che basta l'abito da passeggio. Per le signore, anche in quest'ultimo caso, è di regola una leggera scollatura. Un uomo ben educato non fa danzare
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, occorre una spesa non indifferente, una casa adatta, con sale d'una certa ampiezza, e un'organizzazione minuziosa. Quindi, come regola generale, non
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saluto, di regola l'inferiore deve salutare per il primo il suo superiore; ma il superiore preverrà il saluto dell'inferiore, se questo è accompagnato da
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fatto? Possibile che si sia speso tanto? - e altre simili querimonie. In questi casi, un bel libro coi conti in regola, da squadernare sotto gli occhi
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prime stanze della casa da rimettere in ordine, spolverare, spazzare, in modo che la famiglia vi possa prendere la colazione, poichè, come regola
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. Dei doveri delle persone civili in tram, in treno, in viaggio, parleremo a suo luogo. Qui, come regola generale ci basterà dire che una persona
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, non è da approvare. Come regola generale, si presentano gl'inferiori ai superiori: quindi, un giovane a un vecchio, un uomo a una signora, una
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occhi possono abbassarsi o alzarsi come vogliono, le mani sono occupate, la persona sembra distratta: esso calma i nervi, regola la voce, mette delle
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sigaretta può essere fumata da una signora e anche da una signorina, ma non per regola costante di vita. Ogni tanto, in campagna, in viaggio, in una gaia
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soverchio amore da una parte, di troppa freddezza dall'altra. La bella regola, è che l'uomo doni, non importa se egli compia l'atto materiale di comperare
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a tale regola assoluta, vale a dire quando si va a un grande matrimonio, in chiesa. In chiesa non si parla mai forte, con la propria vicina; non si
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il suo valore. Lo stato, in quanto è la più alta espressione organizzativa naturale della società umana, esprime, valorizza, coordina, regola queste
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→ - ∞, all’infinito col segno di - c 2 , per c 2 ≠ 0, col segno di c 1 se c 2 = 0; mentre, applicando alla (52) la regola de L’Hôpital Guglielmo Francesco
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ufficiale di cavalleria, poi si dedicò interamente agli studi e divenne membro dell’Accademia delle Scienze di Parigi. L’opera in cui è contenuta la regola
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sistema il principio dei moti relativi (n. 2) e la regola del Coriolis (n. 3), e nell’insieme delle equazioni (5), (8), valide per tutti i punti del
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ovviamente da due a un numero qualsiasi di addendi. Da ciò e dalla regola di moltiplicazione per un numero (n. 15) scende altresì che lo sviluppo di
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Le ondulazioni del profilo si fanno di regola tutte eguali. Ciascuna, per es. la ABCDE della fig. si chiama dente o, più propriamente, profilo di un
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Si perviene così alla Regola del Froude: Se di una nave si è costruito un modello geometricamente e materialmente simile, tale che il rapporto fra le
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Regola di riduzione alle dimensioni zero. - Si supponga che la misura q di una quantità fisica si possa esprimere mediante le misure q l, q 2,..., q
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Riassumendo, si ha la regola: Condizione necessaria e sufficiente per l’equilibrio di un punto materiale P costretto a restare sopra una curva c è
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19. Lasciamo ormai le generalità, e applichiamo la regola a qualche esempio concreto, in cui si tratterà sempre di forze posizionali, anzi
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10. Regola dei momenti statici. - Della (8') Si può dare una interpretazione geometrica che in qualche applicazione risulta vantaggiosa, in quanto
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È questa l'annunciata regola equivalente alle (8'): da essa si ripassa alle (8'), applicandola ai tre piani coordinati.
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Fissata una generica faccia del tetraedro come base, si può anche enunciare la regola seguente: Il baricentro di un tetraedro coincide col centro di
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triangoli mediante una diagonale, si applichi la proprietà distributiva e la regola dei momenti rispetto a ciascuna base per dimostrare che le
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Da tutto ciò si raccoglie la regola seguente:
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Le cose vanno insomma come se U fosse somma di un numero finito di termini, nel qual caso vale la regola elementare che la derivata della somma non è
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la regola:
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integrazione indipendenti dai parametri x, y, z (perché il campo S rimane fisso al variare di P), si può ancora applicare la regola di derivazione sotto il
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e vale la cosidetta regola di derivazione sotto il segno, in quanto si ha che
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testé ammesse per f, vale ancora la (8), cioè si può applicare alla (6) la regola di derivazione sotto il segno; talché, in particolare, resta
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è applicabile la stessa regola di derivazione, che vige per i prodotti ordinari; Valgono cioè le formule
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è funzione di t pel tramite di altro parametro s = s(t), si ha (regola di derivazione delle funzioni composte)
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Ne consegue in particolare la validità della regola di derivazione delle funzioni composte, cioè:
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tener conto dell’attrito volvente per rispecchiare i tratti salienti del fenomeno reale. La regola generale enunciata permette appunto d’impostare e di
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1. Teoria delle macchine semplici. - Verificazione della cosidetta regola d’oro «quel che si guadagna in forza si perde in cammino» più precisamente
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Come risultato riassuntivo delle considerazioni precedenti possiamo enunciare, in base alle (1*), la regola pratica seguente:
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resistenza. Conformemente alla regola espressa dall’equazione (4) basta immaginare impresso al sistema l’unico spostamento infinitesimo che gli è consentito
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rispettive linee d’azione, si ricava dalla (5) (o meglio dalla proporzione che ne è necessaria conseguenza) la così detta regola d’oro: «Quel che si
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alla regola seguente, che ha del resto un carattere di evidenza meccanica: Per determinare in date condizioni di sollecitazione, le reazioni
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41. Applichiamo la regola precedente ad un esempio semplicissimo. Si abbiano quattro asticelle rigide eguali connesse a cerniera a due a due, in
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A tale scopo basta, in accordo colla regola del n. prec., considerare il rombo articolato ABCD, che dal dato sistema si ottiene sopprimendo l'asta BD
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Regola di applicazione generale.
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Introducendo sistematicamente siffatta forza, possiamo enunciare la regola seguente:
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4. La regola di Statica relativa, or ora stabilita nel caso del punto, si estende a sistemi materiali di natura qualsiasi e risulta senz’altro
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Così la regola del n. prec. risulta estesa a sistemi materiali quali si vogliano, a condizione che le forze interne e le reazioni vincolati
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Vale allora per ogni punto P la regola del n. precedente, e, anche nelle conclusioni finali, il divario dall’equilibrio assoluto al relativo sarà
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Secondo la regola generale del n. 3 dovremo risguardare come forza direttamente applicata a P, accanto al suo peso p, anche la forza centrifuga χ; e
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Trattandosi di solido, è necessario e sufficiente, come ben sappiamo, aver riguardo alle equazioni cardinali; si intende che secondo la regola
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Consideriamovi ψ come funzione dei due parametri ε e k. La regola di derivazione delle funzioni implicite ci dà
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