(Archibaldo abbracciato alla figlia via per la destra)
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impersona in quella – mousmé uguale ai Re davanti al Sole – è Iris, la figlia del cieco, quella che accorre sul limitare della sua casetta).
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figlia – e s’abbassa!, e grida!, e impreca!, raccoglie, gitta fango!, ne raccoglie dell’altro e continua in quella violenza di gesti, imprecazioni a
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(passa fra questi tre personaggi un momento di silenzio, lungo, profondo. Il vecchio Stromminger questa volta sa frenarsi. Rivolto alla figlia, le
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Marcello e Piero che vengono da una porta laterale. Il Morrone traversa la scena con la figlia.
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Kanva la stringerà ancora in un amplesso dolcissimo. Ma voci misteriose palpiteranno nel fondo della selva. Il padre e la figlia si volgeranno
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su le ginocchia gli organi portatili, suonano e cantano. Quivi è Parisina; e la figlia di Nicolò di Oppizi, la Verde, le acconcia i capelli
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figlia di Giove, fiore del pensiero suo onnipossente, nata in armi dalla balenata sua fronte, purissima e sapientissima virago, che alla forte armonia
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Accademia della crusca
