, allestite una falsa di canef, cap. 21 n. 1, ponete un poco di questa falsa nel mezzo delle foglie, legatele in una dell'estremità, infa-rinatele, e
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lattuga, legatela nella estremità, fatele cuocere alla brasura semplice come al cap. 22. n.3, levatele da questa, asciugatele, levate i lacci e
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estremità delle coscie obbligate al tamburino, formatelo, dando al petto una forma piuttosto rotonda, fatelo cuocere nella brasura semplice (cap. 22, n. 3
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estremità con spago in modo che sia rotondo e rimangano fuori, così disposto fatelo cuocere in una sostanza come sopra al n. 7 Pronterete una dozzina
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13. Prendete una fesa di vitello parata, tagliatela a piccole fettine, battetela bene e doppiate le estremità di queste fettine colla punta del
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coll'altre in modo che l’estremità di cadauna sormonta sopra l’altra per due o tre dita al lungo e battetele con la costa del coltello ove sormontano
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di detto foglio di carta la lingua con tutti i suoi ingredienti, incartatela, formatela nell'estremità con diverse pieghe, fatela cuocere a lento
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detta pasta di detto ragottino e un suolo di detto pesce, indi terminato il suddetto composto, colle estremità della pasta piegate ad uso mantino ossia
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butirro tostato, e ad una ad una mettetele in detta tortiera, infarinando prima le estremità delle cotelette, fatele sudare un poco con fuoco sotto e
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nel mezzo e servitelo con le estremità della frittata, onde resti nel mezzo il detto ragottino e servitela.
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55. Prendete una lingua di manzo, fate che la punta si unisca all’altra estremità fermandola con un laccio, fatela cuocere per quattro o cinque ore
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coprite il ragottino colle estremità della gradisella, infarinateli, fate cuocere in un plafon-sauté con entro butirro purgato, fateli prendere al momento
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pasta, che sia cadente da una parte ed abbia un piccolo traverso da una estremità all’altra perchè passi lo spiede e che sia fermo, investito lo stampo
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stratagliata nelle due estremità.
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una falsa canef come al capitolo 21 n. 1, ne porrete un poco per ogni gamba, legandolo ad una estremità e infarinatelo, coprite il fondo d’una
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’estremità, unitegli la sfogliata e divideteli con il copa-pasta, fateli friggere all’olio, ossia metà olio e metà butirro purgato, montateli sopra d
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’estremità in retta linea e questi rettagli passateli alla mezzaluna, unitevi della basciamella (capitolo 19n. 21) ed once tre mascarpone, once due
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L’estremità d’una via cieca. A sinistra una casa di discreta apparenza con una piccola corte circondata da muro. Nella corte un grosso ed alto albero
L’estremità d’una via deserta. A sinistra una casa di discreta apparenza con una piccola corte circondata da muro. Nella corte un grosso ed alto