INTUENDO LA MINACCIA, TEX SI ABBASSA FULMINEAMENTE; IN TEMPO PER EVITARE IL PRIMO COLPO...
Egli abbassa la voce, come per la confidenza più discreta: le sue parole cadono nel silenzio con una gravità che conferisce ad esse una significazione anche più lata, alcunché come di fatale:
E abbassa, maggiormente il suo tono nel terzo atto, che si aggiunge ai precedenti come un epilogo appiccicato con note e con mezzi di vecchio melodramma. Sono passati sei mesi, la guerra è finita, finita con la vittoria degli alleati e noi ritroviamo Ginette in casa di un sottoprefetto che sta per sposare allorché compare Cecile Bellanger, la vedova a lutto che le impone di rimanere fedele alla memoria del marito che per lei andò incontro alla morte. Ginette difende il suo diritto all'unione, alla felicità che l'attende, ma poi vi rinunzia: indossa le sue vesti di profuga e ritorna nel suoi paesi che la guerra ha desolato.
Resta una parte del confitto nella situazione drammatica della moglie che scopre il tradimento, sia pure spirituale, mentre piange il compagno perduto, ma il dramma più vasto, quale era accennato nel tema abbassa il suo volo: la virtù sottile ed eloquente dello scrittore ci commove col dolore, con lo stupore in cui ci rappresenta la moglie, si fa ammirare con particolari delicati e squisiti, ma il dramma si arresta nella sua elevazione, vacilla incerto e vago nel suo significato, nel suo scopo. Spoglio di queste sue fioriture drammatiche, di questa esteriore eloquenza di commozione, mostra la sua costruzione un po' inane, un po' convenzionale, un po' cinematografica.
L'idraulico abbassa gli occhi, come colto da un moto di pudore: «Ci facevamo compagnia. Anche la mia vita non è stata delle più felici e così avevamo unito le nostre disavventure e per me era diventata un'ossessione cercare di strapparla al vino».
Castelli abbassa il capo sfiduciato e il brigadiere Russo si sventola: ha molto caldo.
In Dancalia si scende da occidente per due o tre enormi gradini; il paese scorticato si abbassa fino al livello del mare e poi sotto. Il fiume Awash ci arriva in mezzo nel gran caldo, e lì finisce: i caimani tirano fuori il muso e si guardano intorno. Sabbia dappertutto. I dancali sono incredibilmente belli, e non lavorano. La bellezza di una giovane dancala bella è quasi mostruosa.
Mariòla, fra gli uomini che la tengono per le braccia sulla gradinata davanti al Duomo, si abbassa, si rannicchia, e con voce rotta e tremante implora.