Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: lei

Numero di risultati: 85 in 2 pagine

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Il Plutarco femminile

218210
Pietro Fanfano 31 occorrenze
  • 1893
  • Paolo Carrara Editore
  • Milano
  • paraletteratura-ragazzi
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il re, senza altri figliuoli che Amalasunta, il regno rimase a lei ed al nipotino tuttora fanciullo, per modo che l'intero peso del governo era sopra

ancora 29 anni. Parte delle opere di lei fu bruciata nell'incendio di quella città d'onde dovè fuggire. Nel 1562 furono stampate a Basilea quelle che

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lei; come fu celebrata la sua memoria da molti letterdti in una raccolta di poesie intitolata: Il Pianto di Apollo." Finita la lettura, e cessati gli

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scrivendo cinquecento, e la licenziò. La buona Enrichetta rimase sbalordita da questa magnificenza, che le diè modo di risorgere, a lei ed alla sua

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duca di Ferrara corse una giostra in suo onore; onde Torquato Tasso cantò di lei:

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Platone, da lei studiato sempre con grande amore. Altro pregio ammirabile della nostra Tarquinia fu il conservarsi pura di cuore in quella corrotta età

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scrisse un sonetto che intitolò secolare; ed avendo sempre mantenuta freschissima la memoria, recitava centinaia di versi da lei composti ottanta anni

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coloro, i quali le stavano intorno al letto; e morì subito dopo, essendo vicina:ai centotrè anni. Di lei fu detto che aveva cantato Con la dolcezza del

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circa a questi suoi difetti; la quale ammonizione fu da lei accettata gratamente. Ora vi dico che da quel tempo della prima sua lettura, pareva diventata

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italiane, se ne invaghì, non meno innamorato di lei che della sua fama; e la sposò essendo ella in età di 35 anni. Vissero felici e concordi parecchi anni

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La fanciulla, a cui era stato dato a fare il secondo racconto, si chiamava Giulietta: ho detto che era seconda di et�, ma il divario da lei alla

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giudicati una gran bella cosa; e quando, poco di poi, andò a Brescia, dove già sonava la fama di lei, vi fu accolta come un miracolo di donna, da

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spirito; e però, dato un calcio a' romanzieri, si volse a' poeti classici, la lettura assidua de' quali accese in lei il fuoco poetico, che diede

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Pindemonte, il Panini, il Vannetti, il Soave, il Bettinelli, e sopra tutti il celebre Lorenzo Mascheroni, che a lei diresse il nobilissimo e famoso Carme

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diventato maestro di greco: e tali furono i progressi da lei fatti in questa madre lingua, che non solo giunse a parlarla con sceltezza, di frasi e

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conoscere le rare doti della bambina, l'adottò per propria figliuola; ed attese con ogni affetto a coltivare il vivace ingegno di lei, sotto la direzione del

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Passando da Firenze il famoso traduttore di Ossian, lesse presso di lei il principio della sua grande opera; e lo stesso granduca Pietro Leopoldo

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morte di Ferdinando III divenne granduca Leopoldo II marito di lei, ed ella per conseguenza era granduchessa, anche allora continuò l' amore e le

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Guido da Montefeltro signore d'Urbino, e fu moglie di Galeazzo Malatesta signor di Pesaro; ma lei, piuttosto che invanirsi della nobiltà e della potenza

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. De figliuoli in generale. Precetti nobilissimi di Bernardo Tasso, pag. 121, 122. ELLA E LEI perchè si dice anche parlando ad un uomo pag. 166

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parlato brevemente, e quasi per incidenza, della sua virtù, la quale sola è degna di vera lode. La bellezza, signora Zita (e parlando a lei intendo di

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ambasciatori ed al Senato, vi fece invitare anche lei; ed ella, dopo il pranzo, esortata da que' signori, disse con tanta grazia e fecondia una

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"Signora Isabellina, tocca a lei: vada al suo posto." Così disse la direttrice, come prima si furono raccolti tutti la ottava domenica nel luogo

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dispiaceri, da lei però tenuti sempre celati. Le sue preghiere per altro furono esaudite; dacchè sul finire della vita quel tristo mutò quasi natura, e

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, nè in fortezza virile, nè in qualsivoglia virtù fu inferiore a verun'altra delle più illustri, voi, mie buone compagne, sopporterete che di lei vi

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accanto al suo sposo nei sepolcri della famiglia dei Signori di quella terra. "Di lei si ha stampato un bel volume di rime e lettere, che si danno per

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virtù e di ingegno; fu sposa affettuosa e virtuosa; ben presto il suo marito dovè, per cagioni delle guerre, allontanarsi da lei: essa allora rimasta

