- E mio marito? Quanto non mi ha fatto soffrire quel dannato di Teodoro con la sua gelosia per Riverbella? Che cosa non mi ha fatto soffrire?!
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; un ragazzo che non sa amarmi, e, quel ch'è peggio, non sa rispettarmi...
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basta a lui e alla sua famiglia; invece Ernesto di Rogheredi non è povero, ma è miserabile, perchè il doppio di quel che possiede non basterebbe ai suoi
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In fin de' conti poi... la Melia non aveva portato un centesimo di dote a quel povero vecchio... Almeno un po' di gratitudine gliela doveva
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ha accarezzata e... baciata la tua piccola Gigia..." Quel che io provi in questo punto, o signore, mi sforzerei invano di esprimervi! lo non so, non
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voglio che ne vada di mezzo la reputazione di quel povero angelo della Duchessina Sofia, a cui è toccato un marito dissoluto come Alfredo, e un fratello
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- Per un momento, non li ho raggiunti! Un contadino, che passava, ha aiutato il cocchiere a rialzare il cavallo; ho fermato quel contadino e gli ho
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- furono sue parole troppo gentili - pure onorandola, l'avrebbero offesa, da quel momento in poi. Vedete, quindi, che tra noi non ci fu la menoma
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- È vero; ma la donna, a cui si allude in quel foglio, è la signora Amelia Gioiosi; siete voi il primo, siete voi il solo a sospettare che si tratti
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- E poi, quella mia camera da letto e quel mio salottino mi son venuti in uggia... Non so perchè... Ma è così. Ti fermi? Non mi far stancare!
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poi è rimasto là col gatto in braccio, a carezzarlo, a guardarmi con quel suo viso cosí triste... E io ero seduta sul tappeto, e lo amavo, e mi
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, e gli piaceva vivere da povero, in quel piccolo appartamento, che teneva in ordine da sé. Scriveva. Era uno scrittore. Aveva pubblicato due romanzi e
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, per quel settimanale di Topazia, che paga bene. Forse guadagnerò cosí bene, che rinuncerò agli alimenti. Non ne avrò bisogno.
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angolo, vicino alla finestra, a sorvegliare quei suoi pentolini, spaventata, diffidente, amara, nella sua vestaglietta giapponese, con quel suo
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facevate un bell'effetto, figlia mia, devo dirglielo. Né l'una né l'altra. L'ha ancora, quel vestito di spugna?
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non in città. Verrà a trovarla qui, la sua amica Topazia? Quando viene, me lo faccia sapere. Perché allora, quel giorno, io non verrò. Preferisco non
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Due volte. Ci sono andata solo due volte. Non mi ci ha portato Topazia, mi ci ha portato quel medico ungherese che Topazia conosceva, quando lei era
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faccia buttare via, quel cappello. Era là, con quel cappellaccio calato sugli occhi, una sciarpaccia legata al collo. Sembrava un ladro.
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Sí. Perché credevo che vi sareste sposati in chiesa. Non potevo mica immaginare che avreste fatto le cose in quel modo, in furia, per darmi ancora
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libri sparsi su quel tavolino, mi venne fatto di aprire le pagine di un Album....
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renderla contenta. Oh Dio! Dio! In che razza d'impiccio vado a cacciarmi. Sento gente! Emilia senza dubbio che si é liberata finalmente da quel seccatore
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- primi d'oggigiorno: dopo aver fatto l'Impresario in cento teatri: dopo una vita così mossa...anche a me...quel posto, in un cantuccio, era piaciuto
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No, non aver paura! Ricordi?... Anch'io avevo paura... quel giorno... a Saint-Denis... quando è scoppiata la bufera... l'ultimo nostro giorno!... Tu
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sciame si fa I' escarpolette, laggiù sotto quel pomo! Oppur si gioca alla Capretta, o al Lupo, o alla Pulzella... Non conoscete il gioco e la canzone
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Tratterò la cosa con quel tatto che - bontà vostra - mi riconoscete!... Avete visto con quanta abilità ho saputo introdurvi in casa loro!... Non era
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Tutto un arbitrio, marchesa mia... Esisterebbe, forse, la storia, senza qualcuno che l'avesse scritta?... E perchè quel qualcuno s'è data questa pena
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. E appunto dagli antichi apprese certe danze, spoglie veramente d'ogni pompa, nelle quali le belle danzatrici si mostrano in quel costume primitivo, a
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Dici bene, tu non mi comprendi. E neppure io, neppure io non avevo mai compreso... prima di questa sera. Non interrompermi. Ascolta quel che ti dico
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gioco con loro, così io mi divertivo quando tu giocavi con me. Ecco quel che è stata la nostra unione, Torvaldo.
