, perché ogni volta che accendevo una sigaretta mi prendeva una nausea! Non avevo nessuno con cui piangere, dovevo piangere sola. La Elena era via, in ferie
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, inseguendosi, tornando a posarmisi addosso. Io accendevo una sigaretta dietro l'altra, riempivo la stanza di fumo; poi facevo rientrare in gabbia le
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templi e i palazzi e le ville mi danzavano nel cervello. Accendevo il lume, pigliavo la Guida e alcuni libracci su Roma, e rimeditavo, bestemmiando
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La sera accendevo due candele nella tenda per leggere o scrivere e la temperatura, se non c'era il vento, cresceva da 0° a 7° od 8°. In seguito a
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appoggiata sur un album e tenendo l'altra sospesa come preparata a respingere un assalto. Io accendevo tutti i lumi e volevo perfino accendere la lumiera; il
. Dopo quel famoso discorso della matrigna sulla bellezza, mi parve impossibile di potermi coricare al buio. Accendevo il lume, e mi scioglievo le
chiesa non possono spaventare un buon cristiano: parla. - Mentre accendevo le lampade dinanzi all'immagine della Madonna, questa ha incominciato a
quando vedono la luce. Così ho continuato a camminare contro vento, e ogni tanto accendevo la torcia per vedere indietro i miei passi, ma la neve li
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dormivo; ogni tanto accendevo la luce e mi mettevo a leggere il libro dei delfini per far passare le ore. Una notte, invece di leggere quel libro, mi
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. Basta ch'io mi ricordi di quelle mie tristezze perché mi sembri cattivo anche il cielo di Siena. Specialmente la sera soffrivo troppo, e non accendevo
domandò senza inoltrare, Sulla tavola stavano due candelabri, che accendevo di rado, quando mi vestivo per qualche serata; allora la bella luce delle
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