ascolto attonita. Egli è al suo posto, quando nelle nostre tranquille serate discute coi suoi amici di politica, di economia o di filosofia: nella sua
Incombe l'equivoco, in tutti i campi della economia e della politica, equivoco dal quale bisogna uscire, se un'azione rapida e fattiva vorrà imporsi
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un prestito. Venticinque miliardi dovevano servire a rimettere un po' di equilibrio nell'economia pubblica e a rendere meno fallace la finanza statale
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, imperniò il suo ritorno sui provvedimenti finanziari più urgenti per normalizzare in qualche modo la economia pubblica.
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quale valore anche tributario, è stata la posizione centrale del problema della economia produttiva nazionale, che dovrà ancora essere affrontata nella
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La questione più grave, perché più generale e perché rappresenta gran parte della nostra economia nazionale, è quella agraria.
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l'intermediario e il proprietario debbono comprendere in modo più largo e completo e riportare alle ragioni prime di crisi della economia nazionale.
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È evidente che la capacità contributiva dell'economia e della proprietà agraria, invece di aumentare, come è necessaria esigenza collettiva, viene a
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economia vengono principalmente dalla terra; siano prodotti che vadano direttamente al consumo nazionale ed estero, o che ci vadano trasformati da
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preponderante del lavoro sulla materia prima importata: altrimenti è destinata a fallire e a gravare sulla economia del nostro paese, già povero e oberato di
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tollerarne il peso parassitario, a danno del lavoro più produttivo, e specialmente della economia agricola, che, nel giuoco delle protezioni, dovrebbe
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quale prezzo per tutto il complesso della economia nazionale? Non dico l'osservatore superficiale, ma almeno chi ha l'abitudine dell'esame dei fatti
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economia, turbando ancora di più i rapporti tra capitale e lavoro, acuendo la crisi, sottraendo allo stato la possibilità di mezzi finanziari
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Questo fenomeno, che oggi ha turbato un ramo importantissimo della nostra industria, riannodato al quadro dell'economia generale del paese, rivela
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condizioni psicologiche ed economiche, morali e organiche della società. E siccome l'economia è il termine utile di una enorme serie di attività umane
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determinare meglio i rapporti morali ed economici con l'estero, a rifare la propria economia, e ad assumere una posizione di iniziativa di equilibrio tra i
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necessaria, quanto più la vita all'estero dei nostri connazionali è legata in gran parte alla politica estera italiana, e la nostra economia deve
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in ripercussione sulla stessa economia generale, che a sua volta reinfluisce sullo stesso spirito pubblico.
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ondeggiato sempre in politica estera e interna, in economia e nei problemi del lavoro; oggi un colpo all'industria, domani all'agricoltura o ai
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Oggi le incertezze e le sofferenze nel campo dell'economia, l'impoverimento dello stato, le difficoltà che angustiano d'ogni parte, rendono acuto il
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diritto e delle responsabilità collettive; tenta le forze della economia pubblica, altera i rapporti di quella privata: e non può avere altra soluzione
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Un primo elemento fondamentale è dato nel termine finale della nuova economia, avvicinare cioè il lavoratore ai mezzi di produzione e renderlo
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E poiché in ogni economia, anche in quella associativa come la mezzadria nell'agricoltura, vi sono oggi elementi di deficienza organica che turbano i
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vasto e prevalente delle ragioni della produzione e dell'economia generale del paese una ambientazione morale e tecnica del problema produttivo, sia
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È così: ma non ci culliamo su questo elemento come se fosse un bel parafulmine sulla nostra patria. Qua bisogna andare alle soluzioni: o l'economia
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una pace che non viene, il disequilibrio di una economia che precipita, la mancanza di resistenza psicologica della collettività e specialmente delle
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individuali perché diano all'economia nazionale la fiducia e la forza, che eventi o malvolere di uomini oggi hanno ridotto quasi all'impotenza; — ridare ai
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Italia la democrazia cristiana. A Pisa, dove era dal 1880 professore di economia politica nell'università, moriva, il 7 ottobre, Giuseppe Toniolo, il
Innanzi tutto Giuseppe Toniolo é la negazione vivente e combattente dell'economia pura o, piuttosto, delle scuole utilitarie e positivistiche che
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grandezza. Ed egli fu tutto in quella idea e per quella idea. L'insegnante di economia politica, l'autore di saggi diligenti e pregevoli di storia eco
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nell'economia, arrogano a questa i diritti della filosofia o della morale, e diventano così dei dommatici.
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domma e della grazia cattolica con la ragione e la libertà umane, era la sua fede che gli ispirava questa fiducia piena, e la sua economia sociale è
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medioevali. In questo senso, egli fu un romantico in. economia. E non potè mai intendersi con quelli i quali già nella loro democrazia, pur dichiarata
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nel letto e nella casa. Era, anche, una economia, poichè le domestiche che vanno via di sera, si compensano meno delle altre, che restano a dormire
, declinava alla ristrettezza, alla economia, alla fredda parsimonia, il denaro che, un tempo, si offriva generosamente al culto. Il padre di Domenico