lamentativo di quel povero Geremia, profeta di temperamento malinconico e noioso. Dunque, le giovinette appena hanno tirato su le treccie — e qualche volta
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tutte le lamentazioni di Geremia, lasciando al piagnoloso profeta l'illusione di essere il più ameno narratore del mondo. Questa indifferenza delle
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, come Geremia, stette solitario e tacque, Dio gli perdonò il silenzio, e la luce del cielo venne sopra di lui. (*) Forse il manoscritto fu ripigliato
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upupe, Democrito, Diogene, Geremia, Socrate che beve la cicuta, Cadmo che atterra il serpente, Attilio Regolo tratto al supplizio, Pittagora mentre
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Geremia XXXII
Geremia XXX
Geremia LI.
Geremia XLVIII.
, Agostino Gaetano; Como, Carsana Pietro; Cremona, Geremia Bonemelli; Crema, Sabbia Francesco; Lodi, Gelmini Domenico; Mantova, Berenzo Giovanni, e Bergamo
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insegnare che fa Dio all' uomo, come in Isaia: [...OMISSIS...] . E Geremia non dice che Iddio darà una legge nuova, ma che la stessa legge, invece di
Babilonese: e il fine di questa celebre cattività di settanta anni predetta già da Geremia (2), è appunto una nuova figura della liberazione del mondo che
eis (3) »; e come fa pure Geremia dicendo: « Omne verbum, quodcumque responderit mihi, indicabo vobis, nec celabo vos quidquam (4) »; ma ciò non toglie
pietra; ma in Geremia promise, che il Messia la scriverà nel cuore (2). Quindi GESU` Cristo non lasciò cosa alcuna in iscritto, e fu sollecito in quel
Geremia profeta piagnucoloso quando prevedeva un'immensità di mali a Gerusalemme baldracca. E attorno attorno, le relative figure secondarie e
sera d'estate, È il sole che festevole picchia alle vetriate, È delle cose esterne la varia litania, Che fe' rider Ariosto e pianger Geremia. - Stavo
vecchio dev'essere talmente umiliante e penosa, da farle ascoltare con attenzione inalterata tutte le lamentazioni di Geremia, lasciando al piagnoloso
piangetene con me! - Perchè vi fate, o fossili, scimmie di Geremia? è vero, adesso il tempio sembra una trattoria; ma eguali ognor non furono i preti ai tempi
famosa tournée del Teatro Ebraico di Mosca. Io ero Geremia, il profeta di sventure: venivo in scena con un giogo sulle spalle, a profetizzare la
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cristiano: invece che Piotr Fomic fatti chiamare Geremia o Abacucco o in qualche altro modo poco appariscente. E impara il jiddisch e dimentica il russo; e
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trarrà da essa tutto il possibile vantaggio. Mons. Geremia Bonomelli Vescovo di Cremona, nel suo libro « Seguiamo la ragione » che è la prima parte di un