Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: accenna

Numero di risultati: 70 in 2 pagine

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XVII Legislatura – Tornata del 17 dicembre 1890

548760
Biancheri 1 occorrenze
  • 1890
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Ora sia lecito a me, poichè nella risposta al discorso della Corona si accenna all'opera costante spesa per l'unità da Vittorio Emanuele, sia lecito a me di ricordare, oggi, in quest'Aula ciò che, in occasione analoga, un'uomo di Governo, quattro anni or sono, qui richiamava. Disse il primo Re d'Italia che la nazione non possedeva ancora la meravigliosa cinta di baluardi che le donava natura. Disse il primo Re d'Italia, inaugurando l'ottava Legislatura, ai rappresentanti della nazione: voi affermaste il diritto alla completa unità della patria ed io sono qui per garentire questo diritto. E due anni dopo, in un altro discorso della Corona, mentre affermava il dovere di rispettare la Convenzione di settembre, parlava alto del diritto nazionale su Roma.

Pagina 63

XI Legislatura – Tornata del 15 maggio 1873

549359
Biancheri 2 occorrenze
  • 1873
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Potrei per avventura ricordare che gli ordini religiosi sorti in Oriente nel quarto secolo e in Occidente nel sesto, per quelle ragioni complessive cui accenna con tanto acume e tanta dottrina il Guizot, nella storia della civiltà in Francia, accresciutisi poi e moltiplicatisi nell'undecimo e duodecimo secolo, non ebbero poi fino al quattordicesimo, unione quasi o colleganza veruna fra di loro. Ciascun ordine, anzi ciascun monastero viveva a sè. Ma dal quattordicesimo secolo cominciò un moto di concentramento in se medesimi, e verso il capo del cattolicismo.

Pagina 6369

E d'altronde in quella circolare non si parla espressamente di corporazioni religiose, nè si dice di conservarle; si accenna soltanto, ed in modo generico, agli enti ecclesiastici, i quali nella nostra legislazione vanno, in gran parte, distinti dalle corporazioni religiose, sicchè hanno formato oggetto di due leggi separate. Ad ogni modo quelle offerte, comunque intese, furono materia di trattative che, non accettate, come dicevo, non obbligano nè il Governo, nè il Parlamento; e l'evocazione di quella circolare non ha potuto avere altro motivo che quello di fare un effetto sull'animo di chi o fosse ignaro dei fatti o non si prendesse la briga di freddamente esaminarli.

Pagina 6375

X legislatura – Tornata del 26 novembre 1868

567990
Pisanelli; Mari 1 occorrenze
  • 1868
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Ma siccome in quella nuova formola si accenna che la definizione o la decisione della Camera (che mi sfugge la parola) sarebbe definitiva, invero mi parrebbe che sia un avverbio assolutamente inutile e superfluo, giacchè le decisioni della Camera devono avere sempre cotesto carattere. E se lo studio della brevità e della concisione indusse gli onorevoli miei colleghi a fare una variante che è di semplice forma, secondo il mio concetto, accettino essi questo miglioramento che ci condurrà precisamente allo scopo da esso divisato.

Pagina 8117

XXIII Legislatura – Tornata del 18 maggio 1912

570385
Marcora 1 occorrenze
  • 1912
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Io credo, come appunto accenna il relatore, che all'articolo 51-ter, che stiamo discutendo, possiamo lasciare il secondo comma. Soltanto, quando saremo arrivati all'articolo 52-bis, cioè a quell'articolo che prevede il caso della elezione degli scrutatori, potremo studiare e trovare qualche succedaneo in questo senso. Perchè l'articolo 52-bis parla di una votazione fatta nel senso, che ciascuno dei membri non scrive che un nome solo. Tutto questo se lo lasciamo ai solo sindaco, non si potrebbe eseguire. Forse si potrebbe, quando saremo all'articolo 52-bis, stabilire questo: che in caso di assenza dei commissari che sono nominati, il sindaco chiama i consiglieri comunali per ordine di anzianità a sostituire i commissari mancanti.

