giova né ai vivi né ai morti. Tu mordi la tua catena e imprechi contro di me: così siamo due anime perdute. Va a casa, Arabella, abbraccia la tua
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morti. "Berretta, la mia gatta l'avete vista?" Anche questa: gli era toccato qualche volta di girare mezza la casa dal solaio alla cantina, in cerca
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infinito beneficio di pace e di espiazione. "Ma i vivi hanno più bisogno dei morti" le diceva il vecchio curato, dissipando i suoi scrupoli "e tu non
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feste di Natale venne a raccomandare la povera Stella. Incontratisi, avevano rinnovata la conoscenza. Parlarono di vivi e di morti o per meglio dire
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malanni, di stenti, di malattie croniche, di pellagra e di morti, colla placidezza lenta e rassegnata dei contadini che riferiscono tutto a quel lassù
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onore alla povera signora Carolina. Il signor Tognino, per mettere un argine ai pitocchi veri e falsi, che accorrono ai grossi morti come i mosconi
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figliuoli, a cui bisognava provvedere tutti i santi giorni. "I morti, alla fine, non hanno bisogno di nulla, ma i figliuoli bisogna vestirli, calzarli
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prossimo, mentre ci può essere della gente interessata a far del male a lui." "Lei dice bene, sor prevosto: che Dio lo benedica per i suoi morti
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sconosciuta questa legge, per la quale lo spirito dei morti parla nei vivi. Si sentì a un tratto meschino e colpevole. Non osava più sollevare gli occhi in
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, in abito nero anche lui, rigido e smorto come tutti i morti che camminano, il suo povero papà. Come fosse vivo, come venisse alla festa, che cosa le
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corse verso il figliuolo e, abbracciandolo, cercò di soffocare contro il suo petto le parole che invocavano così fuor di proposito i poveri morti. Tutta
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torti, pregava la nuora a trovare coi parenti e coll'avvocato un componimento amichevole: e ciò per la pace dei vivi e dei morti. Ogni cosa che vien dai
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che ne sposava un altro. Amen, lasciamo stare i poveri nostri morti e datemi notizie della vostra salute." Il sor Galimberti in memoria del tempo
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... E dire a dire che siamo una masnada di bisognosi, senza contare i morti di fame, corpo d'una biscia! che stentano a star diritti se tira vento
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i vivi e per i morti. Questa poté dire ove si trovava Arabella, e si offrì di accompagnarla. Arabella le andò incontro con un sorriso addoloratissimo
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vivi e per i morti. Si asciughi i piedi. Da dove viene con questo tempo?" "Son venuta a cercarvi una carità. Lasciatemi qui fino a domattina." "Io
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vento cala e che siamo sotto costa. Non si muova, perché Bacco e Nettuno non se l'intendono troppo bene. Ne faremo un quadretto, dottorino, per i morti
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rapidamente le palpebre, girando il capo, quasi per sottrarsi ad una molesta visione. – I morti amori! – Franz, nel silenzio incombente, aveva pronunziato
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divisi, per la memoria dei tuoi poveri morti che io ho amati, per la morte che può cogliere d’istante in istante noi stessi, ti scongiuro di non
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