, l'odio sono il frutto che la lingua indiscreta, pungente, maledica raccoglie. Un tempo fai testimonio di un fatto che luminosamente conferma questa
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fai una sola, comunque profonda, non sgombri il terreno dalle cattive piante, lo infesti vieppiù. Hai già visto che i semi, sotterrati profondamente
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un benefizio netto di 186 lire. Da questi esempi tu vedi che quanto più si spende in concime, tanto più si guadagna. Se fai una spesa doppia, o
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; stemperarla in poltiglia. Se la fai seccare al sole, diventa compatta, dura, si restringe, e si screpola in ogni senso. Se la metti al fuoco si cuoce, arrossa
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sottosuolo forte, lo intacchi? 4. E se devi intaccare un sottosuolo di cattiva natura, che fai? - Quale avvertenza devi usare nel portar su la terra vergine?
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aggiungi talvolta un pezzo di manzo, d'agnello, di vacca, o una fetta di salame, fai un pranzetto che ristora la tua gente, e la mette in allegria
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, di pomi d'oro, ecc. Le coste di bietole le fai bollire un quarto d'ora; asciugate, le disponi a strati, in un recipiente, e spargi sale su ogni
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guasta il latte, o il fiore che vi riponi. Se vuoi conservare il fior di latte alcuni giorni, per venderlo, o farne burro, non ripònilo, come fai, entro
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l'umore lasciatovi dall'animale che ti ha ferito. Poi fai cadere sulla ferita qualche goccia d'ammoniaca; quindi bagni ripetutamente d'acqua salata, o
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d'olio, lo metti sulla punta d'un ferro, lo accendi, e fai colare sulla ferita le goccie infocate. Aggiungi qualche bevanda cordiale, ed eccitante
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radice di saponaria. Metti questa in molle, il dì innanzi, in quantità bastevole d'acqua. Il giorno appresso la fai bollire alcuni minuti; la coli; poi
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qualità scadente, i foraggi legnosi e grossolani. Prova, tieni conto di tutto, e vedrai l'economia che ti risulta. Col risparmio che fai nel foraggio, in
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confidare ad amiche quello che non vuoi che si sappia. Vedi quello che accade, quando tu fai una confidenza ad un'amica, a patto che non la dica a
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fai una cosa, sii tutto intento e attento a quella, se vuoi riuscirla bene. A far le cose sbadatamente, o fuor di tempo, si diventa vecchi senza aver
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voglia, ed ora i conti li fai bene. Così avviene di ogni cosa: quasi sempre chi vuole, può. Sii dunque ferma, e perseverante nei buoni propositi, se
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strappi ad una pianta le foglie due o tre volte di seguito nell'estate, la fai morire, perchè la privi dei suoi polmoni. Lo stesso è degli animali
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ciò: se fai il paragone con altre bestie, ricoverate in stalle spaziose, arieggiate, salubri, ti convincerai da te stessa quanto la stalla, buona, o
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i giorni si lava il muso con lo zampino; si lecca ora qua, ora là; si liscia il pelo. Se la arruffi, le fai dispiacere; se la insudici, si
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talora avvoltolarsi per terra, fregarsi agli alberi, ai muri? Per liberarsi dalle lordure, e far cessare il prurito che da esse deriva. Se fai scorrere
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corre all'impazzata, come fai tu quando esci dalla scuola. Le vacche lattaie trovano anch'esse giovamento nell'uscita giornaliera. Vedi come guadagnano
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qualità scadente, i foraggi legnosi e grossolani. Prova, tieni conto di tutto, e vedrai l'economia che ti risulta. Col risparmio che fai nel foraggio, in
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, e robustezza alle membra. I muscoli più li fai lavorare, e più ingrossano, e acquistano forza. L'arrotino ha la gamba destra più grossa della sinistra
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corre all'impazzata, come fai tu quando esci dalla scuola. Le vacche lattaie trovano anch'esse giovamento nell'uscita giornaliera. Vedi come guadagnano
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caccia ai nidi; lascia vivere gli uccelli». Facendo guerra ai piccoli uccelli, senza saperlo fai guerra a te stesso, alle raccolte che speri in
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freddo, chiede un tozzo di pane e un ricovero per la notte. Tu dividi con lui la polenta, e gli fai posto nella stalla. Ma la carità non è tutta di
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fai una cosa, sii tutto intento e attento a quella, se vuoi riuscirla bene. A far le cose sbadatamente, o fuor di tempo, si diventa vecchi senza aver
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tuo tempo. Ora dimmi: che fai tu nelle lunghe sere d'inverno? Nulla: tu le passi nella stalla a udire vecchie storie del mago, del folletto, e degli
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prova. Ricòrdati come ti imbizzivi di non poter imparare l'aritmetica! ma poi ti mettesti proprio di buona voglia, ed ora i conti li fai bene. Così
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, come fai tu, nell'estate, ben deve aspettarsi di morir di fame nell'inverno». Ciò detto, l'ape chiuse l'uscio in faccia al grillo. Giovinetto, tieni
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tu strappi ad una pianta le foglie due o tre volte di seguito nell'estate, la fai morire, perchè la privi dei suoi polmoni. Lo stesso è degli animali
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fai il paragone con altre bestie, ricoverate in stalle spaziose, arieggiate, salubri, ti convincerai da te stesso quanto la stalla, buona o cattiva
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giorni si lava il muso con lo zampino; si lecca ora qua, ora là; si liscia il pelo. Se lo arruffi, gli fai dispiacere; se lo insudici, si impermalisce
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polmoni. Bada alla testa: se non usi il pettine, e non fai qualche lavatura con acqua semplice, o saponata, vi si annidano certe bestioline schifose, che
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talora avvoltolarsi per terra, fregarsi agli alberi, ai muri? Per liberarsi dalle lordure, e far cessare il prurito che da esse deriva. Se fai scorrere
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ispirazione. Si mosse verso l'uscio. - Che fai? - gli domandò Nanà. - Chiudo l'uscio - rispose Filippo con un sorriso tra l'ebete, il compiacente e il
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. - Dunque mi fai far buona figura? Te ne ringrazio. - Caro! Questo e altro - disse Bibò intenerita. E scoccò un bacione al suo bel giovane. - Vediamo
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. Sarebbe come ingannare un bambino. Io non so nulla di ciò che voi pensiate, nè che proviate per certe donne... ma so che tu mi fai soffrire. Queste parole
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con lei? Nanà non rispose subito. Il suo sospetto s'accresceva. - Ma perchè mi fai tante domande quest'oggi? - gli domandò. - Perchè mi interesso de
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sai quello che mi fai soffrire. Non farti insultare daccapo. - Ma crè nom de... che siano proprio tutti continuamente uguali questi signori uomini
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... sia ragionevole. - Ma sei tu mamma che mi fai soffrir me! - disse la fanciulla. - Oh parla, ti scongiuro. - Credi tu che se non fosse necessario io
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ispirazione lei fa di tutto per cacciargliela indietro. - Guarda quello che fai - ripetè donna Eugenia. - Guarda a non pentirti più tardi. - Oh, mamma
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d'essere corto a quattrini stava in disparte. Sappia gli andò vicino: - Non fai conto di giuocare tu? - Ma... non ho voglia.... Non sapevo che si
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