ilari e comunicative. Va bene, siete bravi, siete bravissimi: ma cosa volete, la medaglia? Le sale da ballo. Non parliamo dei night, luoghi di uno
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che ci sono tuttora persone che detestano esser toccate. Se però siete voi tra queste, cercate di non divincolarvi tipo Laocoonte, ma di sottrarvi con
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il nostro spirito filantropico non si nasconda una buona dose di saccenteria. Se non siete certi di queste tre cose, lasciate che ognuno sbagli come
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Non raccontatele se non siete degli assi. Anche se siete assi, non raccontatene più di un paio. Il barzellettiere di classe è come un eroe del West
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sinistra (e che potrebbe essere, in un giorno di iella, la madre di Giorgio), né cercate di spiegargli che siete miopi, che c'è molto fumo, ma che adesso
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trattate quella persona da rompiscatole. Siete voi che le rompete. Andate a fumare altrove, o rinunciate. Non fumate nelle cliniche e negli ospedali, se non
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coraggio e fantasia per vivere senza additivi. Siano questi alcol o canapa indiana o peggio. Ad ogni modo, se siete stati invitati in casa di normale
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sapere che uso fate delle vostre mani mentre siete a tavola con loro. («Ma in Inghilterra...» dice qualcuno. Qui non siamo in Inghilterra). - Secondo il
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Gli incidenti a tavola sono un po' come le gaffe in conversazione. Se non siete distratti, se non siete nervosi, se non bevete troppo, se non vi
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piegato in due. Se siete voi a pagare, astenetevi dal far commenti sul conto; anche se è astronomico, non battete ciglio. Piangerete a casa.
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Chi sale sulla vostra auto, fosse pure la moglie, è vostro ospite, e come tale andrebbe trattato. Quindi: - Anche se siete degli assi del volante
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spirito il fatto che i più cavallereschi e galanti signori, quelli che quando siete a piedi vi cedono il passo, vi dedicano inchini e baciamani, non
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subito fendendo la ressa a colpi di gomito, né intavolate con lui una conversazione altisonante da un capo all'altro del tram. Anche se siete vicini
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, rispettate le precedenze, senza tentare di fare i furbi: provochereste una sommossa. Se siete del tipo avventuroso, potete sperare di fermarne uno in
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divertente: ma badate che non lo sia solo per voi. Vagone ristorante. Salutate le persone che siedono al vostro stesso tavolo. Non siete tenuti a
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antiterroristici. Lo so che non siete dirottatori né attentatori: ma non l'avete scritto in faccia. Paura. Le statistiche dimostrano che viaggiare in aereo è meno
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quei pochi metri di spiaggia. Motoscafi. Anche se siete piloti superlativi, non partite mai dalla riva a motore acceso. Sappiamo che per molti padroni
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, per piacere, o sareste molto più fastidiosi voi dei vostri figli. E quando invece siete voi a essere infastiditi dai bambini altrui? Se uno o più
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ripeterà, siete costretti a farlo, restituite il tutto con abbondanza e rapidità. Rumori. Non fate correre l'acqua nel bagno dopo mezzanotte. Non tenete il
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non farlo). Se siete economi, non giudicate prodighi tutti quelli che non lo sono: forse sono soltanto generosi (o ricchi). Se siete prodighi, non
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siete dei gran signori decaduti o dei geni incompresi, costretti dalla sorte a lavorare in un ufficio tanto al di sotto del vostro livello, siete
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- Quando siete voi a chiamare, dovreste dire subito, per prima cosa, chi siete, e solo dopo chiedere chi parla. Una telefonata è sempre una piccola
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mangiando, per caso?»). Se siete vittime di questo tipo di persone, la prima volta lasciate correre; la seconda dite, inghiottendo udibilmente: «N-no
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e di chi ha da fare sono un secolo abbondante. Intendiamoci: se siete soli in casa, e se l'altra persona è sola in casa, se siete certi che non ha
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. Se poi siete voi le vittime dello sbaglio o del contatto, non trattate male il disturbatore, vittima quanto voi. Non fate gli spiritosi («Vuoi
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Se siete voi che avete la segreteria telefonica, lasciate sul registratore messaggi udibili e chiari. Evitate di usare la prima persona («Sono uscito
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di non usare l'esecrata sigla «p. a.» (per augurio): la grettezza di quella sigla guasta il più generoso dei regali. Se siete nemici della penna
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, eventualmente, non si è ricambiati. Se però siete voi la persona accompagnata, vi esortiamo a ricambiare sempre, udibilmente e cordialmente il saluto
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dilettante (oggi siamo «tutti» psicologi dilettanti) a pensare che siete subdoli e ipocriti, oppure apatici frustrati, oppure senza carattere. - Non
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smemorato); oppure non dite niente, e fate finta che questa seconda presentazione sia in realtà la prima. E quando siete voi che state per essere presentati a
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. Sbagliarli non è bello neanche adesso. Se non siete certi del titolo, lasciate perdere. Omettere i titoli oggi non è affatto grave, anzi, è spesso più
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imbarazzante). Se comunque siete troppo «orgogliosi» per accettare un invito che non potete ricambiare, pazienza, ci dispiace per voi, rifiutatelo pure
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qualche giorno). Siamo tutti insofferenti. Un po' di disturbo l'ospite finirà per darvelo sempre, e voi finirete per darlo sempre a lui. Se non siete
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dire con un sorriso boccheggiante: «Oh, che bravi, siete venuti, non vi aspettavo più...» («e invece eccovi qui, accidenti a voi»). Per molta gente i
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poco (o moltissimo) di tutto. Ma neanche restate lì col piatto vuoto e l'aria critica, a meditare sulle pietanze. Se siete difficili, o schizzinosi, o
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tu le carte, Ornella dichiara, Ornella apri o non apri, vedi o non vedi...» Se siete nervosi, non giocate con Ornella. Altrettanto snervante è il
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; ella non sarà affatto scandalezzata della modestia del menu, purchè si capisca che siete lieti di averla, purchè la tavola sia preparata con gusto e
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siete infelici sappiate essere felici — L'ombra e il buio — Si vive una volta sola ! — Mutuo soccorso — L' oblio di sè — Sua Maestà il Destino — Quello
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sono, per chi se ne intende, un commento eloquentissimo. Una mano sulla coscienza, mie care signore. Siete voi ben sicure di essere impeccabili
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e l' avvenire, che ora siete la morte e il passato : anche a voi, specialmente a voi, la malinconica carezza del pensiero, l' effusione del cuore
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fronte; oh, ditemi, poveri cuori, quante volte li trovate voi a soccorrervi ? quante volte si risponde al vostro appello disperato? Siete sole su un
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rivelazione dell' amore, fuggiste a rifugiarvi nel chiostro come una colombella sgomenta dall' annunzio dell'uragano? Dove siete voi, sorelle
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aprono per riunirvi attraverso al suo piccolo corpo così come voi vi siete fusi in lui : donne gentili, avete mai pensato in quelle ore di santa e dolce
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«QUANDO NON SIETE INFELICI, SAPPIATE ESSERE FELICI» Era un grande spirito luminoso, il Carlyle, che raccomandava questo. Quando non siete infelici
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