nel corpo una dolce eccitazione morbosa, una febbrile sofferenza non ingrata, e nella fantasia un immaginare continuo di cose diverse, remotissime
prosa letteraria
del Borgo. Ritto nel mezzo della stanza, rimase un bel pezzo in quella posizione, come se stentasse a uscire da una eccitazione malvagia che
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, una eccitazione di tutte le sopite facoltà del corpo e dello spirito, il repentino sollevamento dell’anima oppressa, la rifioritura del sorriso negli
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