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fu in lei grandissima, non pare che si metta in conto: chè fu ripiena di maravigliosa pietà e bontà, e d'ingegno molto acuto, sì che apprese quattro

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il Sojaro, diventò nell'arte valentissima, e venne in tanta fama che Annibal Caro andò a posta a Cremona di lei patria per visitarla. Fu ben presto

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squisita; e di buon'ora diede segni manifesti del suo fiorito ingegno, che fu da lei coltivato con lo studio diligente ed assiduo: andata poi a marito

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"Zitte, signorine, incomincia la lettura; e lei, signora Fiammetta, vada al suo posto senza farsi più pregare." Queste parole disse la direttrice la

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Contessa Lara (Evelina Cattermole)

220295
Storie d'amore e di dolore 10 occorrenze
  • 1893
  • Casa editrice Galli
  • Milano
  • Paraletteratura - Romanzi
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nella superba solitudine del mare, in quell'ora che per lei era la più simpatica della giornata. Nell'occhio dell'uomo passò come un baglior giallo

! - l'interruppe il conte in tono di supremo disgusto. - Dunque, non è lei? E allora sarà la contessa Bobriskoff, quella russa divisa dal marito che

sapeva suor Istituta; nè la malattia, nè il sesso di quest'infermo; non toccava a lei l'ingerirsene. A lei doveva bastare il pensiero che una creatura di

pensava a lei da quando si svegliava fino a quando addormentavasi nel rozzo letto non suo d'un dormitorio pubblico, al Campo dei Fiori, dove sogliono

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vuol confortarsi con un barlume di Contessa Lara. 12 speranza — io non credo al primo rifiuto d'una femmina. Voglio che lei, proprio lei mi dica

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dell'ufficiale favellar di cose a lei affatto sconosciute: certe cose che le mettevano strani fremiti nelle membra verginali e abbarbaglianti miraggi negli occhi

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ella? Che voleva da lui? Perch'era venuta, lei, gran signora, nella casa di lui, così povera se non vi batteva quell'argenteo raggio di luna che or

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consigliate; ma finiva quasi sempre col sorridere, anche lui, d'un sorriso smorto. - Sono molto cattivo, eh, lo dica lei! — chiedeva egli alla monaca

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signora Alford spiegò che appunto la sua pensione era la migliore di Napoli per la cucina, perchè aveva un cuoco inglese e uno napoletano. Lei non amava

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tardi bisognerà bene che lei ne sia informata — fu la risposta. - Mio Dio, ch'è stato? - Si tranquillizzi, o non le dico nulla. - No, no, dica, dica

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Voci della notte

250783
Neera 4 occorrenze
  • 1893
  • Luigi Pierro Editore
  • Napoli
  • Verismo
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testa che le scoppiava, tanto da dimenticare! Ma il sonno era lontano. Invece del sonno, incombevano su di lei le memorie dolci, ardenti, voluttuose, o

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col silenzio del suo cervello. Essendole morta la mamma improvvisamente, per una caduta, non aveva più nessuno che si occupasse di lei, il padre

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Marco, senza famiglia, un beone grossolano? e quale costrutto ricavar ne poteva la vecchia già prossima alla tomba? Ma a lei giovane, lei educata, lei

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cuor tenero; una serata allegra, dove si era divertita anche lei nel tripudio ingenuamente sensuale della gioventù. Ma che ironia, adesso, quell'invito

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Manon Lescaut

341756
2 occorrenze

(Appena è passata Manon, esso cautamente le si avvicina, cercando nascondersi dietro di lei. Manon se ne accorge ed a stento trattiene un grido di

ritorna ancora in scena fuggendo e dopo lei, lividi, Des Grieux e Lescaut. Des Grieux vuol correre presso a Manon… Lescaut lo trattiene… e dalle cortine

LA GENTE PER BENE

678061
Marchesa Colombi 3 occorrenze
  • 1893
  • F. A. Brockhaus - A. Asher e C.- Veuve Boyveau - Ernesto Anfossi
  • prosa letteraria
  • UNIFI
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elementari, non è passato inosservato a quel cuoricino di fanciulla. Lei ha veduto che il signore accompagnato la guardava con certi occhi che parevano due

sua casa, della sua compagnia, ed il desiderio crudele d'essere altrove. Eppure Jolanda non era insensibile nè senza aspirazioni. Lei stessa diceva

compare fa un dono alla comare, ed allora la comare o chi per lei, dà un pranzo di invito in onore del compare, e questi prende posto, a tavola alla