, impariamo e decidiamo. Il concetto di intenzionalità diventa la guida per esplorare presupposti e limiti del paradigma dualistico soggiacente alla
, tra tutti gli esseri viventi. Ecco perché la nuova eleganza rifiuta le pellicce. Ma non basta adeguare il guardaroba: impariamo a considerare lo
Pagina 169
, e ridurre il viso a una maschera troppo liscia, senza espressione. Per non perdere il senso della misura, impariamo dagli errori commessi da certi
Pagina 21
Impariamo a essere ugualmente garbati con tutti, senza superbia verso i cosiddetti «inferiori» e ossequiosità verso i capi. Perché, al di là del
Pagina 217
personali («Quanto hai pagato...», «Perchè hai divorziato?») e se le fanno a noi, impariamo a sottrarci con garbo: «Poco, mi pare»; «È una lunga storia». Con
Pagina 218
condiviso da tutti i colleghi. Impariamo ad accettare con naturalezza un complimento per il lavoro ben fatto (con un «Grazie» sincero, senza false
Pagina 219
riempirsi la bocca di titoli non è mai elegante, impariamo ad adeguarci alle nuove regole di cerimoniale. Quindi riserveremo l'appellativo «eccellenza
Pagina 27
altri siano garbati, siamolo noi per primi; se vogliamo che siano ordinati, cominciamo a esserlo noi; se non vogliamo essere delusi, impariamo a chiedere
Pagina 52
stesso livello. Se questo non accade (nel 99 per cento dei casi), impariamo a rifiutare uno svago che proprio non ci interessa, ma anche a non sentirci
Pagina 60
innocuo: siamo noi che ne facciamo, troppo spesso, un uso detestabile. Invece di maledirlo, impariamo a non lasciarcene condizionare e a non servircene
Pagina 224
avete intenzione di applicarle. Se le impariamo potremo smascherare qualsiasi sedicente cameriere che si presenta come tale, oppure divertirci a dare
Pagina 61
, impariamo a leggere i segnali del nostro interlocutore: se guarda ripetutamente l'orologio sbuffando, forse si annoia. Si potranno affrontare
Pagina 88
casa in cui passiamo tutta la vita. I bimbi non ci disturbano, non li isoliamo. Vivono con noi. Sono padroni di tutto l'appartamento. Impariamo il loro
Pagina 7
municipale, che, con la sua bianca mazza in mano, regola il transito. E, in epoca di tante disgrazie tramviarie, impariamo a scendere dal tram
Pagina 413
classi. MIAZZONI e VETTORI Impariamo a comporre! Libri per gli alunni Approvati dai Consigli Scolastici Provinciali del Regno. Per la 2ª classe L.60
Pagina 73
? Fanciulli, guardiamo con fede a Gesù Crocifisso e impariamo la lezione che Egli ci dà dalla Croce, che è la scuola più alta di tutto il mondo. Il
Pagina 201
stelle e le nubi impariamo una distanza che di giomo non c'è, o non vogliamo che sia nostra.
stereotipata più elementare e più scema, col sottinteso di darle un sapore di profondità e di scoperta. Noi, a poco a poco, impariamo a ridere
nella propria posizione nella serie zoologica. Noi impariamo cosi che l'uomo è disceso da un quadrupede peloso, fornito di coda e di orecchie aguzze
Pagina 219
indissolubilmente congiunta col lavoro che compiono i muscoli. Esercitandoci impariamo a far lavorare i nostri muscoli con una quantità minore di
Pagina 180
enorme tratto di tempo. Da quello che vediamo seguire nell’addomesticamento impariamo che nello stesso periodo alcuni dei condiscendenti delle stesse
Pagina 146
condizioni generali della vita non sono in giuoco deve essere di poco danno al maschio. Da questo fatto noi impariamo che i vantaggi che i maschi più
Pagina 201
Osservazioni sommarie e concludenti. – Dalla precedente discussione sulle varie leggi di eredità noi impariamo che certi caratteri spesso o anche
Pagina 213
insetto in un’epoca geologica sommamente remota. Noi così impariamo quanto efficace sia stata la scelta sessuale nel produrre modificazioni di
Pagina 298
nella loro propria posizione nella serie zoologica. Noi impariamo così che l’uomo è disceso da un quadrupede peloso, fornito di coda e di orecchie
Pagina 569
dei cambiamenti grandi e repentini. Dallo studio poi dei nostri prodotti domestici noi impariamo che il non-uso delle parti conduce ad una riduzione
Pagina 405
: il perchè l' esserci presentati quegli eccellenti lavori è a noi utilissimo dono, e dalla contemplazione di quelli noi impariamo cose nuove e
ubbidiscono le cose tutte. Impariamo da queste a conoscere quella voce, a non resistere. Oh beata passività dell' uomo che come la cera viene maneggiato
frutto di grazia, secondo il merito di quell' atto. Ma perchè impariamo come degnamente ci dobbiamo accostare alla divina mensa; dicendo Paolo, che
casa in cui passiamo tutta la vita. I bimbi non ci disturbano, non li isoliamo. Vivono con noi. Sono padroni di tutto l'appartamento. Impariamo il loro
predisposti, e che impariamo a svolgere con facilità e piacere, anche se non spontaneamente. Non ci occorre lo studio, ci occorre (e basta) l' esempio; a
Pagina 0114