Pagina 19561

XIX Legislatura – Tornata del 22 novembre 1895

580546
Villa 1 occorrenze
  • 1895
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Oggi invece, amando soprattutto la giustizia e la verità, dirò che questo istituto si è adattato alla sua modesta condizione e funziona piuttosto lodevolmente, mentre in codesti modesti confini accenna a volersi mante nere. Ma appunto per ciò è impossibile il conservargli una posizione di fatto che è assolutamente superiore alle sue forze. Bisogna tener conto delle condizioni reali delle cose, volendo tutelare gl'interessi del paese. Dunque sarebbe logico e necessario di ripristinare completamente la legge del 1885, legge di libertà e di concorrenza, la quale fece buonissima prova, e maggiormente buona l'avrebbe fatta se non fosse stata inquinata, come sembrami avere lontanamente accennato l'egregio Luzzati, dall'alito della speculazione e dalla confusione, tanto fra noi funesta, delle funzioni del credito. Imperocchè, come tutti sanno, con quella legge quasi inaspettatamente (almeno per me) si venne a conferire la concessione del credito fondiario al massimo nostro istituto di emissione aggravando così enormemente i disordini della circolazione, perchè quell'istituto s'impelagò sempre più, a questo modo, nelle speculazioni edilizie; senza dire che il credito fondiario è oggi di per sè solo una delle sue più gravi magagne.

Pagina 2438

XV legislatura – Tornata del 9 febbraio 1884

581341
Di Rudinì 1 occorrenze
  • 1884
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Però io ho fatto questa mia proposta (la quale può valere come una protesta) perchè, se non erro, riguardo al caso di una sola relazione per due progetti di legge distinti, a cui accenna il presidente, ci fu una speciale deliberazione della Camera: e non credo che gli Uffici avrebbero avuto questa facoltà di riunire in una sola Commissione e in una sola relazione due distinti disegni di legge anche che nella specie l'avrebbero fatto.

Pagina 5870

VIII Legislatura – Tornata del 16 febbraio 1865

584226
Cassinis 2 occorrenze
  • 1865
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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inchina già alla formazione d'un unico Digesto, cioè di un sol corpo di leggi; e l'ultimo discorso della Corona al Parlamento inglese accenna al progresso dei lavori, affinchè tale proponimento fosse attuato. Non credo però che si debba in fretta e in furia precipitare delle leggi, e che queste non debbano essere sottoposte ad un esame completo, ad una votazione dei singoli articoli nel Parlamento, che è la legittima autorità da cui esse leggi debbono essere fatte. E poi, signori, mentre si mostra tanta febbre di uniformità nelle leggi, io ne vedo dimenticate di quelle che per me credo delle più urgenti.

Pagina 8275

Io per ora mi trattengo dal seguirlo in questa disamina, imperocchè verrà il momento quando quest'argomento sarà toccato, e tanto più che veggo nella serie degli emendamenti uno il quale precisamente accenna a questa questione: allora spiegheremo i nostri intendimenti intorno all'avvocatura dei poveri, per la quale veggo con soddisfazione che la Commissione, prevenendo un desiderio del Ministero, già ha accennata una via nella quale io sarò lietissimo di seguirla.

Pagina 8287

XVII Legislatura – Tornata del 12 marzo 1892

588684
Biancheri 1 occorrenze
  • 1892
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Alla Camera si parlò, quando si discusse la legge comunale e provinciale, se non erro, di 13 milioni; al Senato disse il relatore che occorrevano 23 milioni; adesso si accenna a 9. Io non ho dati sufficienti per darne giudizio; e mi limito a indicare la difficoltà di stabilire il vero carico che verrà allo Stato da ciò; esso sarà grave.

Pagina 6889

X legislatura – Tornata del 19 giugno 1867

593071
Mari 1 occorrenze
  • 1867
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Io avrei sperato che l'amministrazione presente avesse immediatamente adottati provvedimenti i quali tendessero a menomare il male fatto dalla passata amministrazione, ma sono dolente di dire che, se si considera lo spirito con cui fu sottoposta alla Camera la proposta di legge Ferrara, anche questo Ministero accenna alle stesse debolezze, allo stesso vizio, a quello cioè di uno Stato che vuole stringere alleanza con i suoi nemici, di un Governo, il quale vuol farsi puntello dell'alto clero, non considerando che questo è il più gran nemico che abbia la libertà e l'unità stessa d'Italia.

