sono domande, sono soltanto intercalari, ma l'interlocutore ne è imbarazzato ed è spesso tentato di rispondere: no, non capisco, non trovo, non mi pare
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, all'ingegnere di ballare, a Giorgio di parlare. La televisione. Le serate «a programma fisso» che francamente non capisco sono quelle basate sulla
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persone; capisco, è più dovere delle mamme che del bambini, ma se questi fino dai primi giorni in cui cominciano gli studi, si fanno un'idea giusta ed
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che la sostiene nelle ore difficili della lotta. Capisco che l'immagine non dà la misura del sentimento stesso, ma avrei cattiva impressione di una
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spirito; ora uno scherzo senza questo attributo essenziale è villano o stupido addirittura. Non capisco il piacere di mettere il prossimo
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toilettes di società. Anche di taluni uomini non capisco perchè si credano in dovere di rendersi ripugnanti, mostrando inutilmente disgustose nudità
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apparenza. Capisco che forse esse sono più comode per i viaggi, per le lunghe gite, ma è quasi certo che durante queste formidabili pedalate gli uomini
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dormire sei mesi dell'anno, come quelle che vestono panni. Ma in pratica capisco che non è nè piacevole, nè possibile l'attuazione del mio ideale; dunque
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, bisogna che la madre vigili a che siano rigorosamente osservate. Capisco che le costi un poco, talvolta. Deve recarsi in qualche luogo; il marito, i parenti
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che si proponesse d'astenersi dal recarsi alle commedie semplicemente immorali, dovrebbe rinunziare, capisco, a conoscere tre quarti della produzione
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