della sua compagna di collegio, lieta di ritrovare nell'Arabella Pianelli, che a Cremenno chiamavano la maestrina, una buona relazione e un'amica che non
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levar la mano dalla testa della sua compagna: "Comprendo che tu abbia a rimpiangere la tua vocazione, povero giglio del giardino della Madonna. Che cosa
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cento volte nel letto, sospirando, rompendo il sonno della compagna, ritornando cento volte su delle discussioni che finirono coll'impensierire
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toglierebbe a questa dolorosa incertezza, mi farebbe un gran bene –. La duchessa restò un poco in silenzio; poi, guardando negli occhi la sua compagna
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