1. Una serie di studi eruditi in tutta Europa sopra le dottrine economiche degli scolastici,hanno di recente rimesso in luce i meriti di questi
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Europa, — questa conversione, ripetesi, inividualista-liberale,assunse come principio generatore e reggitore dei rapporti sociali ed economici, non
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scuola di Smith; ma frattanto essa incontrò illustratori, continuatori, perfezionatori in tutta Europa ed America, ed ispirò durevolmente la politica
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Europa (vedi Goyau).
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), mal compensata colà dal massimo di vecchi in Europa cioè di 5,60%, è caratteristica di popolazioni civili bensì, ma già corrose e decadenti.
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ciò che gli storici di ogni nazione constatarono in seguito alla peste del 1348 in tutta Europa.
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repubbliche cittadine medioevali, l'Olanda del secolo XVI, oggi il Belgio e l'Europa intera, rispetto agli altri continenti, tutte regioni di forte densità
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degli assiri, medi, persiani, che furono per secoli minaccia di Europa, e quelle stesse greche e romane? Scomparse; e le poche reliquie assimilate a
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della rivoluzione e di Napoleone, che piglia slancio insolito, regolare, acceleratissimo il movimento demografico universale; per cui Europa che nel
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Siccome risultato definitivo di una serie di progressi civili: — della successiva emancipazione politica di tutta l'America dall'Europa (fra la
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centro africano e la Polinesia. Le fattorie di Firenze e Venezia accelerarono l'educazione economica e civile di tutta Europa centrale e occidentale
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società gentilizie uscirono per gradi in tutta Europa le università rurali (comunanze), le vicinie o società di villaggio, le convivenze tutte
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Ciò si avverava per la prima volta nella civiltà occidentale, in quella magnifica fioritura di vita cittadina che fu l'età comunale in tutta Europa e
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è caratteristica delle stirpi arie, dall'India a tutta Europa (Summe Maine).
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aristocrazie politico-militari di carattere gentilizio, da cui si traggono i re, lungamente elettivi. Ecco l'origine della classe nobiliare in Europa in un primo
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servigi militari; e divengono perciò stesso proprietari. Ecco pertanto in germe per tutta Europa i caratteri della nobiltà fino dal tempo di Carlo Magno
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,«jurandes») provvedendo all'ordine pubblico cioè al mantenimento della pace («Friede»). Ciò in tutta Europa e fin dai tempi barbarici, fra i proprietari del
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a Firenze) in Francia e dovunque. — La lotta generalmente in Europa si compone coll'intervento spesso del poter regio; sicché le gilde artigiane
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Europa, dal Baltico al Mediterraneo e ai paesi levantini, porsero i primi saggi felici non solo di una economia ma anche di una politica
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perciò stesso intorno alla loro autonomia, le nostre città videro aggirarsi la ricchezza di mezza Europa, di cui furono maestre in ogni congegno e
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lo più nell'Europa dal re. Anche per questo rispetto grandeggia il contrasto coll'antichità pagana. In luogo del monarca che in questa per lo più
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2. Tali ragioni storiche spiegano la protratta limitazione ed anche la debolezza del potere regio in Europa; salvo il caso di uomini di genio, come
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), furono ricostituiti (ripetesi) i latifondi in tutta Europa. — E questi vennero dovunque, dalla Spagna, alla Germania, all'Italia immobilizzati nelle grandi
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della cosmografia (A. Humboldt); i quali trasferirono (nel sec. IX) in Europa dagli indi il sistemanumerale e dalla Cina l'ago magnetico, la carta (di
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della libertà, munite dei mezzi per reclamarla e dello spirito pubblico per ottenerla (Le Play). V'ebbero pertanto momenti storici in Europa di ebbrezza
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di Gregorio VII, e poi quelli di tutta Europa, ivi le popolazioni manufattrici, strette nelle Corporazioni dell'Arti, raccolgono e maturano nei
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Comuni per l'Italia, la guerra delle investiture e la ribellione luterana per la Germania, la rivoluzione francese e Napoleone per l'Europa moderna, o
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Oggi stesso la intensità della crisi sociale in Europa ed America risale alle radici prime dell'economia privata familiare. Invero — le
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Né ciò per una acquiescenza passiva, ma per un triplice ordine di cause effettrici concomitanti, in parte comuni a tutta Europa: gli stessi privilegi
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, fino a 2000 metri di altezza nel Messico o Perù, e poco di poi al livello delle nevi perpetue; — e ben più tardi, quando in Europa le vecchie miniere si
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improvvisati o di improvvidi proprietari in tutta Europa occidentale e in tutti i paesi circummediterranei, non del tutto quivi arrestato, anzi esteso
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primitivo — e poi vendano il terreno così accomodato per l'annua lavorazione dei campi ai coltivatori o contadini immigrati dall'Europa. Si comprenda in
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tanto gli imprenditori che gli operai, colà al genio dei direttori mal seconda la inferiorità dei paria indiani. E guai se, come oggi in Europa, fra
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protraggono nell'Europa occidentale (ben più oltre in Russia) fino al sec. XVIII-XIX; ma processo immanchevole, perché figlio della personalità umana che col
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Europa centrale e occidentale delle migliorie terriere, con bonifiche, irrigazioni, piantagioni, coincide col prosperare delle città di Fiandra, del
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, Europa ed America (cominciando dall'Iran e dal Pamir) si incontrano nella zona delle alte pianure e delle colline; — dalle quali sedi mediane con
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fra Europa ed America in forza della rapida ampliazione dei terreni quivi seminati a grano, combinata colla vasta organizzazione delle speculazioni
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alla operosità della mano, dissodatori di terre e fondatori di industrie in tutta Europa (Montalembert). Donde a lungo andare l'alto concetto del
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condizioni agrarie, segna in genere per l'Europa (salvo eccezioni, l'Italia del settentrione, la Fiandra, l'Olanda, la Francia di Enrico IV) un arresto, una
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(è proverbio orientale) non spunta più l'erba. Così la rinascenza classica in Europa nei sec. XV e XVI dispregiò ed oppresse le classi lavoratrici e
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e raccoglie alla distesa il grano, di cui fa esportazione in Europa, salvo a sospendere la coltivazione, ritornando al pascolo, nell'annata di
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-economica, in cui (fatto sorprendente ma rigoroso) l'Europa non entrò in modo sistematico e definitivo che a mezzo il sec. XIX.
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sono appena scomparse generalmente e servivano ancora alla Europa orientale. Infine la coltivazione continua,supplendo al degradare della fertilità
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nobiltà fedecommessaria dei sec. XVI-XVIII in tutta Europa fu a vario grado ostacolo e ruina dell'arte agraria e più delle cittadinanze, massime i grandi
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moderne industrie, veniva a cadere, senza che sorgesse ancora la nuova,che in Europa in generale non si maturò che quasi un secolo più tardi, facendo
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afferma e trionfa nel regime corporativo dei liberi comuni medioevali d'Europa, in ispecie d'Italia.
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3. Infine nei due sec. XVI-XVIII è un lavorio di governi in tutta Europa per una codificazione industriale,diretta a questo triplice fine: di
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del suolo. Così sorge il capitale immobiliare, il quale novellamente nell'età cristiana rinviene un grande incremento in Europa dopo le invasioni
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banche italiane hanno un livello effettivo di imposizione tra i più elevati d'Europa e, nel nostro Paese, più elevato rispetto agli altri settori
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Londra (aprile 2009) e ribadite nel successivo incontro di Pittsburgh (settembre 2009). In Europa, a maggio 2009 la Commissione ha recepito le
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