...», oppure mentire azzardando: «Come no, ma certo, la ricordo benissimo», per poi patire pene infernali nel buio della conversazione che seguirà. Non fate
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piangendo gli dice anche il suo triste proposito. Il confessore non si scandalizza, non la riprende acerbamente, non le fa intravedere le pene eterne
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e di dolore : dove portiamo a nascondere le nostre gioie più fulgide, le nostre pene più amare. E appunto per questo suo carattere intimo, nella
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un'anima forte, contro cui le piccole pene, i piccoli attacchi non valgono : hanno una mente superiore nutrita di pensieri nobili, di idealità elette, usa
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celeste speranza dell'immortalità, alle piccole, dolci, benefiche speranze che ogni giorno attenuano le nostre pene, confortano le nostre afflizioni
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cognate.... Oh, le cognate sono come i satelliti della suocera : aggravano tutte le circostanze, moltiplicano le pene. Talvolta la suocera sarebbe dolce
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Accademia della crusca
