, attraverso le opere di due grandi giuristi, Ugo Grozio ("De jure belli ac pacis", 1625) e Cornelius Bynkershoek ("De foro legatorum", 1721), e di un
Questa conversione scientifica, già preparata dagli scrittori di diritto naturale-razionale di Germania dei secoli XVII e XVIII (Tomasio, Grozio
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confermato dal giudizio di Grozio «( Prolog. in Jo. ) » e di altri grecisti moderni, i quali trovano nel greco di questo Evangelista delle maniere ebraiche o