Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: mia

Numero di risultati: 40 in 1 pagine

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Il Galateo

181002
Brunella Gasperini 20 occorrenze
  • 1912
  • Baldini e Castoldi s.r.l.
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
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nostro prossimo, così come mi capita di vederlo e di sentirlo nella pratica consueta del mio lavoro e della mia vita privata. Forse qua e là i lettori si

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, una stretta imperiosa del braccio accompagnata da uno sguardo stile apache («vieni, sei mia»); e neanche è gradito un invito a distanza a base di

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licenza parlando», «tolgo il disturbo», «la mia metà» ecc.), i luoghi comuni (tipo «il matrimonio è la tomba dell'amore», «le donne ragionano con l'utero

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avventati («Di', Giorgio, sai chi è quella grassona orrenda alla destra di Mario?», «Si», risponde Giorgio, «è mia sorella»), se non si fosse distratti, se

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in casa mia, sono contrario». Probabilmente qualcuno vorrà spiegarvi che avete dei pregiudizi, che una sigaretta d'erba ogni tanto fa meno male di

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la scarpa e voi ve ne accorgete, non fate come me (ammetto la mia colpa), cioè non divertitevi a spingergli via malignamente la scarpa e assistere

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in particolare. Faccio un esempio (non raro, di questi tempi). Una madre permissiva di mia conoscenza, mentre un mattino si stava preparando il caffè

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padre di mia conoscenza; in vista di un pranzo importante cui per la prima volta avrebbero preso parte i suoi terribili figli maggiori, allora adolescenti

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ai fornitori come «quella mummia della mia padrona». La signora cercherà di impedire che le piccole confidenze diventino fiumi, cascate, valanghe di

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così via. In pratica, il suo lavoro è considerato zero. «Non voglio che mia moglie lavori», «beata te che non lavori», sono frasi che la casalinga

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di voler gradire l'espressione della mia più profonda stima...» Ma dài! Essere riguardosi non vuol dire inchinarsi per iscritto fino a terra

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quale, N.d.A., so benissimo scendere da sola), si complimenta per la mia eleganza, mi manda fiori per le ricorrenze e così via, io lo ringrazio e penso

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da giullari: con sommo sgomento delle madri e somma soddisfazione mia. Pressoché scomparsi, ed era ora, i cosiddetti «ushers» o «garçons d'honneur

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veli. E allora? E allora, rispondono i moralisti di vecchio stampo, vuol dire che le ragazze d'oggi, oltre che scostumate, sono anche ipocrite. La mia

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e tante candeline vere, che accese emanassero quel profumo di resina, di cera e di incanto che avevano i Natali della mia infanzia. Ai bambini di oggi

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non dice: «La mia signora»; né, credendosi faceto: «La mia metà». Dice sempre e soltanto: «Mia moglie». Presentando il marito, la signora normale dice

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una signora di mia stretta conoscenza una volta rispose: «Lei è Garibaldi, ma si è tagliato la barba». Amnesia a parte, che cosa dicono i due

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amabilmente. Mentre la mia amica si disponeva a mettersi in contatto col neurodeliri, il marito riuscì ad appurare che il disgraziato, vittima di un

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«Cosa sarebbero?» disse mia figlia a un mese dal suo matrimonio. «Quelle cose orrende con su scritto che i genitori annunciano al mondo le nozze dei

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... Qualcuno penserà che sono cinica e che derido i cari estinti. Ma l'oggetto della mia ironia non sono i cari estinti, bensì il linguaggio con cui vengono

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Le buone usanze

195414
Gina Sobrero 5 occorrenze
  • 1912
  • Fratelli Treves, Editori
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
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convenzioni: è il cuore che parla. Ad una semplice relazione, una donna scrive: Mio gentile amico; Gentilissimo signore; Cara signora; Mia cortese

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Ma gli anni passano presto e io vedo già la mia bambina colla veste lunga, i riccioli capricciosi sulla fronte, fatta donnina infine, e prossima ad

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parlando delle proprie mogli, dicono: la mia signora, invece di dire semplicemente: mia moglie. Ma che vuol dire mia signora? non è gonfio, e pretensioso

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: "affidata alle cure della mia consigliera,, ; infine con una di quelle frasi semplici che esprimono, meglio di qualunque sproloquio, un affetto gentile e

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migliaia e migliaia di copie che sono andate per il mondo portando i miei consigli, i frutti della mia esperienza, ho capito che qualche cosa di utile ci

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Eva Regina

203164
Jolanda (Marchesa Plattis Maiocchi) 15 occorrenze
  • 1912
  • Milano
  • Luigi Perrella
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nozze che già le pare lontano, alle dolci follie di quei giorni, alle parole, alle promesse appassionate: « Passerò tutta la mia vita ad adorarti ! Ogni

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tu che non conosco ancora, figlio o figlia ? Sei tu, che assorbi ora tutta la mia vita, tu che non vedo ma che già così profondamente amo ? » La

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tendenza sino al completo fiorire. Una mia buona e nobile amica mi diceva un giorno con accento di profondo rammarico parlando d' un bambino a lei caro

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Visconti. « Fu un disastro ! (sono sue parole). Quando entrai nell'aula e mi avvicinai, col cuore stretto e la testa alta alla mia cattedra, la classe

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raccontai tutti i miei difetti. Egli era come un forsennato e rispondeva che voleva sposarmi ad ogni costo. Io gli dissi che la mia palazzina non era

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fresca, edificare e tessere con elementi intatti. Vedi, io nasco oggi, la mia vita incomincia da questo momento e sei tu che me l'hai data... »

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LA SIGNORA È INDISPOSTA Una mia amica, anch'essa molto e faticosamente occupata, mi diceva un giorno che talvolta desiderava una piccola

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Andersen, lettura preferita della mia infanzia, era la storia di una giovine sirena che aveva sacrificata la sua voce armoniosa per mutare la sua

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Pagina 596

LA DONNA IDEALE Una mia illustre e spiritosissima amica fiorentina ha inventato per le donne all' opposto di quelle a cui ho accennato, un

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Pagina 601

l' amore che lo getta e l'amore che lo accoglie. Gentili lettere femminili, ben vi conosco poichè così frequenti venite alla mia solitudine per

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Pagina 613

; giacchè essa troverà sempre per rifugiarsi un estremo baluardo dove indugi intatta la femminilità Una mia amica, fidanzata, mi fece vedere un giorno una

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Pagina 633

mia moglie, adesso, le susurra fra i baci — sei mia, mia, mia! » e fra le ansie e le paure, la tenera preda palpitante sente la dolcezza, l' orgoglio

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Pagina 66

del mondo la mia decadenza spaventosa, il mio intimo sfacelo. Giorno per giorno sento le molecole che mi compongono disgregarsi, lentamente tornare in

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Pagina 684

lamentarsi dopo le tragiche vicende di Reggio Calabria e di Messina : e infine una signora di mia conoscenza costretta da rovesci di fortuna a guadagnarsi

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Pagina 691

, coordinati, alternati e armoniosamente fusi insieme, dovrebbero aver creato, nella mia intenzione e nel mio desiderio, una specie di modesta guida

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Pagina Prefazione

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