, disse: "Esso aveva la beatitudine di poter scrivere trenta fogli allegramente di pianta; e la maledizione di volerli poi ridurre in tre soli, come a
Pagina 322
il presentimento. Io porto la maledizione... Ora vengo a Milano. Tu non devi andare in prigione..." Parlava quasi inconsciamente, per abbandono
diffidenza, per non raccogliere in fine che odio e maledizioni. Qualche cosa come una maledizione sentiva che gli pesava addosso da qualche giorno, per
– altrimenti. Egli non credeva all’amor mio perché non credeva a nulla. Vi sono di questi esseri fatali su cui sembra pesare la maledizione divina: belli