Egli non può abbandonare la casa o l'istituto al quale è stato destinato, senza il permesso del tutore.
Il figlio non può abbandonare la casa paterna o quella che il padre gli ha destinata. Qualora se ne allontani senza permesso, il padre può richiamarlo, ricorrendo, se è necessario, al giudice tutelare.
Quando il testatore dispone di un usufrutto o di una rendita vitalizia il cui reddito eccede quello della porzione disponibile, i legittimari, ai quali è stata assegnata la nuda proprietà della disponibile o di parte di essa, hanno la scelta o di eseguire tale disposizione o di abbandonare la nuda proprietà della porzione disponibile. Nel secondo caso il legatario, conseguendo la disponibile abbandonata, non acquista la qualità di erede.
Il comandante deve abbandonare l'aeromobile per ultimo provvedendo, in quanto possibile, a salvare i documenti di bordo e gli oggetti di valore affidati alla sua custodia.
I componenti dell'equipaggio devono cooperare alla salvezza dell'aeromobile, delle persone imbarcate e del carico, fino a quando il comandante abbia dato l'ordine di lanciarsi col paracadute o comunque di abbandonare l'aeromobile.
I componenti dell'equipaggio devono cooperare alla salvezza della nave, delle persone imbarcate e del carico fino a quando il comandante abbia dato l'ordine di abbandonare la nave.
Il comandante deve abbandonare la nave per ultimo, provvedendo in quanto possibile a salvare le carte e i libri di bordo, e gli oggetti di valore affidati alla sua custodia.
L'assicurato può abbandonare all'assicuratore il nolo da guadagnare ed esigere l'indennità per perdita totale nei seguenti casi: a) quando il diritto al nolo è totalmente perduto per l'assicurato; b) quando l'aeromobile si presume perito.
L'assicurato può abbandonare all'assicuratore il nolo da guadagnare al momento del sinistro ed esigere l'indennità per perdita totale nei seguenti casi: a) quando il diritto al nolo è totalmente perduto per l'assicurato; b) quando la nave si presume perita.
Alla cancellazione degli iscritti nelle matricole della gente di mare, oltre che nei casi previsti dagli articoli 1251, 1253, si procede per i seguenti motivi: a) morte dell'iscritto; b) dichiarazione dell'iscritto di voler abbandonare l'attività marittima; c) perdita della cittadinanza italiana; d) perdita permanente dell'idoneità fisica alla navigazione, accertata a termini delle leggi speciali; e) condanna, con sentenza passata in giudicato, per alcuno dei reati che a norma del regolamento impediscono l'iscrizione nelle matricole; f) cessazione dall'esercizio della navigazione.
L'assicurato può abbandonare all'assicuratore l'aeromobile ed esigere l'indennità per perdita totale nei seguenti casi: a) quando l'aeromobile è perduto o è divenuto assolutamente inabile alla navigazione e non riparabile, oppure quando mancano sul posto i mezzi di riparazione, e questi non possono essere provveduti facendone richiesta altrove, nè l'aeromobile può essere trasportato in luogo ove siano tali mezzi; b) quando l'aeromobile si presume perito; c) quando l'ammontare totale delle spese per la riparazione dei danni sofferti dall'aeromobile raggiunge i quattro quinti del suo valore assicurabile.
L'assicurato può abbandonare all'assicuratore le merci ed esigere l'indennità per perdita totale, nei seguenti casi: a) quando le merci sono totalmente perdute; b) quando la nave si presume perita; c) quando nei casi previsti nella lettera a dell'articolo precedente, dalla data della perdita o della innavigabilità della nave sono trascorsi tre mesi per le merci deperibili o sei mesi per quelle non deperibili senza che le stesse siano state ricuperate ed imbarcate per la prosecuzione del viaggio; d quando, indipendentemente da qualsiasi spesa, i danni per deterioramento o perdita in quantità superano i tre quarti del valore assicurabile.
