E. D. COLONNA: Madri..., novelle moderno; pag, 127 (S. Maria Capua Vetere, Casa editrice della Gioventù, L. 1,50).
Nel rinascimento neo-classico. ‒ 1. Ma a cavaliere dell'evo medio e moderno, — per la degenerazione della stessa scolastica (il nominalismo), per il
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. Il genio moderno si affermò meravigliosamente, non soltanto nel dominio della storia prammatica (dei fatti), ma anco in quello della storia
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bisogno di progresso, che si perpetua nell'incivilimento moderno (Cantù, Gruppe, Freeman, Kidd).
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Francesco da Victoria e dai suoi continuatori Cano, Soto, Medina, fino al Suárez (il s. Tommaso moderno), rivendicatori, fra quell'utilitarismo empirico
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L'economia cristiana. ‒ 1. La lunga esperienza intorno alle scuole economiche che si succedettero nell'evo moderno, ammaestrò come queste
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superiori, il quale fu detto allora «romanticismo e neo-guelfismo» ma che era resurrezione di religione e di cultura cattolica contro il moderno
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prime, intorno ai momenti critici dell'evo moderno, dalla riforma alla rivoluzione francese, alle democrazie odierne; in ordine ai quali, le opere
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più sensibile nella vita economica: — l'azione più intensa dello Stato moderno (come p. e. in Germania) sul progresso della ricchezza non raffigura in
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3. Ma dall'esordire dell'evo moderno, scossa la fede nella morale cristiana e nei principi del diritto in essa radicati, — vacillò nelle menti dei
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(Rivalta), promettono di porre un argine a questa invadenza dell'utilitarismo giuridico-sociale dello Stato moderno. Il socialismo stesso non sempre si
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del moderno positivismo, di cui sono rappresentanti ed autori Engels, Marx, Rogers, Loria, Labriola, ecc. Già si disse come le vicende della ricchezza
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amministrazione di una delle odierne nazioni, da parte di un uomo di Stato moderno? Fra i sentimenti e i costumi morali dei migliori popoli della antichità, e
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Il mondo esterno. ‒ Le vocazioni positive del sapere moderno e in particolare le ricerche mirabili delle scienze naturali e della geografia lungo i
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sociali. Ciò dai tempi delle repubbliche greche al capitalismo moderno e al socialismo contemporaneo (C. Marx, Sombart, Pöhlmann). E così se in modo
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che si accomunarono più tardi in gran parte ai Comuni d'altre nazioni, e che si protrassero, forse aggravandosi, a gran parte dell'evo moderno. Della
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Poi nei tre primi secoli dell'evo moderno, dopo le scoperte e colonizzazioni extracontinentali (di Africa, America, Australia), in quegli Stati
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-naturali (il cosmo), distinzione che oggi si tende, come dicemmo, a rivendicare. — Infine i tentativi del positivismo moderno di ricondurre le leggi
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relazioni commerciali che da que' centri cittadini si irradiavano a tutto il mondo allor conosciuto. — Ma la coscienza di nazione in senso moderno non si
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di produzione nell'ampio e multiforme senso moderno; in cui si addensavano appena artefici e venditori di prodotti suntuari, e poi pubblicani
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4. Coll'evo moderno l'organizzazione politica del clero si trasformò, decadde e quasi disparve. Tuttavia perdurando in essa soltanto la potenzialità
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artigiane seguirono quelle del potere monarchico nell'evo moderno.
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ancora in arretrato di secoli, non solo nella vita civile e politica ma anco economica dell'evo moderno (Besta, Perrens).
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rinascente, distingue profondamente lo Stato medioevale da quello moderno, fino alla rivoluzione francese; ripercuotendosi con trasformazioni violente e
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piuttosto rinascenza delle antiche) nei sec. XV e xvi, e più recenti esigenze sociali maturarono la più robusta formazione dello Stato moderno del sec. xix
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