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uomini ti darà ragione, Torvaldo: i libri, pure. Ma io non debbo più preoccuparmi di quel che dicono gli uomini o che è stampato nei libri. Bisogna che
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So quel po' che me ne disse il pastore Hauser, preparandomi alla cresima. La religione è questo: la religione è quello! Quando sarò sola e libera
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Ascolta bene, Torvaldo, in quel momento mi parve di essere vissuta otto anni in questa casa insieme con un estraneo da cui avevo avuto tre figli
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Puoi contarci, vedrai! Ora, vieni qua: guarda tutto quel che ho comprato, si può dire, per nulla. Ecco: un abito nuovo per Ivar e una sciabola. Un
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quel genere.
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L'affare non fu portato ai tribunali: però da quel giorno mi fu chiusa ogni via. Allora mi tuffai negli affari che lei sa. Qualcosa bisognava fare, e
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probabilmente non badò a certi particolari: è giusto che glieli rammenti. Ecco. Promisi di procurarle quel danaro mediante una ricevuta che scrissi io
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In quel momento! E che mi importava di lei? Mi eravate venuto in uggia per tutte quelle fredde ragioni che mettevate innanzi, pur sapendo che mio
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Può darsi! Ma di questo genere di affari che abbiamo per le mani credo d'intendermene: ne conviene? Ora faccia quel che le pare... e dirò soltanto
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Lo farà. Lo conosco bene. Non oserà rifiutare. Avuto quel posto, lei vedrà. Prima di un anno sarò la mano diretta del direttore; anzi il direttore
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Cristina, sii testimone che dirà una falsità. Io non vaneggio; ho piena intelligenza di quel che dico, e perciò ti ripeto: - Nessuno ne seppe nulla
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No, no... Bisogna riparare!... Grazia... Margherita... la purità e il falso vizio... Ma che rivelazione, in quel falso! Che impeto in quella purità
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Se lei non si fosse presentato all'improvviso, di sorpresa, in quel modo, scambiandomi per quella che non ero, crede che all'ultimo momento mi sarei
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vezzeggiativi. Volevo dirti che in quel canestro ci sono sei trote dell'Arve, pescate stanotte a Chamonix, squisite. Faccio colazione con voi.
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Guardami quel cielo, di' tu se l'aria non trema. Pensare che a Milano dipingevo come un'educanda! Non sono ancora della forza di Helmer, no, ma sento
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eleganza correttissima. Vi si giuoca, perchè il giuoco, fra la gente per bene, esprime quel distacco dal denaro che è il segno degli uomini superiori
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Non so ancora. Volevo passare stamani dal mio amico per averne notizie. Ma con quel ritardo! Gli ho telegrafato dall'ultima stazione, che me ne
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pensavi già da principio che non avresti durato a quel lavoro?
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O Massimo, se tu sapessi come mi rimorde dirti queste cose. Sono così piccole cose. Ma bisogna che tu le sappia, perchè resti tu solo a quel
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Quel negoziante di colori, diceva che i milioni sono impegolati, che a chi li ha avuti per le mani ne resta sempre attaccato alle dita. E lo diceva
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stazione. Don Michele è venuto lui in anticamera a consegnarmi quel biglietto. Mi ha domandato a che ora partivano; si troverà alla stazione anche lui.
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