocchezze!... Egli moriva, aprivano il testamento e vi si trovava scritto: «Lascio tutto il mio alla signora Nora Helmer che sarà messa subito in
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Tutti i giorni. È il miglior amico di gioventù di mio marito e anche il mio. È per così dire uno di casa.
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Buona? Nel compiacere il marito? Andiamo, andiamo, pazzerella; ho capito: non vuoi essere disturbata. Devi provare il costume, m' immagino.
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(ravvia un po' la stanza e matte in ordine il suo mantello e il suo cappellino).
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Perchè l'altra volta, signore, nello stesso giorno in cui liquidava l'amica, il destino ha voluto che la sua cuginetta arrivasse. E la signorina
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Al gioco? Al gioco.... che.... esprime, il distacco del danaro.... come hai detto un momento fa? Ah! che è il segno degli uomini superiori.
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Ho a dirti che se il signor Max è per te il modello di tutte le perfezioni, dovresti sposartelo e finirla cogli equivoci.
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Il vostro ritratto! Com'è bello. Come siete bella! E che squisita cornice. Come v'inquadra bene il candore freddo dell'argento. Una gentile cosa
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Sì. Guai a te se mi gualcisci quel pastrano. È un modello di Londra. E mammà dipingerà all'acquerello il lago ed il Castello di Chillon. Vendita
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Il deficit è di ottocento mila lire. Io abbandono questa casa che ha già un'offerta di trecento settanta mila lire. La scuderia, la rimessa, il
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Imperterrita. A quest'ora ha già messo a macerare il suo cinquantesimo Monte Bianco di cotone entro il cinquantesimo lago d'anice.
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Lo mandano. Di quando in quando la nostra ingegnosa matrigna s'accorge di aver dimenticato in casa un tubo dì colore, un pennello, il ventaglio, e
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Ma sì. Tre lire per lezione, due lezioni la settimana, sono sei lire la settimana: ventiquattro lire il mese. Quasi il salario di una cuoca.
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