nelle iscrizioni sono da evitare le ampollosità, la cortigianeria, che non riescono che a diminuire la maestà della morte. Alla messa per il defunto, che
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Reverendissima: ad un principe del sangue: Altezza Reale; al re, alla regina: Maestà. Rivolgendosi ad un inferiore, ad un fornitore si usa il gentilissimo Signore
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milioni di sudditi di sua maestà Vittorio Emanuele III, sono sicura che nemmeno centomila hanno questa abitudine. Non arrivo al punto di dire che la
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credere che quella letteratura sia fatta proprio per le fanciulle; quasi tutti i libri che ci vengono dal regno della compianta graziosa maestà
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però resa questa forma di saluto molto popolare, e i nostri sovrani ne dànno l'esempio, tanto che Sua Maestà il Re non sdegna di stringere colla sua
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loro questo dovere davanti alla maestà di Dio, alle immagini di qualunque genere che lo rappresentano. La prima di queste funzioni religiose cui
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siete infelici sappiate essere felici — L'ombra e il buio — Si vive una volta sola ! — Mutuo soccorso — L' oblio di sè — Sua Maestà il Destino — Quello
presente dove anche le dolcezze più profonde appaiono rivestite della severa maestà del dovere. Ella pensa a quelle fra le sue giovani compagne ancora
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rivaleggiano per nobiltà con quelli di parecchie sovrane, e che nella finezza dei lineamenti e delle forme, nella maestà o nella suprema grazia delle movenze
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maestà della loro esperienza, rappresentanti d' una altra generazione, intransigenti e sempre in via di criticare i tempi nuovi e le moderne consuetudini
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profanazioni alla sacra maestà della morte. Un semplice nome, un pronome a piedi d'una ghirlanda o d' una croce, sono abbastanza eloquenti per il mondo : e
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. La maestà del dolore ha tutti i diritti di privilegio senza che alcuno possa offendersene. Ci ricorderemo di lei quando compie il mese dalla morte, e
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SUA MAESTÀ IL DESTINO È il sovrano dei sovrani, l' arbitro dei re, degli imperatori, di tutti i potenti della terra. Non vale nascere in una culla d
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Mi onoro di informare l'Eccellenza Vostra che da questa Reale Delegazione di Danimarca mi è giunto l'annunzio ufficiale della morte di Sua Maestà il
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della Maestà di Dio e chiedendogli con gran fervore di poter intendere le lezioni che ci ha dato Gesù Cristo suo Figlio dalla sanguinosa cattedra della
rimuove la cagione, riformando l' educazione stessa; e lodevole cosa sarebbe, facendone sentire il difetto a S. Maestà, il religiosissimo nostro Sovrano. Or
, rassomigliar se stesso ad una lampada accesa che arde dì e notte al cospetto di sua divina Maestà: il che sta bene che si dica de' Cherubini e de
chiamare: - Che partorirà la Regina? - Maestà, un serpente. Quelli trasecolarono. - E che dovevano farne? Ammazzarlo appena nato? Allevarlo? - Dovevano
sentinella addormentata. Guarda l'albero ... Le arance d'oro non c'eran più! - Sentinella sciagurata, pagherai colla tua testa. - Maestà, non ci ho colpa. É
! L'uovo nero non lo vuol nessuno. - Portatelo al Re. La vecchia lo portò al Re. - Che uovo è questo? - Maestà, di gallina. - Quanto lo fai? - Maestà
gli dicevano: - Maestà, il popolo desidera una Regina. E lui rispondeva: - Prenderò moglie l'anno venturo. Passava l'anno, e i ministri da capo
domandarono i ministri. - Non me n'importa nulla. - Allora sappiate, Maestà, che la più bella ragazza del mondo è la figliuola di un ciaba. Ma il
giorno venne uno, e disse al Re: - Maestà, passavo pel bosco qui vicino, e incontrai l'Uomo selvaggio. Mi disse: "Vai dal Re, e digli che voglio la
C'era una volta un Re, che più non viveva tranquillo, dal giorno in cui una vecchia indovina gli aveva detto: - Maestà, ascoltate bene: Topolino non
i dottori di Corte. - Maestà, Fate questo. - Maestà, Fate quello. E pillole di qua, e beveroni di là; ma il sospirato figliuolo non arrivava a
. - Maestà, non si vende. Il padrone di esso è un Uomo strano. Risponde a tutti: - Questi sassi son per me: Non li cederei neppure al Re. - Oh! Voglio vederlo
vederle. Osservò minutamente ogni cosa e poi disse: - Maestà, vi manca il meglio. - Che cosa mi manca? - L'albero che parla. Infatti, tra quelle rarità
, quando apprese la sua disgrazia! Corse subito dal Re: - Giustizia, Maestà!... Mi han rapito il bambino! - Bimbo mio, tu sarai Re! - le rispose il Re
non fosse stata sua figliuola. E una volta disse al Re: - Maestà, no, costei non è la nostra figliuola. Ce la scambiarono quand'era in culla. Che ne
Strega, se seguiti, ti faccio buttare in fondo a un carcere, te e il tuo Tizzoncino! - Maestà, non è vero nulla. Le vicine sono bugiarde. Tizzoncino
! Sua Maestà l'avrebbe fatta impiccare! Agli urli della balia erano accorse le guardie. Fruga e rifruga, tutto fu inutile. Venne l'ora del pranzo. - E la
Consiglio della Corona. - Che cosa poteva farsi? - Maestà, Fate un bando: Chi guarisce la Reginotta sarà genero del Re. E i banditori partirono per
mie stanze: mi divertirò. Il Re acconsentì. - Buona donna, quanto volete di quel Ranocchino? - Maestà, lo vendo a peso d'oro. É quel che vale. - Voi
sulla palma della mano: - Scegli, e Dio t'aiuti! - Questo qui. Naturalmente prese l'anello d'oro. - Maestà, vi saluto! La vecchia le fece un inchino
piangere. - Figliuola sventurata! Sei nata Regina, e non puoi godere della tua Sorte! Diventata grande, a sedici anni, lei disse al padre: - Maestà
avuto da dire un'orazione: - In nome di Sua Maestà il re Vittorio Emanuele III felicemente regnante... - E giù una filastrocca di cose nelle quali