, se è possibile, di chiamarlo col nome di famiglia; nè mai risponderete sì o no senz'altro. Sta male, parlando di una terza persona, il dire lui o
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l'accettarli o no; ma giova che elle conoscano per tempo le usanze sociali per sapervisi uniformare di poi. Posta essendo l'ora dell'invito, conviene andarvi
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agguagliare condizione ed età; e il servire di tutto punto alla moda non basterà, a prima vista, per far conoscere se appartenete o no alla società più
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senza tema di addentrarti troppo. Ma se è sottile, esamina prima il sottosuolo, per giudicare se ti convenga intaccarlo, o no; e se ti convenga
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rifare?» No, giovanetto, il rullo non guasta il lavoro già fatto; al contrario lo migliora. Guarda quel che fanno il giardiniere e l'ortolano. Il
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un no grazioso, che un sì dispettoso. 28.Servizio reso non va perduto. 29.Chi piacer fa, piacer riceve. 30.La limosina non impoverisce chi la fa. 31
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quelli che or sì, or no fan male, secondo che hanno o poco, o tanto di veleno. La tua ignoranza nel distinguerli farebbe pagare crudelmente a te stesso, o
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dai singhiozzi gli disse: «No, padre mio, voi non andrete all'ospedale: là vi morreste di dolore... voi resterete sempre sempre con noi... Nulla
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tempo, non aspetti tempo. - Del presente si è padroni, dell'avvenire no.
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che or sì, or no fan male, secondo che hanno o poco, o tanto di veleno. La tua ignoranza nel distinguerli farebbe pagare crudelmente a te stesso, o ad
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giorno; ma io ricordo che, parecchi anni addietro, venni interpellato se si dovesse conservare, o no, questo materiale, perchè la marina pareva
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No? allora lasciamo questo argomento.
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(L'onorevole Cavalletto accenna di no)
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Cavalletto. No, no!
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Ministro dell'istruzione pubblica. No: ho già fatto la risposta.
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(No! no!)
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sospenderebbe per aggiungervi ancora qualche cosa. No, onorevoli deputati, io ci ho pensato e non dico di più. Questo disegno di legge poi potrebbe anche
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Voci a sinistra. No! no!
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presidente. Prego di far silenzio. Non tocca a loro dire sì, o no: tocca a me far osservare il regolamento.
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Voci. No; parli! parli!
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Voci a sinistra. No; parli! parli!
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ministro dell'interno. No, non è un peccato. Se lo confessa…
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affatto di tutte le grandi questioni che in Europa si sollevano, e si solleveranno. Io spero di no.
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trovava iscrizioni ipotecarie di diversa modalità, di diversa natura soggette o no a rinnovazione.
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dell'osservanza della legge. No, onorevole Luchini, questo dubbio non esiste per le rinnovazioni stabilite dall'articolo 41. Il dubbio non è che per ciò
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vi fossero dei dubbi che non esistevano invece per le prime; no, perchè se ben considera l'articolo 41 delle disposizioni transitorie rileverà
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- alludendo all'antico progetto - Testa falsa lei, testa falsa lui. No, no, no; cento volte no! Non c'erano che l'Enrico e il marchese d'Arco, i quali la
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era calato. - No - rispose Nanà - ti dirò poi. - E che cosa dici della mia lettera? Nanà lasciò scappare una di quelle sue risate sonore, che fece
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? - Io nulla. - Sei in collera? - No, ma capisci bene. - Che cos'è che debbo capire? - Io avrei voluto abbracciarti e farti un bacio e tu ti ritiri
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il Sappia spiegando nella frase che stava per dire, un lato caratteristico dell'indole meneghina. - Volete farmi fare tanta fatica? - Ma no! Voi siete
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vostro sareste pronta a sposar me. - Io no davvero - rispose Nanà sforzandosi di ridere, - Si può saperne il perchè? - domandò Enrico che nascondeva a
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guadagno in conto sociale! Ma tu poi mi vorrai proprio sempre bene? Non pensi più, n'è vero, a quell'altra? - No, no, - rispose il Marliani. - Non sei
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disse? - Che tu credi che io non ti ami più. - È vero. - domandò Elisa. - Ebbene, ti giuro di no - riprese con accento sincero il conte. - Credilo
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arrestava negando, con un sangue freddo e una costanza, che avrebbero fatto onore a Penelope e a Lucrezia romana. - No, Enrico, no - gli diceva
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pianoforte, andò vicino a Nanà e le disse sottovoce: - O tu questa notte mi ricevi o io vado a provocarlo, ti avviso. - No, non posso. - Qualunque cosa
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mio pupillo, mi imagino - disse don Ignazio. - No signore. È il signor Aldo Rubieri. - Ah, tanto meglio! - sclamò il notaio; e deposta la forbice gli
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morire tua madre? - Oh, no, mamma - rispose la Elisa abbracciandola con affetto. - Ebbene, io mi farò suora. - Ma che suora? - sclamò don Ignazio che
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Aldo crede ancora possibile una Venere, dopo tante che ce ne lasciò l'antichità? - Perchè no? - proruppe il Cicerone. - La bellezza non è forse eterna
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notaio Martelli è in casa? - domandò Enrico con un mesto sorriso. - No signore, - rispose l'altro, - il signor cavaliere Martelli è uscito. Enrico si
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assicura di un processo di ingiuria, io vorrei ancora paragonare i custodi dei musei e delle gallerie a quelli dei serragli... No! no! poverini! li
. E tratta i letterati quasi come scrocconi ciarlatani. E chi sa quanti in Italia pensano come il mio droghiere! Ma io no! Io, sebbene sindaco di un
bisbigli, e illusioni di bisbigli. E mi perdoni la moglie Giacomina! Ma quel mistero, quel silenzio, e poi quei bisbigli autentici o no mi hanno fatto
artista potrà consolarsi in quelle curve malinconiche e desolate. Io sindaco campagnolo, no, corpo delle teste dei miei cavoli! La campagna romana è
. - Per noi, non ci andiamo più. - Firmiamoci tutti; mettiamoci tutti sulla carta bollata che non ci anderemo più. - No! basterà la carta semplice -E