una se ne fanno molte. L' astrazione , che propriamente consiste nello scomporre formalmente le idee, cioè nel dividere essenza da essenza, non è che un
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l' uomo usasse dell' astrazione, cioè che astraesse la grandiosità e sublimità di tali cose sensibili dalla loro materialità; e quella grandezza e
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affermazione (2). L' oggetto della percezione è un reale, che in essa s' afferma. Il reale compiuto, su cui non è stata ancora esercitata astrazione di sorta
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confusione che fa sempre Aristotele tra la materia prima , che è una pura astrazione e che è svestita d' ogni forma, la quale, ne' corpi, deve esser una
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minorità contro ogni maggiorità: problema più interessante che non pare a prima giunta; ma che si vede esser tale dove si supponga fatta astrazione
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supponga fatta astrazione dall' elemento morale, il quale salva in parte la minorità; poichè senza questo scudo una successione di minorità
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, ond' hanno lungamente peregrinato; abolire insomma per virtù d' astrazione, l' una dopo l' altra, tutte le operazioni riflesse e riaverli quali
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' ordine della volontà, e prescindendo dall' ordine della libertà per un' astrazione, ovvero perchè si suppone la libertà inattiva come nel bambino, ha
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ad essere divise dall' astrazione, in due rispetti: o in se stesso in quanto è l' Essere manifesto a se stesso , il Verbo; o in quanto è l' Esemplare
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. L' operazione, di cui parlo, somiglia nei suoi effetti all' astrazione, ma non è l' astrazione, quantunque l' astrazione le venga tosto appresso
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la riflessione lo trovi poi anche per un lavoro di astrazione, cioè togliendo via i modi e le determinazioni speciali, che limitano l' ente. I secondi
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soltanto proprio di quegli uomini superficiali, che, rimanendo nel mondo dell' astrazione, giudicano di quelle cose che appartengono al mondo concreto, e
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' astrazione; onde pare che anche le facoltà sieno astrazioni. - Convien provare che la cosa non è così; ma che la facoltà è causa di tutto l' atto, e
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. I due primi aspetti dell' unità assolutamente considerata, nascono dai due gradi d' astrazione «( Psicol. , 1461 7 1473) », cioè l' astratto puro, e
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direi, identificandosi le loro essenze e di molte divenendo una sola. Ma da quell' una sola, per una astrazione teosofica può in appresso riavere di
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astrazione è sempre opera d'analisi. Dalle astrazioni dei numeri senza oggetto, delle linee senza superficie, delle superficie senza profondità, delle forme
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Accademia della crusca
