Stenone era nato a Copenhagen e chiamavasi Stensen, donde il nome di Steno, Stenonis. Nella corte di Toscana, insieme col Redi, fece varie
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Steno Pacini partecipa il matrimonio di suo figlio Giuseppe con Memi Hruska La cerimonia nuziale avrà luogo in Roma nella Chiesa di S.Onofrio al
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Mantea, a Paola Lombroso, ad Eva de Vincentis, Erminia Montini, Flavia Steno. Matilde Serao fa eccezione, giacchè oltre scrivere poderosi romanzi
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- Enrico SCAPINELLI PER L'ANIMA!... - Romanzo.. » 3 50 SFINGE LA VITTIMA - Romanzo... » 3 - STENDHAL LA CERTOSA DI PARMA - Romanzo » 2 - Flavia STENO
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Elezione dei collegi: Borgo a Mozzano (Augusto Mancini); Capannori (Marcello Grabau); Montecchio nell'Emilia (Giovanni Zibordi); Gorgonzola (Steno
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; Gorgonzola, Steno Sioli-Legnani; Ferrara, Pietro Sitta; Gallipoli, Antonio De Viti De Marco; Bologna II, Umberto Brunelli.
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quasi è divina. Sognai ch'era nella chiesa di S. Sebastiano di Oria, con te e Maria, grande, bella, vestita da sposa; che lo sposo era Michele Steno e
- Troppo tardi! - Di Steno fur l'ultime parole. E sparì. Mie signore dalla cera stravolta perché, mai non avendo che un amante alla volta, già
- Di chi è quella casa? Dimmelo, vecchio. - Quella ? - Dove è entrata una donna. . . - Affé, la è una storiella che mi chiedete, o Steno, pericolosa
: - Steno! Steno!... fratello!- Ritti in fronte i capegli, allor l'Ebreo, zimbello spesso dei sogni, vide uscir sulla scalea uno spetro. La luna sul suo
- Che orrendo androne è questo per cui vuoi che m'inoltri? - Seguimi.- Proseguirono per l'aer pesante e buio. Steno sentia qualcosa d'arcano intorno
I due colleghi a braccio camminavano; Steno come un uom strascinato, l'altro franco e sereno. - Dunque c'entra un rivale?- diceva il Ferrarese
Poiché il lido è scomparso, poiché nulla ne appare Steno lascia alla forcola il remo. Il cielo e il mare e il fatale amor suo! Tutto il resto è
Steno, orribile famíglia macra e gialla. Son gli stocchi che guizzano come in mano a ribelli, son gli arazzi che sembrano ali di pipistrelli; son le
, attonito, coi mendichi caduto, come in sogno fra i passi dei cittadini errante, il primo obol sentisti nella mano tremante. E per te, è questa, o Steno!
gambe e piedi e dita bianche e scure, le ho ben contate un giorno, son tredici pitture! ". E più il povero Ebreo non l'avrebbe affittata, se Steno, il
! Insiem lo scriveremo, mio dolce Steno, insieme! Perché a te pur l'amore, perché a te pur la speme dee ricantar la bella canzon dei dì passati: va
- Tu, Lionello ? - Steno! - A Venezia, Lionello? - Abbracciami, collega... - Dammi un bacio, fratello! - Ma chi ti disse... - Il tetto dove
corron baleni dalla luce allo scuro? Povero Steno!... è dessa, la blanda incantatrice, quella che segui estatico da un anno, ed è infelice come lo fosti
La stanzuccia di Steno stava accosciata in alto di un palazzo affittato da un ebreo di Rialto; palazzo in cui da secoli i topi son signori, e che
. - Non esageriamo. Non è colpa nostra se natura ci ha fatti poligami. - O se a noi fa comodo di ritenerci tali. FLAVIA STENO - Tu, medico, credi