Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: comuni

Numero di risultati: 128 in 3 pagine

  • Pagina 2 di 3

Trattato di economia sociale: introduzione all’economia sociale

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Toniolo, Giuseppe 19 occorrenze
  • 1906
  • Opera omnia di Giuseppe Toniolo, serie II. Economia e statistica, Città del Vaticano, Comitato Opera omnia di G. Toniolo, voll. I-II 1949
  • Economia
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processo di astrazione (con cui si prescinde dalle differenze accidentali per cogliere le somiglianze comuni) a discoprire i rapporti uniformi e costanti

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della nuova svariatissima ed esuberante attività economica dei Comuni medioevali, specialmente italiani (Pertile, Bruder, Ashley), presentando il

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o sociale che non partecipi a questo carattere prevalentemente psichico anche nei fatti stessi fisiologici comuni cogli animali. L'alimentazione p. e

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3. Queste facoltà sono nella loro essenza comuni a tutti gli uomini, ma negli accidenti svariatissime.Non vi hanno due foglie identiche (dice

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. XIII e XIV per la restante Europa durante l'età dei Comuni, fu resurrezione di vita nelle città e circostanti campagne, primo frutto di quel

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riversarono l'occidente sull'oriente, — il movimento dislocativo delle genti cristiane, iniziandosi nel secolo XI col risorgimento dei Comuni italiani

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evo; si incardina sull'ordinamento di classe; si munisce di diritti privilegiati concessi a singoli Comuni e Stati (donde gelosie e guerre fra essi

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di nuovi elementi la nobiltà inglese, la intraprendenza economica, che già nei nostri Comuni il villano del contado in poche generazioni recava al

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libere proprietà private (Roscher, Inama-Sternegg, Meitzen); popolazione costituita in classe rudimentale per l'uso di possessi comuni, con proprie

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alla lotta fra le democrazie riparate dentro le mura dei liberi Comuni e il feudalesimo trincerato nei castelli della campagna.

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; ma per il concorso di circostanze particolari esso può divenire acuto e ruinoso. Nella storia dei Comuni in guerra colla feudalità si può in parte

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di mercanti, e sciolto sovente con civile sapienza. E alcuni Comuni come Genova, Firenze, Venezia, nel governo delle loro fattorie e colonie in tutta

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circoli concentrici (parrocchie, Comuni, province, regioni) dappertutto, divenendo un focolare di vitalità, resistente fin verso la rivoluzione

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evo, specialmente dei nostri Comuni, coll'istituto del sindacato (de Decker, Gneist).

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e dei Comuni e talora del clero, e a fondare così la libertà politica dell'evo medio. Di questa età, e non già del rinascimento e della riforma, è

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Comuni civici (caratteristica d'Italia), per indennizzare così i signori e principi terrieri; — infine fruendo delle carte di libertà da questi

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consapevolezza di fini e di doveri comuni fra gli uomini, da cui dipende il bene collettivo. La coscienza morale èil ganglio motore e moderatore

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Comuni per l'Italia, la guerra delle investiture e la ribellione luterana per la Germania, la rivoluzione francese e Napoleone per l'Europa moderna, o

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Comuni segnò le grandi linee della distribuzione della ricchezza sociale nella nazione. — E la oculatezza delle famiglie repubblicane operose nell'economia

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Trattato di economia sociale: La produzione della ricchezza

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Toniolo, Giuseppe 30 occorrenze
  • 1909
  • Opera omnia di Giuseppe Toniolo, serie II. Economia e statistica, Città del Vaticano, Comitato Opera omnia di G. Toniolo, vol. III 1951
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commerciale, che di tutte precorre e provoca l'incremento. Sviluppo storico lento, che per noi italiani non si avverò che fra le lotte dei comuni contro Enrico

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1. Essa è perciò predisposta da fattori comuni di stirpe e di nazionalità, come grande genesi sociologica altrove studiata (vedi «Introduzione»). Ma

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e dei commerci, come può dirsi della borghesia dei nostri liberi comuni medioevali, in ispecie di Firenze. — I loro abusi invece possono divenire

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cristiano, nei comuni civici di tutta Europa ma più in Italia, era congenita la convinzione essere la libertà il migliore sussidio del lavoro, nato ad una