Pagina 1442

IX legislatura – Tornata dell’8 maggio 1866

596055
Mari 1 occorrenze
  • 1866
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Immaginate che li eserciti un Ministero, il quale, come accenna la relazione ministeriale, crede che sia l'entusiasmo il solo pericolo della sicurezza nazionale, il quale crede che sieno i moti inconsulti dell'entusiasmo quelli che soli nuocciono all'unità nazionale, quelli che si debbono reprimere. In simili casi, credo, signori, che molti fra noi sarebbero i primi a subire questa legge senza che avessero la coscienza di meritarla. Giusta e legittima preoccupazione, sacro dovere d'ogni deputato, in qualunque parte della Camera si trovi, è il chiedere qual è il Ministero che reggerà le sorti del paese in presenza della suprema lotta nazionale. Se credete doversi aspettare che tuoni il cannone perchè sorga un nuovo Ministero a dirigere le sorti del paese, non direte cosa che si possa sentire in bocca d'uomini esperimentati nella politica, di uomini che si dicono seri. Preparare il paese alla guerra non è cosa d'un giorno; ogni giorno che passa in momenti simili a questi è un giorno che può essere irreparabilmente e dolorosamente perduto.

Pagina 2052

XIV legislatura - Tornata del 18 novembre 1880

605076
Farini 2 occorrenze
  • 1880
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Per la prima parte siamo perfettamente d'accordo, dirò anzi che era pensiero del Governo di presentare un apposito disegno di legge; ma quando vide che parecchi onorevoli colleghi, fra i quali l'onorevole Luchini, venivano a chiedere una proroga alle operazioni di rinnovamento, il Governo credette più conveniente non protrarre la procedura parlamentare, ed associarsi invece a questo voto, ed anzi di pregare la Camera di non voler limitare la cosa al termine brevissimo cui accenna l'emendamento dei nostri onorevoli colleghi, ma di voler andar oltre e portarlo almeno ad un anno, alla fine cioè dei 1881.

Pagina 1735

L'onorevole Luchini accenna che ciò non è, ed allora è ingiustizia flagrante che si consacra a danno loro; ed allora conviene dire che l'ignavia sarà premiata, che i più diligenti ad osservare la legge saranno puniti; per quelli le tasse, per quegli altri invece che restii contrastarono all'idea di dover operare questa rinnovazione, per questi il premio di un diritto minimo. È vero che l'onorevole Luchini si ripara dietro un preteso dubbio dell'osservanza della legge. No, onorevole Luchini, questo dubbio non esiste per le rinnovazioni stabilite dall'articolo 41. Il dubbio non è che per ciò che è stabilito dall'articolo 38; si potè cioè dubitare che le reiscrizioni non equivalessero alle rinnovazioni, ma accertato che la rinnovazione dovesse seguire nei termini della legge anteriore, quando le iscrizioni erano rinnovabili nel termine di 15 anni, quando non vi era, secondo le leggi anteriori obbligo di rinnovazione, non esiste più alcuna difficoltà, su questo punto non c'è più dubbio, e non è più stato messo innanzi da alcuno. Non vale ora che si presenti per giustificare una misura la quale, ripeto, oltre ad essere di un qualche danno

Pagina 1735

VIII legislatura – Tornata del 23 febbraio 1863

607337
Tecchio 1 occorrenze
  • 1863
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Le 25,000 lire che si trovano iscritte nel numero 4 del capitolo 54 sono precisamente per i casuali, per le eventualità che possono occorrere nelle corrispondenze; il Ministero non può disporre di questa somma altrimenti, come tanto bene diceva l'onorevole relatore della Commissione, che per le spese di corrispondenza, mentre per contro le altre lire 80,000, alle quali accenna l'onorevole Capone, e che sono stanziate nel capitolo 63 sono per i casuali generali su tutto il bilancio; e su un bilancio di lavori pubblici come questo il domandare 25,000 lire per rimunerazioni e gratificazioni ai dipendenti dall'amministrazione delle poste e per le altre competenti spese accidentali ed impreviste non applicabili ad uno speciale capitolo, mi pare che non riveste certamente il carattere di una somma esorbitante, nè straordinaria, come l'onorevole Capone vorrebbe far credere.