L'assicurato può abbandonare all'assicuratore la nave ed esigere l'indennità per perdita totale nei seguenti casi: a) quando la nave è perduta, o è divenuta assolutamente inabile alla navigazione e non riparabile, ovvero quando mancano sul posto i mezzi di riparazione necessari, nè la nave può, anche mediante alleggerimento o rimorchio, recarsi in un porto ove siano tali mezzi, nè procurarseli facendone richiesta altrove; b) quando la nave si presume perita; c) quando l'ammontare totale delle spese per la riparazione dei danni materiali subìti dalla nave raggiunge i tre quarti del suo valore assicurabile.
L'assicurato può abbandonare all'assicuratore le merci ed esigere l'indennità per perdita totale nei seguenti casi: a) quando le merci sono andate totalmente perdute; b) quando l'aeromobile si presume perito; c) quando, nei casi previsti dalla lettera a dell'articolo precedente, sono trascorsi dalla data della perdita o della innavigabilità quindici giorni per le merci deperibili, o trenta giorni per quelle non deperibili, senza che le stesse siano state ricuperate e fatte proseguire a destinazione; d) quando, indipendentemente da qualsiasi spesa, i danni per deterioramento o perdita in quantità superano i tre quarti del valore assicurabile.
La stessa pena si applica anche a chi, con il fine sopra indicato, senza abbandonare l'ufficio, il servizio o il lavoro, li presta in modo da turbarne la continuità o la regolarità.
(Divieto al vigilato di abbandonare la residenza o dimora senza autorizzazione)
Quando la vigilanza è stata affidata all'Autorità di pubblica sicurezza, egli non può abbandonare l'abitazione scelta senza l'autorizzazione dell'Autorità medesima.
Il difensore non può abbandonare il proprio ufficio, né allontanarsi dall'udienza in modo che l'imputato rimanga privo di assistenza, neppure adducendo che siano stati violati i diritti della difesa, salvo il diritto d'impugnare la sentenza quando sono state violate disposizioni prescritte a pena di nullità, e purché ne sia stata fatta riserva nel processo verbale.
Ogni veicolo a trazione animale deve essere guidato da un conducente che non deve mai abbandonare la guida durante la marcia e deve avere costantemente il controllo degli animali.
Accertate le violazioni di cui ai commi 2 e 4, gli organi di polizia impongono ai conducenti di abbandonare con i veicoli stessi l'autostrada, dando la necessaria assistenza per il detto abbandono. Nelle ipotesi di cui al comma 2, lettere e) ed f), la norma si applica solo nel caso in cui non sia possibile riportare il carico nelle condizioni previste dalle presenti norme.
Nel caso di incidenti o di emergenza i soggetti non protetti devono immediatamente abbandonare la zona interessata.
Nel computo dei tempi di interruzione non sono compresi i tempi di attesa della risposta da parte del sistema elettronico, che sono considerati, a tutti gli effetti, tempo di lavoro, ove il lavoratore non possa abbandonare il posto di lavoro.
Se si verificano incidenti che possono provocare la dispersione nell'ambiente di un agente biologico appartenente ai gruppi 2, 3 o 4, i lavoratori devono abbandonare immediatamente la zona interessata, cui possono accedere soltanto quelli addetti ai necessari interventi, con l'obbligo di usare gli idonei mezzi di protezione.
I lavoratori devono abbandonare immediatamente l'area interessata, cui possono accedere soltanto gli addetti agli interventi di riparazione ed ad altre operazioni necessarie, indossando idonei indumenti protettivi e dispositivi di protezione delle vie respiratorie, messi a loro disposizione dal datore di lavoro. In ogni caso l'uso dei dispositivi di protezione non può essere permanente e la sua durata, per ogni lavoratore, è limitata al tempo strettamente necessario.
L'esattore non può abbandonare il procedimento esecutivo in seguito al pagamento del suo credito, ma deve proseguire gli atti per il ricupero delle tasse e dei diritti prenotati a debito. In difetto ne risponde in proprio.
Ogni veicolo a trazione animale deve essere guidato da un conducente che non deve mai abbandonare la guida durante la marcia e deve avere costantemente il controllo degli animali.
. - Il figlio non può abbandonare la casa dei genitori o del genitore che esercita su di lui la potestà né la dimora da essi assegnatagli. Qualora se ne allontani senza permesso, i genitori possono richiamarlo ricorrendo, se necessario, al giudice tutelare ».
