Nelle scienze morali invece è necessaria una prova ulteriore, desunta dalla corrispondenza di queste manifestazioni con la natura e con i fini degli
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recente cercasi di recedere. Ma è certo che qualche remota rispondenza esiste (senza offendere la sostanziale differenza tra le scienze morali e quelle
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seconda dimostrazione dovrà desumersi dalla consonanza di quei procedimenti con i fini essenzialmente morali dell'incivilimento.
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morali.
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legami essenzialmente morali (società etico-universale) e ulteriormente convalidata da vincoli giuridici (società politica o Stato), per il
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quali fattori e leggi, sotto il governo delle prevalenti influenze morali, si moltiplichino e propaghino le generazioni umane sul globo;
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Nell'ordine delle idee. ‒ 1. Analogamente le idee filosofiche e morali,erano infeste alla stima della ricchezza. Questa dal pubblico sentimento avuta
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serventi a fini morali e civili (Cossa).
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materiale ai fini essenzialmente morali e spirituali della civiltà.
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conforme al giusto (utilitarismo), ma solamente lo sono quelle esigenze naturali che consuonano cogli imperativi morali.
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false, buone e male,subordina meritoriamente l'attività umana sociale alle leggi stesse morali divine;
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Nei riguardi morali e religiosi quella data coincide col tramonto nelle classi superiori e in parte nelle inferiori della onestà tradizionale del
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Per differente via, quella della psicologia empirica non tanto individuale quanto sociale,intorno ai sentimenti morali superiori delle nazioni
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ricercando il proprio substrato e il proprio involucro nella corrente delle scienze e discipline morali (sieno speculative o positive) nell'amplissimo senso
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-naturali-biologiche,le quali, materializzando le dottrine morali sociali e la coscienza delle democrazie moderne, provocarono la riabilitazione dello
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Ma frattanto queste premesse intorno alle molteplici scienze e discipline morali civili, che precorsero e accompagnarono l'odierna economia etico
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rigenerato tutta la enciclopedia e massimamente le scienze morali e sociali.
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Del pari tale scuola, giudicando della legittimità dei rapporti dell'utile dal punto di vista dei fini superiori morali di civiltà strettamente
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ma queste stesse teorie economiche appaiono nelle loro essenziali concezioni, figlie di volta in volta delle predominanti dottrine filosofico-morali
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3. E poiché la civiltà è contrassegnata essenzialmente dal possesso e fruizione nel più alto grado possibile dei beni morali nelle società, cui i
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umana sopra i cittadini di singoli territori; i doveri morali e le facoltà di diritto naturale divengono obbligazioni e diritti positivi (concreti); il
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sovrano, e consistente in «una somma di poteri morali imperanti, unificatori dei voleri e delle opere dei consociati;e munita di mezzi esterni
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Succede una seconda funzione sociale-civile quella «di coadiuvare il progresso umano sociale nel migliore conseguimento dei fini morali e dei mezzi
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2. Di qui i poteri (facoltà morali) della sovranità per l'adempimento di questi uffici: — un potere legislativo,di dar norme imperanti alla condotta
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di mezzo materiale,la cui utilità è inerente alla materia;donde la ricchezza rimane distinta dai beni immateriali (morali), come la cultura
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fisiologici per il fine della esistenza fisica, bisogni intellettuali al fine della conoscenza del vero, bisogni morali al fine dell'adempimento del
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psichiche cioè intellettive (ragione) e morali (volontà) informano quelle fisico-organiche, e danno perciò a tutta la attività umana ed ai suoi
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4. Tutte le facoltà umane sono suscettive di sviluppo e perfezionamento,ma in modo particolare quelle intellettuali e morali, appunto come i bisogni
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base fisica e quasi la materia prima a quegli ulteriori rapporti essenzialmente morali-civili, coordinati ad unità di fini superiori, da cui risulta la
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cause e consuetudini non solo fisiologiche, ma morali, religiose, civili, economiche, difficilmente modificabili.
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: matrimoni, nascite, morti; essi pure fatti biologici inferiori ma dominati da ragioni ideali e morali, in connessione strettissima colla economia.
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È scienza sociale.Nell'ampio ciclo delle scienze morali essa si ascrive però al gruppo delle scienze sociali, che studiano la costituzione e la vita
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altri sentimenti più nobili; ed anzi taluni rapporti si fondano sulla negazione dell'utile, cioè sulla rinunzia della ricchezza per fini superiori morali
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ordine di veri (ciò che è e deve essere),i quali non sono né morali né immorali, ma esprimono soltanto alcune conseguenze logiche del concetto
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Lo studioso pertanto, che considera la economia nelle sue attinenze con la enciclopedia e soprattutto con le dottrine morali di civiltà,si pone al
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Dovunque riscontrasi a ragione di tempo, comporsi molto prima e con grandezza di sviluppo storico le classi morali-civili,adibite particolarmente
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Grande fatto storico codesto della formazione anticipata e continuata di ceti superiori morali civili; la quale attesta la necessità razionale e
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(altra espressione della finalità nella vita) di cui due serie fondamentali, che non spariranno giammai: — i fini morali civili (spirituali) dell'umana
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), per via di associazione o volontaria o gentilizia.Il primo caso si avvera nei ceti intellettuali e morali, per cui tutti gli elementi affini uniti
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Fornisce le condizioni materiali di esistenza e prosperità alle classi morali-civili, che direttamente per sé non creano la ricchezza. Ed ecco
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natura umana, in ispecie dei suoi fini morali sovrannaturali e della sua spiritualità; — dal presupposto filosofico di uomini e di razze sostanzialmente
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gleba), fra l'affermazione di principi o di precetti morali e gli espedienti o mezzi di applicazione. Ma frattanto si può con sicurezza farne questi
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Essa fu il principio di ogni ascensione umana e sociale. Chi è riconosciuto legalmente padrone di sé in ordine ai suoi fini doverosi morali, presto o
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fini o doveri morali fra i coniugi, divenendo la matrice su cui le altre si plasmarono; — di associazioni volontarie,create cioè immediatamente dal
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Tutti i fini pertanto fisici e morali della vita privata e sociale e quindi dell'incivilimento vi sono cointeressati; e rispetto ad essi l'istituto
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morali e per grossolani costumi, soprattutto per disconoscimento giuridico della sua dignità morale, colle sue iniziative intraprendenti di fronte agli
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dell'uomo (la convinzione di esistere per fini morali propri, distintamente dagli altri) e della società (di comporre un ente morale autonomo), si
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mercé il dovere del sacrifizio,che attende compensi morali e sovrannaturali. Ecco la solidarietà,e non già il solidarismo.Spuntò così la coscienza di
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morali e la onestà delle intenzioni personali. Per cui la confusione, inevitabile, ha condotto il partito Dem[ocratico] Crist[iano] a una crisi apparente.
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morali, come il capo della casa; non si allontana dal proprio paese, dove non di rado, per conto della famiglia, esercita la mercatura o l'industria
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