senza rimorsi: se è arrivato fin lì, se la caverà anche senza di voi. È largamente nel vostro diritto non accogliere sconosciuti nella vostra auto
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destinato a diventare un nevrotico coi fiocchi, professionalmente arrivato (forse) ma umanamente fallito: generalmente un marito fantasma, un padre
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nuovo arrivato entra nella stanza: zelo in un certo senso patetico, ma non molto opportuno (specialmente se la recluta è una donna) e piuttosto
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il proprio posto fra due famiglie, fra due persone di una certa età; ma in molti alberghi l'ultimo arrivato piglia l'ultimo posto, e sarebbe
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saper dire a sè stesso come sia arrivato ad un termine così funesto. Quanti per questa neghittosità ed inconsideratezza non fecero gitto del dono
l'anno! - Resta lì, donnaccia infame! E il re Sole continuò il suo viaggio. Arrivato dov'era stata sepolta la Principessa, picchiò sulla fossa e disse
subito magnifiche feste per gli sponsali. Arrivato quel giorno, mentre le dame di Corte abbigliavano da sposa la Regina, s'accorsero, con gran
bocca. - Maestà, e la vostra parola? - Le parole se le porta il vento. - Quando sarete al palazzo ve ne accorgerete. Arrivato al palazzo, il Re mette
. - Brav'uomo, sapreste indicarmi la via per uscire dal bosco? - Ah, finalmente sei arrivato! A quella voce grossa grossa, il Reuccio sentì accapponarsi la pelle
. Basta dire sono stato mandato via due volte perché appunto, con tutta la mia buona volontà, non ero arrivato a far tutto il compito che ci avevan dato! Ma
che, dopo due ore di treno e quattro dì diligenza, sono arrivato qui, dove il babbo uni ha consegnato al signor direttore e mi ha detto lasciandomi
di accompagnarmi a furia di pedate nel medesimo posto... Appena arrivato mi è toccato naturalmente di sentire una gran predica del Prèside in presenza
, ero arrivato in fondo alle scale proprio quando la signorina Rossi stava per andarsene. Che chiasso! - Il mio vestito di batista rosa! - ha urlato
preso da un tremito che andava aumentando sempre più. Arrivato il medico l'ha visitato e ha detto che il malato era in condizioni disperate. A questa
qui la lettera... - Benissimo. - Quando, poco dopo, sono entrato nello studio del notaro Ciapi c'era il sindaco, e poco dopo è arrivato il mio cognato
Giornalino mio, ti riprendo subito, appena arrivato a Roma, perché ho, da narrare nelle tue pagine tutte le mie avventure di viaggio che non sono
capisci che io non ci volevo più stare qui dentro? Non capisci che ne facevo di tutte apposta per farmi mandar via? Che non mi par vero d'essere arrivato
da una grande curiosità e, senza parere, lo seguii pensando: - Voglio vedere le nuvole anch'io. - E arrivato a una porticina dove avevo visto sparire
strada maestra, con Bianchino dietro, che abbaiava a più non posso. Dopo aver girato un pezzo, finalmente sono arrivato alla villa. La zia Bettina è corsa