(Violazione del dovere del comandante di essere l'ultimo ad abbandonare la nave, l'aeromobile o il posto, in caso di pericolo).
Il comandante, che, in caso di pericolo ovvero di perdita della nave o dell'aeromobile o del posto affidato al suo comando, non è l'ultimo ad abbandonare la nave, l'aeromobile o il posto, è punito con la reclusione militare non inferiore a un anno.
La scelta del legislatore della riforma fiscale di abbandonare, quale rimedio alla doppia tassazione su società e socio, il credito d'imposta, sostituendo con una parziale detassazione degli utili e una totale esenzione delle plusvalenze da cessioni di partecipazioni, amplifica il problema della qualificazione degli apporti alla società, in quanto solo i proventi classificabili come utili ottengono la detassazione e nel contempo restano in linea di principio indeducibili per l'erogante.
La scelta del legislatore della riforma fiscale di abbandonare, quale rimedio alla doppia tassazione su società e socio, il credito d'imposta, sostituendo con una parziale detassazione degli utili e una totale esenzione delle plusvalenze da cessioni di partecipazioni, amplifica il problema della qualificazione degli apporti alla società, in quanto solo i proventi classificabili come utili ottengono la detassazione e nel contempo restano in linea di principio indeducibili per l'erogante.
Si fa cenno, poi, alle ulteriori incertezze interpretative delineatesi in questa materia, circa il tentativo di abbandonare una concezione unitaria dell'insolvenza e negando l'identificazione dell'insolvenza di cui all'art. 5 con quella dell'art. 67, o proponendo infine la oltre che la conoscenza dello stato di insolvenza anche la sua sussistenza.
Il caso di specie esalta la conflittualità tra interesse della società ad evitare la liquidazione della quota, conseguente all'esercizio del recesso, e interesse del socio ad abbandonare la compagine sociale. Proprio la "meritevolezza" di entrambi gli interessi rende difficile trovare, in concreto, una composizione soddisfacente.
Cass. n. 20543/2008, nel dichiarato tentativo di allinearsi alla giurisprudenza CEDU in tema di occupazione acquisitiva, fornisce una nuova rielaborazione delle linee dell'istituto di origine pretoria e senza abbandonare le originarie coordinate - intimamente legate alla natura istantanea dell'illecito - individua quale dies a quo, dal quale far decorrere la prescrizione quinquennale, l'entrata in vigore della legge n. 458/1998.
Innanzitutto, abbandonare i luoghi comuni e cercare di conoscere e di interpretare la realtà.
Pertanto occorre, per tentare di rispondere alle domande che il diritto ci pone, anzitutto abbandonare l'approccio individualista ed ideologico, che tutto discute, tranne se stesso.
Con la circolare n. 19/E del 2010, l'Agenzia delle entrate recepisce i principi statuiti dalle Sezioni Unite della Corte di cassazione in materia di studi di settore, secondo cui gli Uffici vengono invitati ad abbandonare le liti in cui il contraddittorio non sia stato attuato. L'Amministrazione, tuttavia, fa notare che il difetto di contraddittorio non può essere rilevato d'Ufficio, ma deve essere oggetto di una specifica eccezione deducibile unicamente in primo grado.
L'estensione dell'area dei danni risarcibili conduce i giudici di Palazzo Spada ad abbandonare l'orientamento giurisprudenziale che aveva ritenuto possibile alleggerire lo sforzo probatorio gravante sul privato danneggiato, collocando pienamente la norma dell'art. 2-bis della l. n. 241/1990 nell'ambito della disciplina tradizionale della responsabilità aquiliana. Si continuano a ridurre, così, i tratti di "specialità" della responsablità della pubblica amministrazione rispetto ai canoni della responsabilità extracontrattuale.
Il professionista può "abbandonare" la propria clientela all'atto della cessazione dell'attività ovvero può "cederla" a terzi nell'ambito della cessione del proprio studio, del conferimento della stessa in un'associazione professionale ovvero nel recesso da quest'ultima. In tali casi vanno affrontate specifiche problematiche di carattere fiscale, che si presentano anche nelle ipotesi di cessione di altri elementi immateriali.