Pagina 5279

IX legislatura – Tornata del 23 dicembre 1865

608608
Mari 1 occorrenze
  • 1865
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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A questo punto, d'accordo colla Commissione, si pensò che a quella zona che è finitima al confine pontificio, avrebbe per avventura potuto provvedersi dal Governo con misure eccezionali, sulle quali la Commissione pose pure la sua attenzione in massima, a tale che persino nella relazione si legge un paragrafo che alle medesime accenna. Questi provvedimenti eccezionali formerebbero oggetto di una proposta speciale, nella quale proposta avrebbe eziandio potuto accennarsi a quelle ricompense che fossero dovute a quegli individui i quali avessero con efficace concorso e notevole zelo contribuito a rimuovere questo flagello.

Pagina 463

XI Legislatura – Tornata del 24 gennaio 1871

608789
Biancheri 1 occorrenze
  • 1871
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Io ammetto che tutti ricevemmo il battesimo cattolico e che tutti fummo cullati sulle ginocchia di bronzo del Papato; ma da questa buona o mala ventura non può trarsi argomento che lo fossimo dopo aver subito un inganno anche nelle parole con cui ci si accenna la credenza della curia romana, la quale prende il nome di cattolica. Come, cattolica? Ma la parola cattolica implica l'universalità, e per essere universale una cosa bisogna che sia verità accettata da tutto il mondo. Ora, non c'illudiamo, il cattolicismo è la negazione del cristianesimo, del vangelo; Cristo solo avrebbe potuto fondare il cattolicismo, perchè Cristo era il possessore della verità nel vangelo: egli aveva intenzione di errare con la Chiesa la coscienza dell'onesto e del giusto nelle moltitudini; egli aveva la buona intenzione di sviluppare in queste moltitudini il concetto della fraternità e della solidarietà.

Pagina 307

XV legislatura – Tornata del 7 febbraio 1883

613428
Farini 1 occorrenze
  • 1883
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Basti avere notato che essa accenna a due indirizzi ben diversi nel modo di governare la cosa pubblica, l'uno dei quali tende a dare vita, vigore ed anche, attraverso inconvenienti, inesperienze e mali, ad abituare il paese a governarsi da sè; l'altro invece che tende a concentrare ogni attribuzione nelle mani del Governo, come se fosse infallibile ed impeccabile, e come se il sindacato della Camera fosse bastevole ed efficace a penetrare

Pagina 990

VIII Legislatura – Tornata dell’8 luglio 1861

613860
Rattazzi 1 occorrenze
  • 1861
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Nella riunione a cui si accenna, ed alla quale interveniva l'onorevole Brunet, credo non fare errore (e così trovo scritto nel verbale) dicendo che l'onorevole Brunet, dopo aver dato un abbastanza lungo sviluppo alle sue obbiezioni fu condotto a votare nel seno della Commissione ciascuna di queste proposizioni, ad eccezione di una sola, ed era quella relativa alla convenienza di dare o non dare la concessione della Ravennate, la quale si mantenne sospesa fino a che si avessero dal signor ministro degli schiarimenti, ch'egli portò di poi in una successiva adunanza, alla quale pure fu presente il signor Brunet, e dietro i quali la Commissione, non obiettante l'onorevole preopinante, conchiuse nel modo che risulta dalla relazione.

Pagina 1877

XI legislatura – Tornata del 12 marzo 1872

624848
Biancheri 1 occorrenze
  • 1872
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Noto poi, e sono d'accordo coll'onorevole ministro, che il movimento d'importazione e d'esportazione accenna infatti al miglioramento delle condizioni economiche del paese. Ma io sono costretto a soggiungere che non bisogna esagerare il valore di questo sintomo di prosperità. Anzitutto bisogna notare che vi ha ima grande differenza tra il valore ridotto in lire a questi tempi di carta-moneta, d'incarimento di servizi, di aumento di bisogni e un po' anche di popolazione, e il valore effettivo del 1860 e nei rapporti alle condizioni di allora. Quel centinaio di più dì milioni che si magnifica ottenuto nell'importazione e che sarebbe, secondo che l'onorevole ministro ha detto nella relazione, simbolo di migliorate condizioni di agiatezza, di produzione, di consumo, non esiste affatto, perchè questi milioni spariscono assolutamente allorquando noi confrontiamo la cifra nominale del 1870 e 1871 colla cifra reale del 1860 e 1861.

Pagina 1147