, parlando del piede malato. - No, Leonia. Guardate! - Com' è naturale, il piede di Francesco è perfettamente normale, ma Leonia, suggestionata, è disposta a
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' è stata più, è diventata così cattiva!... Stamattina mi ha picchiata.... Guardate! - Nicoletta solleva la manica e mostra un braccino tutto livido
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che prendeva il largo: « Guardate, » disse, « non è quella laggiù la barchetta delle nostre damine inglesi, qui della villa? » « Ma sì, è proprio
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almeno morire in pace!... Perché tremate?... perchè mi guardate così?... « Oh come parlate, Carlo? non sono forse più vostra sorella? » « Sì! lo siete
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, Maria! tu, in fondo, non sei una cattiva pasta di ragazza, ma vuoi far la gatta morta, e non ti sta bene. E l'altra: « Non le guardate, è marcia
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! chiudetevi ben dentro che vi sentirete meglio, e tiratevi i piedi sotto.... Oh! guardate, se una giornata come questa la doveva toccar proprio a noi
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, onde vi conosca e v'adori nella grazia e nella fede. Io benedico il vostro santo nome, e voi guardate al breve cammino dell' orfanella su questa terra
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in tale condizione di tempi la virtù e la sapienza sono guardate come due possenti nemiche; è per questo che solo compaiono attraverso lo squarciato
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in mente! Guardate adesso, col vostro dire, anche Maria non fa che mandar giù lagrime. Via, dunque, parliam d'altro. Di forestieri ne son capitati
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! E se troppo vi pesa, come, dite voi, la cattiveria degli uomini, oh copriteli di disprezzo, d' obblio! E guardate a noi, pensate alle vostre due
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?... » lo interruppe Arnoldo. « Dimenticate l'uomo, e non guardate in me che il po- vero prete. Io sono un nulla agli occhi del mondo, ma c'è delle
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. Esse amano la semplicità nel vestire; non ambiscono di essere vedute e guardate; studiano di esser brave nei lavori, e d'imparare più che possono; ma
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!... Come siamo belli!... Guardate, guardate queste trine, questi ricami!... Oro, oro vero, sapete!... LA GATTA (all'Acqua) È forse il vestito «color
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Tyltyl). LA VICINA Guardate che miracolo!... LA MAMMA Ma come!... Cammina?... LA VICINA Sì, cammina!... Anzi corre, balla, vola!... Appena ha veduto
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invecchiamo più.... Ma voi, come siete diventati grandi!... Eh sì, crescete, crescete.... Guardate, là, sulla porta, c'è ancora, il segno fatto l'ultima
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maraviglioso). Guardateli!.... Son troppi.... Vengono sulle mani!... Guardate, si nutrono di raggi di luna?... Dove sei, Mytyl?... Ci sono tante ali azzurre
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?... TYLTYL Oh sì!... Subito!... Fammeli vedere subito!... LA FATA È facile a dirsi.... Ma guardate che bella combinazione: potrete vederli passando dal Paese
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mio legno è più tenero delle carni di un bambino!... poi, non so che cosa io abbia, oggi.... Tremo dalla febbre.... Guardate le mie foglie.... Forse ho
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paura e vi trarrete indietro.... Guardate, eccone qui quattro che tremano come foglie.... (A un bambino che sul punto di varcare la soglia torna
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profumo delle sue essenze e dei suoi frutti sul mondo. Come è avvenuta questa trasformazione? Se guardate il poeta nel suo volto chiaro e sereno, se
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allora; e ci siamo di nuovo guardate in faccia. In quel preciso momento tutt'e due abbiamo capito che cosa poteva, anzi doveva succedere poi. Stavamo
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un bugiardo, la nonna me l'ha detto tante volte. Ci siamo guardate. Stavamo toccando il nodo del mistero. Stava proprio qui, in questa stranezza del
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vada a ristorare ogni parte del nostro corpo. Non è solo l'uomo che ne ha bisogno. Guardate come buoi, i cavalli e le pecore ricordano il luogo dove
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croci di ferro e qualche lapide bianca, guardate sempre dai cipressi alti e scuri. Tutti portano qualcosa ai loro morti, o corone di crisantemi e
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Accademia della crusca