Novità emergono in ordine alla tutela nei confronti degli atti di organizzazione in regime di diritto pubblico in quanto la corte regolatrice sembra abbandonare il primigenio modello della "doppia tutela", che ne consentiva l'impugnazione diretta dinanzi al giudice amministrativo e la concorrente disapplicazione ad opera del giudice ordinario.
Il Tribunale di Firenze ha recepito il principio della Corte di Cassazione a Sezioni Unite per la quale dovendo abbandonare ogni distinzione del danno non patrimoniale in sottocategorie esso è suscettibile di suddivisione.
Abbandonare quei luoghi, abitare le soglie
Anche per questa ragione, gli AA. si interrogano sull'opportunità di abbandonare il metodo "italiano" di calcolo del sovraffollamento carcerario in favore di un criterio "europeo".
Le società tra professionisti pongono complesse questioni applicative, la cui soluzione impone di abbandonare il dogma secondo cui l'attività professionale sarebbe soggetta sempre alle medesime regole, a prescindere dalle modalità di esercizio della stessa. Lo "statuto" del professionista è invece variabile dipendente dall'organizzazione: le società tra professionisti nelle quali il lavoro intellettuale prevale sull'elemento organizzativo sono integralmente soggette alla disciplina delle professioni; laddove, invece, sia l'organizzazione a prevalere sul lavoro intellettuale dei professionisti, trovano applicazione le regole previste per l'impresa.
Nella piena consapevolezza della necessità di dover abbandonare il concetto tradizionale di giudicato - imperniato sul principio di "intangibilità" - in nome di una concezione moderna, elastica e garantista del sistema giuridico, fondata sulla prevalenza del principio del "favor libertatis", le Sezioni Unite chiariscono ogni dubbio - presupposti, base giuridica, limiti - circa la possibilità per il giudice dell'esecuzione di rimodulare "in melius" la pena inflitta a fronte della dichiarazione di illegittimità costituzionale di una norma penale non strettamente incriminatrice.
Vale, quindi a maggior rigore, l'insegnamento di Ezio Vanoni per il quale "viva doveva essere e rimanere l'esigenza di non abbandonare il singolo all'indiscriminato esercizio del potere di imposizione".
La Monsanto ha deciso di abbandonare le coltivazioni di Ogm [organismi geneticamente modificati] in Europa all'indomani della scelta europea di modificare le regole sulla coesistenza per rimetterne la gestione agli Stati membri, offrendo ai singoli legislatori nazionali margini di condizionamento sull'ulteriore futuro delle biotecnologie in Europa, che oltre ad una disciplina di filiera sovranazionale fatta di restrizioni e gestioni vincolate, si avvia ora ad abbandonare l'unicità di una prospettiva "federale" per tornare ad un'attività agricola condizionabile localmente dalle scelte, non solo di politica economica, ma anche di politica sociale, dei singoli Stati membri. Dopo una presentazione della disciplina comunitaria di filiera, l'articolo analizza le regole sulla coesistenza attualmente in vigore in Europa per poi dedicarsi all'esame delle nuove regole in corso di emanazione.
L'interprete, nel ricostruire la comune intenzione dei contraenti, deve abbandonare ogni preimpostato schematismo e fare applicazione circolare e congiunta delle regole ermeneutiche. In tale complessa attività il criterio di interpretazione funzionale ex art. 1369 c.c. assume, alla luce della teoria della causa in concreto, una valenza generale: il significato del regolamento contrattuale non potrebbe essere accertato senza tenere in conto la ragion pratica dell'affare.
Propone infine di abbandonare l'idea di settori professionali a rischio a favore di una migliore percezione e valutazione del rischio specifico di ogni settore.
L'occasione è propizia per valorizzare, da un lato, la giustizia arbitrale - e abbandonare il dogma della statualità della giurisdizione, che ancora pervade la più alta magistratura italiana dei rapporti civili -, dall'altro, il testamento, quale atto non meramente "attributivo" ma di "disposizione" e di "regolamentazione" dei rapporti patrimoniali e non patrimoniali del "de cuius". La conseguenza è il superamento della distinzione tra "tipicità" e "atipicità" che, anche nei rapporti "mortis causa", assume una valenza meramente descrittiva e non risolutiva in merito al diverso ed essenziale controllo di liceità e di meritevolezza degli atti di autonomia.