Il Wenxel era completamente slegato, giovane, forte, vigoroso avrebbe potuto fare una terribile resistenza ai carnefici, ma egli non vi pensò neppure
detto, una tal quale conoscenza dell'esercito è indispensabile, ed a questo proposito io penso che potrebbe essere scelto a ministro della guerra uno
, l'imagine; di trovarvi, permettete la parola poco degna, 1'istrione. Io penso e spero che questi, se vi sono, rimarranno delusi. Io non reciterò né declamerò
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all'essere umano dà la religione, io penso, e ve l'ho detto, che non convenga arrestarlo a mezza via, venire a comode transazioni, dare alla religione una
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E io penso — e spero di avervi consenzienti in questa mia opinione — che, agli occhi di chi giudichi serenamente, questa severità del precetto
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male. Ed egli è un cristiano! Ed i suoi sono cristiani! E la società in cui vive è cristiana! Io penso che un profondo scoramento dovrebbe oggi stringer
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l'esecrazione e lo spavento della ricaduta: e si pensò comunemente nella Chiesa che la penitenza non potesse esser concessa che una volta ai ricaduti; non
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ad ora vi ho detto della vita religiosa nel cristianesimo; e penso che voi siate ora alquanto più familiari con gli elementi nativi e perenni di
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I primi credenti aspettavano Lui, di ritorno, da un momento all'altro e S. Paolo pensò lungamente che, vivente ancora, lo avrebbe visto venire; ma
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⸺ È difficile dirlo in breve. Io penso che l'apprezzamento del cattolicismo come di una grande forza sociale ed internazionale di sviluppo dei beni
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le parti rimanenti. Neanche penso che egli voglia alludere a talune sospensioni di lavoro, che sono talvolta inevitabili, per la necessità di trovare
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fasciate ... Ma i dolci sono eccellenti ... E poi io non la penso come quel tale che diceva: o paglia o fieno purchè il ventre sia pieno! Ci vuole buona
male: di che cosa hai paura dunque? - Di nulla ... Ma ... ho paura! - confessava Masino ingenuamente. Allora il babbo pensò di guarirlo procurandogli a
Sbarrò nell'ombra i grigi occhi perduti: l'alba coglieva con le dita bianche le ultime stelle per i cieli muti. Egli pensò che il cuor tremi alle
pure un bugigattolo: potresti offrirmela? Io non ti darò alcun fastidio e ti pagherò una rupia al giorno vitto compreso. - Il maggiordomo pensò un
tu, Bindar? - Penso che quel rumore sia stato prodotto dallo scricchiolìo di qualche trave. - Cerchiamo l'anello, - disse Sandokan. - Se verranno a
abbiate paura del rinoceronte: penso io ad abbatterlo. - Temi qualche tradimento, padrone? - chiese Kubang. - Sono sicurissimo che quel maledetto greco
t'informerai come meglio potrai del capitano Yanez. - A questo ci penso io, sahib - disse il capo dei seikki. - Appena giungerò alla corte
Sandokan all'indiano. - Tu conosci i dintorni? - Sì, sahib. - Dove potremo trovare un nuovo rifugio sicuro? - L'assamese pensò un momento, poi disse
Salagraman che ti era necessaria, oggi è una tigre e domani cosa vorrai? - La testa del rajah, - rispose Yanez celiando. - Oh per quella, ci penso io
accuserai direttamente? - Sì, - rispose il rajah. - Quando? - Il rajah pensò qualche momento poi rispose: - Onde meglio mascherare le cose, questa
qualche idea. - Penso mio caro che non sarà con una trentina di pirati, per quanto valorosi ed audaci, che si potrà conquistare un trono, - rispose