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alleata ai comuni per combattere il feudalesimo, pur organizzando i «métiers» di Parigi, come fece mirabilmente s. Luigi IX, per mezzo di S. Boyleau

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Né ciò per una acquiescenza passiva, ma per un triplice ordine di cause effettrici concomitanti, in parte comuni a tutta Europa: gli stessi privilegi

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», operai comuni e qualificati);

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cagioni molteplici che variano colla storia; e così p. e. nel regime dei nostri comuni le arti manifatturiere erano a tutte le altre preferite, perché in

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gelosie di corporazioni o di comuni industriali che di regola divietavano il trasferir l'arte al di fuori,le ragioni religiose che cacciavano colla

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Questo principio valse non solo per la Germania, ma per i nostri comuni sovrani (compresi Firenze e Venezia); perdurò in Francia fino alla

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tutti i metalli comuni appartenessero per diritto esclusivo ai proprietari del suolo superficiario, ciò che espressa-. mente sotto la influenza della

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selvatica; — più tardi diviene una proprietà particolare di enti sociali pubblici;di gruppi collettivi di villaggio (più tardi comuni, distretti), della

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morali giuridici (fondazioni, corporazioni), o in quelli politico-amministrativi dei comuni, province, specialmente dello Stato, come un patrimonio

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Italia coincide collo spuntare dei liberi comuni sotto Gregorio VII.

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«Genossenschaften» tedesche, o di coltivatori servili nel «mir» russo) abituarono i lavoratori della terra, legati da comuni diritti, obblighi, consuetudini, a

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Reno, delle Anse, nei sec. XIV-XV; per noi anticipa coll'età dei comuni fino dal XII, proseguendo anche sino al XVI, perché l'assottigliarsi dei

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colonico autonomo; la trasfusione nelle campagne del capitale dai liberi comuni industriali e mercanteschi; il progresso della tecnica fondiaria. Di

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popolazioni industriali dei nostri antichi comuni: era l'ebbrezza della acquistata libertà. E ciò pure spiega oggidì la sconfinata espansione del lavoro

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signori feudali, di cui quelle comperarono frazionati i tenimenti, in ciò aiutate dai comuni italici, che talora immiserirono i feudatari col regime

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latini al tempo dei comuni guelfi e come la colonia parziaria, pur degenerando nell'evo moderno coi pacata abietta onerosi al lavoro e disparendo

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oneste tradizioni e consuetudini (grande tutela degli interessi comuni) si sostituiscono i frequenti sfratti, o al posto della fiducia il sospetto

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, quale assunse ormai negli ultimi decenni Per virtù di simili leggi di Stato e della politica dei comuni (per acquistare terre e affittarle), le

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1. Oggi perciò si tende a mantenere fortemente o a riprendere definitivamente in mano dello Stato, province, comuni i beni comprendenti boschi

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dei contadini le terre che questi, prima sotto i signori, poi sotto i comuni, tenevano in uso collettivo.Gli alti pascoli montani invece vanno

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smettano una concorrenza mutua disastrosa e cementino gli interessi comuni, materiali e morali, mercé le unioni professionali,più che mai adatte a

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afferma e trionfa nel regime corporativo dei liberi comuni medioevali d'Europa, in ispecie d'Italia.

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tutta l'antichità occorreva essere cittadini,cioè avere i diritti pubblici (cives)per fruire dei diritti privati; i cittadini invece dei nostri comuni

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miniere, ma nei comuni marinari costruiva e affittava navi onerarie a comodo del commercio.

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domicilio, «chez soi»), dalle fabbriche («factories»); — ovvero per gli enti cui appartengono,quali le imprese di Stato o quelle dei comuni per servizi

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manifattrici, nei nostri comuni italici medioevali dopo il 1000 e più tardi nelle Anse inglesi e germaniche; — la elevazione industriale e mercantile

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Intervento del governatore della Banca d'Italia all'Assemblea ordinaria dell'Associazione bancaria italiana

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Ignazio Visco 1 occorrenze

di vigilanza. Dovrà essere fondata sulla definizione di regole e metodologie comuni, criteri di valutazione uniformi tra paesi. Guardiamo con fiducia

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